Basket
Fortitudo stop casalingo: Verona passa 68-75
FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – TEZENIS VERONA 68-75 (12-22; 19-16; 20-11; 17-26)
Statistiche:
Fortitudo: Giordano ne, Bonfiglioli ne, Sergio 3, Aradori 10, Conti 9, Bolpin 13, Panni 15, Kuznetsov ne, Fantinelli 6, Freeman 8, Ogden 4, Morgillo. All.Caja
Verona: Stefanelli 9, Gazzotti 2, Gajic 3, Devoe 19, Airhienbuwa ne, Esposito 6, Murphy 7, Penna 14, Udom 11, Bartoli 4. All.Ramagli
Tiri liberi BO 8/14 VR 16/24
Tiri da 2 BO 12/31 VR 16/32
Tiri da 3 BO 12/30 VR 9/27
Rimbalzi BO 41 VR 37
Falli BO 24 VR 23
Arbitri: Ferretti, Machio, Grappasonno.
Quintetti iniziali:
Fortitudo: Fantinelli, Bolpin, Aradori, Freeman, Ogden.
Verona: Penna, Devoe, Udom, Esposito, Murphy.
Al Paladozza vince chi merita e questa sera gli ospiti hanno decisamente meritato di portare a casa due punti pesanti. In vantaggio dall’inizio alla fine esclusa una parentesi tra il terzo e il quarto quarto, la squadra di Ramagli limita bene la Flats Service, costringendola a contare solo sulle triple di un Panni on fire ma non in grado di farsi carico di tutto l’attacco. Secondo stop in campionato dopo quello di Udine a chiudere il girone d’andata.
Freschezza e dinamismo nei primi possessi di gara. Parte meglio Verona ma non appena Caja sistema la difesa, parte la rincorsa fortitudina comandata da Aradori. 9-10 dopo 5′, caratterizzati da una massiccia rotazione degli interpreti tra gli ospiti mentre la Effe cambia solo Freeman con Morgillo. Nonostante il ritmo sostenuto, nessun biancoblu brilla permettendo alla Tezenis di allungare fino al +10 (9-19), chiudendo in fiducia il primo quarto sul 12-22.
Da una parte un attacco quasi esclusivamente Aradori-dipendente, dall’altro uno in grado di distribuire omogeneamente i propri punti. E’ questa la differenza tra le due formazioni in campo. Fortunatamente l’impronta difensiva bolognese non scompare impedendo agli avversari, comunque precisi dall’arco, di fuggire. Una tripla sbilenca di Panni è il bottino offensivo dei primi 3′, troppo poco per poter impensierire la Scaligera che continua saldamente a tenere il timone della partita gestendo la doppia cifra di vantaggio fino a quando la bomba a sorpresa di Conti riduce il gap di 8 lunghezze (20-28) quando mancano 4’30” all’intervallo. Canestro che prova a rimettere sui giusti binari i biancoblu, colpevoli però adesso di una retroguardia lasciva ed in difficoltà nel contenere gli esterni gialloblu, Udom e Devoe su tutti. Il ritorno sul parquet di Aradori è il vero motore in grado di accendere la squadra: segna e fa segnare, break per il nuovo -8 (28-36), migliorato in -7 da Panni, di nuovo dai 6,75 metri, pochi istanti prima della sirena. Si va a riposo sul 31-38.
L’esperienza di Penna fa girare Verona e vale lo 0-5 ri-pronti via. Fortitudo ferma per quasi 4′ e costretta a spendere i falli che portano al bonus avversario. E’ ancora Panni ed ancora dall’arco a muovere una Flats Service altrimenti smarrita anche nei passaggi più elementari. Non ne sa però approfittare la Tezenis, decisamente imprecisa quando si tratta di concludere e come dice il detto, canestro sbagliato-canestro subito, quando la Effe si sveglia, la musica cambia. Doppia bomba di Bolpin che in un amen fissa il -3 (40-43) a 3’50” dalla fine del terzo quarto. La pressione del Paladozza fa la differenza e manda in tilt gli ospiti, arriva l’impatto dalle mani fatate di Panni, è momentaneo ma destinato a ripetersi. Infatti accade pochi possessi dopo. Gloria anche per Conti ma è il numero 11 biancobu a prendersi il tiro del sorpasso (51-48) e galvanizzare completamente l’ambiente. Anche in fase di copertura, Bologna torna a rispondere presente, 51-49 a 10′ dal termine.
Sfida tutt’altro che chiusa ma pendente dalla parte biancoblu, abile a portarsi sul +5 (56-51) e mantenere il parziale negli immediati minuti successivi. Dal canto suo Ramagli tiene sul pezzo i suoi optando per una fase difensiva mirata al raddoppio che limita Aradori. Anche nella metà campo avversaria, il cinismo dei gialloblu è prezioso lasciando in sospeso l’esito della gara a 4’30” dalla fine (61-61). Sterzata della Scaligera in uscita dal timeout, break di 0-4 che forza una nuova interruzione chiamata da Caja. A questo punto serve buttarla sul talento personale: lo fa Freeman e ci riesce, lo fanno i compagni ma non hanno la stessa fortuna e Verona sale a +7 (63-69) a 1’08” dalla sirena finale. Aradori è preciso dalla lunetta, basta al momentaneo -4, così come la tripla di Ogden al -3 con 16” da giocare. Non sono sufficienti però ad evitare la prima sconfitta stagionale al Paladozza (68-75) che chiude un girone d’andata comunque ben al di sopra delle aspettative.
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