Fortitudo – Domani amichevole col Nardò di Luca Dalmonte

Domani è prevista la terza delle amichevoli in programma nella preseason della Fortitudo. Un impegno, quello di giovedì, dal sapore particolarissimo: tornerà a Bologna, questa volta coi colori avversari, Luca Dalmonte. Allenatore del Nardò, Dalmonte è stato sulla panchina biancoblù in una fase fondamentale per la Effe.

Quella di giovedì sarà un’ulteriore bella occasione per la Fortitudo di mettere nelle gambe esperienza e gioco di squadra in vista della bandierina a scacchi, la Final Four di SuperCoppa. Dopo le sfide interessanti contro Piacenza e Reggio Emilia, il contesto è quello perfetto anche per presentare ai nuovi il mondo bolognese e tutto quello che può offrire in termini cestistici.

Intervistato da Damiano Montanari sulle colonne di Stadio, coach Luca Dalmonte ha speso solo parole di miele per la sua ex squadra, elogiandone il mercato e l’arrivo di coach Cagnardi.

Le parole di Dalmonte sulla Fortitudo

Un mix di sensazioni, ricordi, che si avvicendano dento un profilo che la Fortitudo l’ha vissuta in maniera viscerale. «La squadra, rispetto a quando sono stato qui, ha completamente ribaltato società, e nel dire ciò intendo nell’accezione più positiva. Presidenza, proprietà e management del club lavorano nella pallacanestro con grandi valori tecnici e morali, oltre ad avere qualità umane importanti», dice Dalmonte. Questa Fortitudo, agli occhi di Dalmonte, è in grado di fare buone cose.

«La Fortitudo conosce il proprio valore. In cabina di regia Sabatini e Fantinelli sono una coppia fortissima, la più forte della lega a mio avviso. Non ci sarà dualismo, sono ragazzi intelligenti e sanno sfruttare le qualità della squadra. Freeman l’anno scorso ha dominato al centro, c’è anche tanta omogeneità tra gli esterni». Ciliegina sulla torta, non poteva che esserci una menzione a Kenny Gabriel, «un’ala forte che non ha bisogno di presentazioni».

All’ex coach biancoblù non è mancata la domanda in merito all’avvicendamento sulla panchina, tra Caja e Cagnardi, dato che lo “scettro” lo ha tenuto in mano anche lui. Un’eredità pesante quella di Cagnardi, e «la ragione è lo straordinario campionato disputato dalla Fortitudo lo scorso anno. Serve resettare tutto, sapendo che questo campionato sarà molto più difficile rispetto a quello scorso. Cagnardi l’ho conosciuto da avversario, ho avuto sempre la percezione di lui come una persona super e un allenatore che dà identità alle sue squadre».

Nardò e la Effe

Parlando della sfida tra Nardò e Fortitudo, la compagine pugliese è reduce dall’incontro amichevole con Rimini. Ci sono un paio di situazioni in dubbio da verificare. «Per noi lo scrimmage sarà un allenamento, sabato saremo a San Sepolcro a disputare un quadrangolare con Scafati, Pesaro e Avellino» spiega Dalmonte. Nardò viene da un anno alle spalle particolare. Dopo una stagione difficile, è arrivata una meritata salvezza, strappata di cuore all’ultima curva. «Dobbiamo ripartire. Il nostro obiettivo è quello di disputare un campionato di alto livello in serie A2. Mi aspetto una stagione affascinante, difficile e intrigante, dove le avversarie saranno di grande valore».

Dalmonte ha chiuso l’intervista con un breve ritorno al passato fortitudino. Nel maggio 2023 la Fortitudo ha salutato l’allenatore, che aveva  conquistato un posto ai playoff. Non c’è in Dalmonte il rimpianto di non aver disputato la postseason: «Vivo in serenità guardo al futuro e non al passato. Con rispetto e professionalità dico che la Fortitudo è una fede: gli altri sono solo club» conclude l’ex coach biancoblù.

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