Basket
Fortitudo, presentato Matteo Fantinelli – 21 Giugno
Giornata ricca di volti nuovi nella pallacanestro felsinea. Dopo la presentazione del nuovo diesse bianconero Marco Martelli, oggi alle 15:30 la Fortitudo ha dato il benvenuto a Matteo Fantinelli. Il playmaker ex Treviso è stato presentato durante una conferenza tenutasi nella sede di Castel Maggiore, affiancato da Marco Carraretto, GM biancoblú.
Ed è proprio quest’ultimo ad aprire la conferenza stampa: ”Grazie per essere venuti qui cosí numerosi. Siamo qui con Matteo, che è il primo acquisto della prossima stagione. Abbiamo subito cercato di portarlo a Bologna dopo il suo rifiuto all’offerta di Treviso. Pensiamo che possa essere lui il simbolo di questo nuovo ciclo della Fortitudo, che si è aperto con l’arrivo di Antimo Martino. Abbiamo apprezzato tutte le sue qualità da avversario a Treviso, ora abbiamo la possibilità di godercelo al PalaDozza. Avrà un contratto di due anni, vestirà la maglia numero 21 e ne sono molto felice, dato che è stato anche il mio numero”.
Successivamente la parola passa al protagonista di giornata in casa biancoblú, Matteo Fantinelli: “Sono molto contento di essere qui oggi. È stata una scelta molto difficile, perché mi sono separato da una società in cui sono stato 4 anni, in cui abbiamo raggiunto importanti traguardi, ma che avrei lasciato solo per venire qua. Sono carico e felice di questo nuovo percorso”.
“Avevo preventivato che non sarei uscito fra gli applausi da Treviso. Abito qua vicino, son cresciuto con la Fortitudo, per me è stata una scelta importante di cui sono felice ed orgoglioso”.
“La Fortitudo l’avevo sempre e solo vista in televisione. La prima partita che vidi fu contro la Mens Sana, con mio padre, fu un’esperienza incredibile. Fu una grande emozione, è un ricordo che porterò con me per sempre”.
“Io non tendo ad ispirarmi tanto a giocatori del passato. Quello che vedevo che avevano i giocatori della Fortitudo che gli altri non avevano, era la voglia e la passione che ci mettevano. Penso di poter essere un giocatore che da sempre il 110%. È chiaro che io abbia delle lacune tecniche, però posso promettere che ogni volta che scenderò in campo darò tutto me stesso per aiutare la mia squadra a vincere”.
“Massimo l’ho conosciuto bene in questi 4 anni, lo ringrazio per le belle parole spese per me. È normale che arrivino giudizi molto pesanti dopo una scelta del genere. Sinceramente non mi interessa, sono contento della scelta che ho fatto e questo mi basta”.
“Con cosí tante squadre che puntano ad andare su, una sola promozione fa sorridere. Quest’anno torna ad essere importante la regular season, com’è importante anche il piazzamento finale. Se una squadra è costruita per vincere, punta solo a vincere”.
“Mi sono tolto tante soddisfazioni in questi 4 anni. Il primo anno abbiamo vinto il campionato, gli anni successivi abbiamo fatto ottimi piazzamenti in regular season, uscendo ai playoff in semifinale. Abbiamo mancato il bersaglio grosso, ma ci siamo andati sempre molto vicino. Mi auguro di raggiungere un obiettivo importante qui a Bologna. Sappiamo tutti che è molto difficile, sappiamo che serve tempo, sappiamo che serve lavoro, però io ed i miei compagni ce la metteremo tutta”.
“Ci sono tante sfaccettature, se la Fortitudo avesse vinto gara 1 a Casale e noi avessimo vinto gara 2 a Trieste, magari non saremmo qui a parlarne. Questi sono i dettagli che fanno la differenza, dettagli che si aggiustano con il lavoro quotidiano”.
“Non essendo il classico playmaker, hanno voluto sapere subito se avrei sposato questo progetto, perché la squadra deve essere pensata anche in funzione di quello che posso dare io. Non eccello in nessun fondamentale, ma mi piace rendermi utile e mettermi a disposizione della squadra”.
Carraretto: “Matteo è un ragazzo di grande energia, come ha detto lui può avere qualche limite, che supera mettendoci tanta passione. Cerca di essere d’aiuto alla squadra in ogni parte del campo, permettendo di avere qualcosa in piú degli altri. Fisicamente può difendere su 4 ruoli, dal punto di vista tecnico-tattico credo possa essere un jolly importante. Partire da un ragazzo giovane e con tanto entusiasmo, penso sia un bell’inizio”.
“Il playmaker era il primo tassello che volevamo inserire. Ora stiamo cercando due americani, nel ruolo di guardia e di pivot. Mancano anche un paio di ragazzi dalla panchina che possano dare un po’ di respiro a Matteo, oltre ad un cambio per Rosselli e Mancinelli”.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook