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Fortitudo-Ferrara, è festa al PalaDozza: Bologna batte gli estensi e conquista la promozione!

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FORTITUDO BOLOGNA-KLEB BASKET FERRARA 91-79 (19-23; 38-38; 70-58)

Fortitudo Bologna: Delfino 5, Cinciarini 2, Mancinelli 18, Franco 3, Benevelli 7, Leunen 7, Cinti, Venuto 1, Rosselli 8, Fantinelli 12, Pini, Hasbrouck 28. All. Antimo Martino.

Kleb Basket Ferrara: Conti 2, Swann 15, Fantoni 13, Ganeto 19, Molinaro 11, Mazzoleni 4, Buffo 6, Mazzotti, Panni 7, Calò, Campbell, Liberati 2. All. Leka Spiro.

Arbitri: Gianfranco Ciaglia, Michele Cosimo Capurro, Corrado Triffiletti.

Tiri liberi: BO 13/18 (72%); FE 8/11 (73%).

Rimbalzi: BO 31; FE 37.

Falli: BO 12; FE 23.

Tiri da 2: BO 21/33 (64%); FE 25/41 (61%).

Tiri da 3 BO 12/31 (39%); FE 7/26 (27%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Fortitudo Bologna: Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli, Leunen, Pini.

Kleb Basket Ferrara: Panni, Swann, Molinaro, Ganeto, Fantoni.

 

“Questo match è la conclusione del nostro percorso, in cui abbiamo dimostrato tutto il nostro potenziale: vogliamo chiudere il cerchio”.

Dieci anni di purgatorio, passando per l’inferno: tanto è servito alla Fortitudo per trovarsi qui e, con il carattere dei campioni, prendere in mano il proprio destino. Lunch match, con il Paladozza vestito a festa per il derby contro il Kleb Basket Ferrara, viatico fondamentale per il ritorno nell’Olimpo del basket italiano: la Serie A1.

Partita contratta inizialmente per i padroni di casa, che vanno subito in vantaggio con i canestri di Hasbrouck, Rosselli e Fantinelli. Ferrara prende le misure ai biancoblù e, complice un feeling non perfetto con il canestro da parte dei felsinei, opera il contro sorpasso con un parziale di 0-7. Ospiti ruvidi in difesa e pericolosi offensivamente, grazie ad un giro palla oliato alla perfezione a liberare sistematicamente gli esterni, creando tiri dal perimetro o scarichi all’interno per il centro. Primi 10’ di gara che si complicano per l’Aquila: Swann e Fantoni si fanno sentire in attacco, portando il Kleb Basket a chiudere al primo giro di boa sopra di quattro lunghezze.

La seconda ripresa concretizza la sensazione del parziale inaugurale: 0-6 dopo centoventi secondi e timeout immediato chiamato da Martino, con la Fortitudo staccata di 10 punti. Chiacchierata di squadra che giova ai padroni di casa: il rientro dal minuto è veemente, Benevelli apre, Hasbrouck chiude, siglando 8 punti alla seconda sirena per impattare la sfida sul 38 pari.

Cercata, rincorsa, ardentemente desiderata, ad un solo passo: la Fortitudo, al rientro sul parquet, dimostra nuovamente quanto voglia conquistare questa vittoria. Leka si vede assegnare un tecnico dopo trenta secondi e la gara svolta: Mancinelli inaugura la festa del tiro da tre, imitato poco dopo da Hasbrouck e Rosselli, che poco prima delizia la platea con un no look per l’inchiodata al ferro del “Mancio”. Accenno di reazione estense, con un parziale di 0-9 inciso nel quarto da Buffo e Molinaro, rientrato nella ripresa dopo essersi auto escluso per i troppi falli della prima frazione, subito spento dalle triple di Benevelli e Delfino.

A dieci minuti dalla storia è 70-58 Fortitudo, che mette in ghiaccio la sfida a metà quarto grazie ad una prestazione sopra le righe dall’arco di Kenny Hasbrouck. Ampiamente oltre la doppia cifra di distacco, si limita a controllare gli avversari la squadra di Martino, che approda al porto anticipatamente: Bologna batte Ferrara 91-79, è di nuovo A1!

Opaca nel primo tempo, la Fortitudo spicca il volo nella ripresa, trascinata da un Hasbrouck mortifero che, con i suoi 28 punti, conquista il premio di MVP.

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