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Fortitudo davanti per tre quarti poi superata nel finale: a Trento finisce 84-77

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DOLOMITI ENERGIA TRENTO – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 84-77  (17-25; 20-17; 21-21; 26-14)

 

Statistiche:

Trento: Bradford 14, Williams 15, Reynolds 8, Conti 2, Forray 10, Flaccadori 17, Saunders 11, Mezzanotte, Dell’Anna ne, Ladurner 7. All.Molin.

Fortitudo: Ashley 6, Gudmunsson 1, Aradori 20, Durham 9, Zedda ne, Procida 2, Benzing 21, Casali ne, Baldasso 8, Groselle 10. All.Martino.

Tiri Liberi TR 15/21 BO 6/11

Tiri da 2 TR 24/51 BO 16/36

Tiri da 3 TR 7/16 BO 13/28

Rimbalzi TR 35 BO 39

Falli TR 16 BO 26

 

Arbitri: Rossi, Grigioni, Pepponi.

Quintetti iniziali:

Trento: Flaccadori, Saunders, Reynolds, Mezzanotte, Williams.

Fortitudo: Durham, Gudmundsson, Aradori, Benzing, Groselle.

L’ultima vittoria fortitudina lontana da Bologna, colta ormai oltre dieci mesi fa, è arrivata proprio sul campo di Trento. Si trattava però di un’altra stagione e, soprattutto, un’altra Fortitudo. Oggi i biancoblu tornano in terra trentina nuovamente alle prese con gli infortuni, Mancinelli e Toté sono gli assenti di giornata. La squadra guidata da Lele Molin, invece, nonostante non sia al completo, si presenta all’appuntamento valido per la 9°giornata di LBA forte di 3 vittorie consecutive che l’hanno proiettata nelle zone più nobili della classifica. Fortitudo in grado di condurre per i primi 30 minuti di gara senza però mettere quella freccia decisiva alla gara, che mettono i padroni di casa sotto la guida di un prezioso Diego Flaccadori nei possessi finali. 

Saranno forse i ricordi dell’ultimo sgarbo corsaro o più semplicemente la mentalità giusta, fatto sta che la effe parte col piede giusto portandosi subito sul 2-6 nei primi 2′, vita facile per Groselle sotto canestro. Il momento positivo dei padroni di casa non si è però esaurito, non permettendo agli avversari di scappare. La Fortitudo continua a tentare l’allungo e dopo i primi tentativi falliti ci riesce con un parziale di 0-9 (decisive le triple di Durham e Benzing) che costringe Molin al time out. 6-15 a metà primo quarto. L’interruzione di gioco non sortisce per Trento l’effetto desiderato, anzi esalta Groselle in difesa e tiene on fire Benzing al tiro. Servono quasi 4 minuti ai trentini per tornare a segnare mentre la Fortitudo mantiene l’inerzia della gara a proprio favore. 7 punti di Ladurner per tenere a galla la formazione di casa ma lo scarto rimane di due cifre: 13-23 a 2′ dal termine del primo periodo. Tripla sbilanciata con fallo di Bradford a pochi centesimi dalla sirena per risollevare il morale e riportare i compagni a -8 dopo i primi 10′ di gioco: 17-25.

La mano di Benzing si conferma caldissima ed è una sua tripla ad aprire il secondo quarto; punti dalla distanza che, invece, sui quali non può contare la Dolomiti Energia, costretta a trovare soluzione offensive più vicino al canestro. L’unico in grado di rispondere dalla distanza pare Bradford, utile a spronare i compagni e rendersi protagonista di un parziale di 8-0 che porta Trento al -3 (25-28) a 7′ dall’intervallo. Problemi di falli per Ashley e senza Mancinelli e Totè, Groselle è costretto agli straordinari. Momento di difficoltà per gli ospiti fermi in attacco da minuti, l’aggancio è nell’aria ma no  si concretizza subito, è ritardato dalla tripla di Aradori e da un attacco casalingo altrettanto bloccato. Il tabellone dice 27-31 quando mancano poco più di 4′ alla pausa lunga. L’esitare di Trento gioca a favore dei biancoblu, Benzing raggiunge la doppia cifra e la effe rimette un doppio possesso pieno di vantaggio sugli avversari: 30-36 a 2’40” dalla fine del secondo periodo. Aradori vuole guidare la squadra, tra lui e Baldasso altre due bombe che valgono il +10 (32-42). Continua ad essere incerta la risposta dell’Aquila Basket, che gestisce bene gli ultimi possessi e chiude parte del gap. Si va all’intervallo sul 37-42. 

