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Fortitudo | Spunta Rossi tra le ipotesi per la panchina (Il Resto del Carlino)

Nel toto panchina spunta il nome di Rossi, ma difficilmente l’allenatore del Rieti approderà a Bologna per la delicata situazione societaria

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Alessandro Rossi
Alessandro Rossi (©Real Sebastiani Rieti)

Resta ancora irrisolto il mistero di chi guiderà dalla panchina la Fortitudo il prossimo anno. Mentre sono usciti dai giochi Repesa e Ramondino per il post-Caja, restano aperte le possibilità per Cagnardi e Parente, col primo in vantaggio, in teoria, sul secondo. Ma Il Resto del Carlino aggiunge oggi un altro nome alla lista: Alessandro Rossi, anche se improbabile. Trovare un’ufficialità in settimana sarebbe importante, soprattutto per quanto riguarda l’allestimento del roster, a oggi composto da Fantinelli, Aradori e Bolpin, che ha confermato nei giorni scorsi la propria permanenza in veste biancoblù.

Alessandro Rossi, una suggestione

Alessandro Rossi ha allenato Rieti nell’ultima stagione, chiudendo l’annata uscendo ai playoff proprio contro la Fortitudo. L’arrivo del giovane allenatore alla Effe comporterebbe una rottura con la Sebastiani, richiesta improbabile da parte dei biancoblù soprattutto per la delicata situazione di salute del presidente rietino Pietropaoli (risale al 22 giugno l’aggiornamento della società in merito sue alle condizioni). Nonostante qualche notizia uscita in merito a una possibile non iscrizione alla serie A2, la Sebastiani nella stagione 2024-2025 prenderà regolarmente parte al campionato, anche se probabilmente non con un roster di altissimo livello.

La situazione in società

Secondo quanto riportato dal Carlino, negli ultimi giorni la Fortitudo avrebbe aggiustato le quote della proprietà. Umberto Arletti, sarebbe sceso al 2,5 per cento, (presidente dell’Academy) cedendo lo 0,5 a Filippo Battelli, che avrebbe così raggiunto il 5,5. Il restante 7 per cento sarebbe stato diviso tra Davide Malaguti e Matteo Gentilini, per arrivare entrambi così al 28,5. sarebbero restati invece al 10 per cento Stefano Tedeschi, Pietro Basciano e Simone Baldi, mentre rimarrebbe a 5 Giovanni Pennica.

Dalla nascita della società, sembrerebbe la prima volta che accade che due soci, Malaguti e Gentilini, superino la maggioranza. Malaguti si sarebbe detto pronto anche ad aumentare la partecipazione, mentre Gentilini avrebbe fatto presente che a oggi non sarebbe disposto a salire a percentuali più alte. L’imprenditore considererebbe di grande importanza la figura di Alibegovic, tanto che desidererebbe che l’ex icona della Effe diventasse amministratore delegato nel prossimo consiglio di amministrazione, cosa che sarebbe possibile grazie a una serie di deleghe per incarichi prima affidati al general manager Nicolò Basciano.

Fonte: Massimo Selleri – Il Resto del Carlino 

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