Basket
Fortitudo, finalmente il grido è di gioia. L’editoriale del lunedì
Quello di questo lunedì mattina, per i tifosi fortitudini è un gran bel risveglio. La Kigili infatti battendo Treviso ha completato quello che si può definire un weekend perfetto per lo sport bolognese con i successi anche del Bologna FC e di Virtus maschile e femminile.
Alla Fortitudo la vittoria serviva come l’aria. Serviva per il morale, per il proseguo e per far dimenticare l’imbarazzante prestazione di Brescia. È stata una gara giocata come meglio non si sarebbe potuto fare.
È stata una buonissima Kigili che – anche grazie al recupero di alcune defezioni (assente solo Matteo Fantinelli) – ha giocato con il coltello tra i denti per tutti e 40 i minuti.
L’inizio è stato decisivo: i biancoblu sono andati sul 22-7 grazie ad ottime trame offensive e soprattutto difese a cui non eravamo abituati. Il solo fatto che il primo canestro dal campo della Nutribullet sia arrivato dai polpastrelli di Russell dopo 5’, rende perfettamente l’idea di ciò.
Treviso per questo ha sempre rincorso. Anche quando l’ex Henry Sims sembrava immarcabile e Treviso ha gestito il possesso anche del vantaggio, è salito in cattedra Tommaso Baldasso.
Il play-guardia biancoblu – uno dei più deludenti di questo inizio di stagione – folgorato dalla presenza della Fossa dei Leoni, ha messo ad inizio quarto periodo tre triple consecutive che di fatto hanno spezzato le gambe alla Nutribullet.
La Fortitudo ha subito solo 70 punti, contro una squadra in salute che veleggia alta sia in Serie A che in Basketball Champions League. Ma sono state molto buone anche le scelte in attacco. 17 gli assist i squadra e una distribuzione dei punti eccellente: tutti a referto con ben cinque uomini in doppia cifra.
La Fortitudo ha deciso di mettere fuori Malachi Richardson. Dopo questa vittoria – che però non deve far montare la testa – forse non ha troppo senso mettere mano alla squadra. Anche per il solo fatto di dare continuità ad un progetto tecnico sempre borderline.
La prossima gara contro Venezia sarà un test veramente impegnativo per l’Aquila, ma ancora una volta avrà dalla propria parte il pubblico e la spinta della Fossa.
Intanto Martino si può godere una settimana di lavoro per perfezionare gli schemi e gli inserimenti dei giocatori più indietro di condizione. Step by step.
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