Si riparte dall’errore di Benzing dai 6,75 metri, che per la giornata fa notizia e fa notizia anche la prima a segno di Flaccadori che significa -2 per Trento. Partita offensivamente vivace, prestazione difensiva della Fortitudo condizionata dai falli a carico dei lunghi. Bombe ancora protagoniste da un lato e dall’altro, sorpasso ed immediato controsorpasso fortitudino. Dopo aver tirato indietro la mano nei possessi precedenti, ecco che si accende anche la prestazione di Ashley, prima segna il +4 (47-51) e poi stoppa in più occasioni le penetrazioni avversarie. Altri 3 punti per Durham in una serata magica per il tiro dalla distanza biancoblu. 4 falli gravano anche su Reynolds che non riesce ad essere il solito punto riferimento per i compagni, non ci riesce nemmeno Flaccadori che lascia sul ferro punti facili dalla lunetta. +7 Fortitudo (49-56) che arrivano ancora una volta dalle mani di Benzing a 3’30” dalla fine di un terzo quarto giocato, fino a quel momento, molto velocemente. Doppio lungo in campo per Martino nonostante i falli. Minuti di falli sì, ma tecnici negli ultimi del periodo ad evidenziare un certo grado di nervosismo diffuso tra i padroni di casa, Aradori non fallisce dalla lunetta e riporta la effe in doppia cifra (49-59). L’ex di giornata Saunders e Bradford si fanno carico del tentativo di rimonta fino al -4 (55-59) quando scatta l’ultimo giro di lancette del quarto. Si rivede Groselle protagonista sotto canestro con 4 punti consecutivi mentre non riesce la replica della chiusura del primo quarto a Bradford. 58-63 dopo 30′.

Per portare a casa la vittoria è necessario per la Fortitudo riuscire a difendere il vantaggio accumulato, come non è riuscita a fare pienamente finora. L’atteggiamento con il quale si approccia all’ultimo quarto non sembra invertire questa tendenza. Non arrivano punti se non dalla squadra avversaria che riporta la gara in parità dopo 1’30” (63-63). Sorpasso inevitabile al possesso successivo e parziale aperto di 7-0, immediatamente chiuso da Baldasso. Comincia un gioco di sorpassi e controsorpassi che non riescono a definire da che parte si sposti l’inerzia del match. Due errori pesanti ai liberi per Groselle non adeguatamente sfruttati da Trento rimane a +2 (68-66) a meno di 6′ dalla fine. La squadra di Molin difende bene ma non incide nella metà campo avversaria. L’unico a riuscirci è Flaccadori che porta la Dolomiti Energia sul +5 (71-66), vantaggio migliorato a +6 (massimo vantaggio trentino) meno di un minuto dopo. La reazione fortitudina è affidata ad Aradori che tiene viva la squadra; 74-70 a 3’30” dal termine della partita. Oltre al numero 4 biancoblu, continua la serata offensivamente quasi perfetta di Robin Benzing, i compagni, però, non appaiono all’altezza. Chi invece è all’altezza della gara è Flaccadori, cresciuto col passare dei minuti ed autore del +6 (78-72) costringendo coach Martino al time out quando sono 2 i minuti ancora da giocare. Altro attacco neutralizzato da Trento ed altri due punti a referto per l’ex playmaker del Bayern Monaco, punti che paiono avvicinare i padroni di casa alla vittoria che raggiungono la doppia cifra di vantaggio. Ultimo squillo da 3 del solito Benzing ma è tardi, mancano pochi secondi alla sirena finale. Secondi che non cambiano l’esito finale della partita.

Alla BLM Group Arena finisce 84-77, niente da fare per una Fortitudo che guida la gara per oltre tre quarti ma non riesca a prendere il largo salvo poi farsi recuperare e superare nel finale. La prima vittoria in trasferta della stagione può attendere. Ora due settimane di pausa nella speranza di poter ritrovare un roster più completo al ritorno sul parquet.

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