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Fortitudo, la presentazione di Maarten Leunen

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Alle 12:30 presso la sede di Lavoro Più situata in via Indipendenza, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Maarten Leunen. Nativo di Vancouver, il classe ’85 ricopre sul parquet i ruoli di ala grande e di centro e nelle ultime tre stagioni ha militato in Serie A1 con la maglia di Avellino.

Presenti al tavolo Matteo Naldi, direttore marketing di Lavoropiù; Marco Carraretto, General Manager della Fortitudo ed il protagonista di giornata, Maarten Leunen, con il primo che ha aperto la conferenza:

“Questo è il quarto anno che presentiamo uno straniero della Fortitudo, sesto anno che siamo sponsor della Fortitudo, ormai è un evento canonico. Per noi è un orgoglio essere sponsor della squadra biancoblù, sosteniamo appieno questo progetto e speriamo che sia un anno ricco di soddisfazioni. Per me è un piacere avere qua Maarten, che considero un grande talento del basket”.

La parola passa poi a Carraretto, che continua l’introduzione di Maarten:

“Sono orgoglioso di poter parlare di questo rapporto di collaborazione con Lavoropiù e di poter rinnovare annualmente questo incontro qui nella sede di via Indipendenza. Per me è un piacere avere qui Maarten, un giocatore davvero forte, che ho affrontato anche da giocatore. di grande esperienza, sia nazionale che internazionale. Crediamo che possa permetterci di fare un salto di qualità, mi unisco all’in bocca al lupo di Matteo per una stagione ricca di soddisfazioni”.

La palla passa poi all’ex Avellino, che ha risposto alla domande dei giornalisti presenti.

Come hai preso la decisione di scendere di categoria e cosa ti aspetti dalla A2?

“Questa è una scelta voluta, in una realtà che penso mi permetterà di esaltare le mie capacità. Certamente in A1 ci sono giocatori di maggior talento, ma sicuramente qui ci sono tutte le premesse per ottenere la promozione. Non ho mai considerato Bologna una squadra di A2”.

Le considerazioni sulla squadra dopo una settimana di lavoro?

“C’è ancora una settimana prima della prima partita ufficiale. Mi trovo bene con allenatore e compagni, per fare valutazioni approfondite c’è bisogno di tempo, ma c’è la sensazione che con il lavoro ci siano tutte le carte in regola per fare bene”.

L’eventuale scambio con Mancinelli visto il tuo doppio ruolo di centro/ala grande? E quale ruolo ti piace di più?

“Avevo già giocato con Mancinelli a Cantù e già lì l’intesa era buona. Non ho una preferenza di posizione, il mio ruolo è sia quello di fare canestro quando ce n’è bisogno, sia quello di fare da collante per la squadra nei momenti difficili”.

Può essere una svolta nella tua carriera partire come centro titolare?

“Non è tanto una mia decisione di cambiare ruolo. Ho già giocato da 5 in alcune occasioni, ma le caratteristiche dei centri sono cambiate, è un’evoluzione della pallacanestro. Non è una svolta nella mia carriera, ma un adattamento”.

Si dice che il tuo soprannome sia il professore, è vero?

“Dovresti chiedere alle persone che me l’hanno dato, perché i soprannomi non ce li si dà da soli”.

Carraretto: “Posso confermarlo, perché da giocatore ed avendo parlato con tutti gli scout presenti alle sue partite, fermare lui significava bloccare la manovra della squadra avversaria, in quanto Maarten è capace di svolgere più compiti sul parquet e rendersi pericoloso in tanti modi”.

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