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Fortitudo, salvezza e sorriso: ora si respira. L’editoriale del lunedì

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Quella di ieri è stata una domenica sera tutta in salsa fortitudino. La Lavoropiù vince lo spareggio salvezza con Cantù per 75-68 e si conquista la permanenza in Serie A. 
È arrivata, sognata e sperata da settimane. Una lunga attesa che è culminata nella serata in cui all’UnipolArena è arrivata la diretta contende. Proprio l’Acqua S. Bernardo con la vittoria di Brescia a Cremona ed il k.o. è matematicamente retrocessa con una giornata di anticipo. 

Però torniamo alla Fortitudo. L’arrivo del pullman all’UnipolArena scortato dalla Fossa dei Leoni che ha dato la carica giusta, i cori che si sono sentiti per tutti e 40 i minuti e le lacrime post-partita di coach Luca Dalmonte rendono la serata speciale e quasi romantica. 
La Fortitudo si è guadagnata la salvezza vincendo grazie all’apporto dei due leader: Adrian Banks e Pietro Aradori. I tenori della Fortitudo che mai hanno mostrato il proprio meglio nella stessa partita, hanno stupito tutti proprio quando contava. Perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Con Cantù è stato però fondamentale anche il tanto criticato Todd Withers, decisivo su entrambi i lati del campo. Con le sue braccia veloci e la rapidità di gambe, in difesa si è fatto carico degli uomini più pericolosi ed in attacco ha chiuso con 13 punti. 
Contro i brianzoli – come ha sottolineato poi Dalmonte – tutti hanno portato il proprio contributo. E c’era bisogno di questo. Di unità di intenti e responsabilità. 

Dunque ora si respira. Respirano anche i tifosi dopo le notizie dei problemi Com.Te.C risolti in settimana. Non è stato tesserato Stojanovic, non è servito e probabilmente non servirà nemmeno per l’ultima di campionato a Trieste. Certo che però in caso di playoff (la possibilità è remota ma c’è), allora li la società – con Wesley Saunders operato – dovrà fare dei ragionamenti. 
Ma ora ci si deve godere la vittoria con Cantù e la salvezza raggiunta. 
Quella che verrà sarà un’estate lunga e intensa. Dovranno essere fatti dei ragionamenti sia per il campo che per quello che avviene fuori. 
Si faranno, si, ma tutti a mente fredda e con una Serie A ancora da giocare. 

 

Foto Fortitudo Pallacanestro 103 Bologna/ Valentino Orsini 

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