Basket
Fortitudo-Mantova: Federico Politi presenta la sfida – 13 ott
Come già accaduto prima della sfida contro Imola, quando a presentare la sfida era stato Lopez, questa volta tocca a Federico Politi parlare di Fortitudo-Mantova. La gara si giocherà domani sera a Rimini alle ore 20,30 ed è il recupero di una prima giornata slittata a causa del noto caso Drucker. Impossibile non parlare delle condizioni di Montano uscito malconcio dal PalaRuggi: “Sta facendo le ultime verifiche, quelle di ieri non hanno evidenziato nulla di particolare, ma con l’infortunio fisico era necessario rivederlo questa mattina. A Imola quando è uscito e al contempo con le assenze di Carraretto e Italiano siamo stati costretti a giocare a rotazioni ridotte e non abbiamo potuto esprimere al meglio il nostro gioco”. Un overtime e poi una gara infrasettimanale, non proprio una situazione facile ad inizio campionato e dopo una lunga preparazione: “La Partita con Imola è stata dura, intensa, ma soprattutto molto lunga. In ogni caso abbiamo le possibilità di recupero tra lo scarico di ieri e quello che faremo oggi”. Dalla sfida di domenica, nonostante la sconfitta, sono emerse cose positive, Politi e lo staff lo sanno bene: “Si riparte dalle buone cose viste domenica, soprattutto dal fatto che siamo riusciti a recuperare una partita che sembrava già persa. Nel finale non abbiamo potuto utilizzare tutti i giocatori come volevamo e, forse, in condizioni normali il finale sarebbe stato diverso. Certo, se fai 6 punti nel supplementare non vinci. Ripartiamo anche dall’ammissione di Ticchi a fine partita: il coach ha detto che alcune situazioni di gioco, provate in settimana, non sono andate a buon fine. Questo vuol dire che siamo stati bravi a rompere i giochi di Imola, realizzando uno dei nostri obiettivi”.
Poi sulla squadra avversaria: “Mantova è una squadra tosta. Ha Simms che al momento è un’incognita: incognita e ancora non si possono definire bene le sue caratteristiche, anche se sono sicuro che non è quello visto contro Trieste. Poi hanno anche Hurt, un giocatore che ci ha fatto sempre una grande impressione nele precampionato, sa tirare da tre e non solo. Hanno creato il giusto mix di gioventù ed esperienza, potendo contare su giocatori del calibro di Di Bella,Gandini e Ndoja. Se si può indivisuare un piccolo difetto, èp forse il fatto che abbiano le rotazioni ridotte: considero Fumagalli e Alviti giovani con poche esperienza per questo livello”.
Poi alcune considerazioni su alcune indivisualità a Sorrentino, passando per Radic e arrivando a Candi. Per quanto riguarda il numero 15 biancoblu: “Il coach gli chiede tanto playmaking e tanta difesa. Deve indirizzare i palloni e i giochi. Lui è la voce del coach in campo, e magari si limita a prendersi tiro a tempo scaduto solo quando un gioco non si è sviluppato come doveva. Boniciolli gli chiede di spezzare i ritmi viste le sue buone doti difensive e l’hanno scorso abbiamo già visto le sue abilità con i lunghi che sono costretti a portare palla dall’altra parte campo”. Poi su Radic: “Sta cercando di capire quali sono le soluzioni migliori. Ha caratteristiche diverse da Daniel. Ha avuto un grande inizio, poi si è perso ma avere davanti Maggioli pernon è impresa semplice. Peccato per i due liberi finali che avrebbero chiuso la partita”. Chiusa finale su Candi: “L’ho visto crescere e come me ha vissuto i momenti brutti, rimanendo attaccato a quel poco che c’era rimasto del settore giovanile. Siamo riusciti ad arrivare fino a qua e di questo sono contento. La famiglia lo ha supportato pensando sempre alla F e a ciò che questa poteva dargli. Rischierà qualche alto e qualche basso, ma spero dimostri di avere più continuità perché nella squadra sta dando grande apporto”.
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