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Fortitudo, è finale! Rimontata Roma, al PalaSavelli finisce 89-80

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FORTITUDO BOLOGNA-VIRTUS ROMA 89-80 (19-28; 44-47; 69-63)

Fortitudo Bologna: Delfino 7, Sgorbati NE, Mancinelli 15, Benevelli, Leunen 11, Franco, Prunotto NE, Venuto 6, Rosselli 13, Fantinelli 10, Pini 14, Hasbrouck 13. All. Antimo Martino.

Virtus Roma: Alibegovic 6, Lucarelli, Moore 16, Sandri NE, Baldasso 11, Saccaggi 4, Landi 10, Prandin 9, Sims 16, Santiangeli 8. All. Piero Bucchi.

Tiri liberi: BO 16/19 (84%); RO 4/6 (67%).

Rimbalzi: BO 23; RO 33.

Falli: BO 14; RO 17.

Tiri da 2: BO 26/38 (68%); RO 23/38 (61%).

Tiri da 3 BO 7/22 (32%); RO 10/24 (42%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Fortitudo Bologna: Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli, Mancinelli, Leunen.

Virtus Roma: Moore, Saccaggi, Santiangeli, Landi, Sims.

 

Semifinale fondamentale per la Fortitudo, che dovrà dimostrare tanto a sé stessa, ma anche alle avversarie, pronte a cogliere segnali di debolezza della corazzata biancoblù. Dall’altro lato, la Virtus Roma, vincente contro la Tezenis Verona nella giornata di ieri: squadra quadrata, con rotazioni più corte rispetto ai bolognesi, ma non meno qualitative.

Inizio gara caratterizzato da un’alta intensità per entrambe le formazioni, con Rosselli a sbloccare il tabellone luminoso, dando così inizio alle ostilità. Difensivamente i felsinei graffiano, ma Roma si comporta meglio al tiro, soprattutto dalla lunga distanza, scappando rapidamente via. Delfino si autoelimina momentaneamente dall’incontro, commettendo tre falli in un battibaleno; Santiangeli e Baldasso si rivelano fattori dei primi 10’, combinando per 14 punti e chiudendo sul +9 al primo mini break.

Alla ripresa del gioco Prandin e Moore salgono in cattedra per i capitolini, trascinati sotto le plance da un Sims immarcabile, enigma per la retroguardia biancoblù. Bologna scivola anche sotto di dieci lunghezze dopo il canestro di Saccaggi, ma resta tenacemente ancorata alla gara. Lavora bene la formazione di Martino in pick&roll, portando ripetutamente a segno Pini e Fantinelli, regalandosi una schiacciata in transizione con Rosselli, a suggellare un quarto positivo, che manda negli spogliatoi i biancoblù sul -3.

Intervallo lungo che porta consiglio ai felsinei: dopo un inizio quarto punto a punto, Venuto pareggia i conti sul 57 pari, Mancinelli sale in cattedra e sfoggia tutto il suo bagaglio tecnico dal post, firmando nel solo terzo parziale 11 punti.

Al 30’ la Fortitudo conduce di sei lunghezze, spaccando la gara nell’ultima ripresa con i canestri del “Mancio” e di Delfino. L’argentino firma 6 punti nell’immediato, mandando in bonus Roma con i suoi sforzi offensivi dopo soli due minuti di gioco. Baldasso prova a tenere a rimorchio i suoi, ma la forbice del distacco è ampissima, con i capitolini in fondo al baratro del -18. Arbitro del ritmo sul parquet la formazione biancoblù, brava ad amministrare l’ampio vantaggio ottenuto nel parziale precedente. Rientrano fino al -9 gli uomini di Bucchi, trascinati dai canestri di Moore, Landi e Alibegovic, ma il cronometro è tiranno: Fortitudo batte Virtus Roma per 89-80.

Difensivamente apprezzabile nel primo tempo, nel secondo Bologna ha chiuso totalmente la saracinesca in faccia agli ospiti, macinando moli di gioco importantissime. I capitolini non hanno saputo reagire adeguatamente, perdendo il controllo della gara sotto i colpi di un sontuoso Stefano Mancinelli, capace di spaccare la gara con le sue giocate, guadagnandosi la palma di MVP della contesa grazie ai suoi 15 punti complessivi.

Il commento di coach Martino dopo la vittoria su Roma:

“Per la seconda volta riesco a raggiungere la finale, spero che però questa volta finisca diversamente. All’intervallo? Abbiamo parlato soprattutto di energia: ho chiesto ai ragazzi di cambiare atteggiamento difensivamente. Nella ripresa abbiamo subito poco, ad esclusione degli ultimi minuti, quando eravamo in “garbage time” e con dentro le seconde linee. Delfino? Un grande professionista, si è messo a disposizione con molta umiltà. La sua aggiunta è importante, con il rischio di qualche passaggio a vuoto, abbiamo tutta la voglia di aspettarlo: sarà prezioso per noi in questo finale di stagione. La finale? Treviso favorita in questa semifinale, ma le previsioni nel basket contano relativamente. Aspetteremo la vincente, per preparare poi la partita di domani, nonostante il poco tempo a disposizione”.

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