Basket
Fortitudo, una vittoria che rende la salvezza meno utopistica
Quanto può pesare una vittoria, sia sul morale che sulla classifica. La Fortitudo Bologna vince al PalaVerde di Treviso e lo fa dopo un tempo supplementare. È ossigeno puro, i due punti conquistati su un campo difficile come quello della Nutribullet, per lo meno, rendono la speranza salvezza meno utopistica.
È arrivata una prova di squadra importante, dove il cuore e l’energia (positiva) hanno fatto da protagoniste. In una situazione di estrema urgenza (viste le assenze di Pietro Aradori e James Feldeine) la Kigili ha tirato fuori il meglio da tutti i giocatori scesi in campo.
La situazione, nonostante questo risultato, rimane molto difficile, ma è un primo passo importante. Da qui a fine stagione serviranno altre 5 vittorie per sperare in una salvezza e – guardando al ruolino di marcia finora – sembrerebbero veramente tante.
La prossima partita è attesa da tutti. Ed è il derby di Basket City. Una sfida che sulla carta pare impossibile, anche alla luce degli ultimi investimenti fatti dalla Segafredo.
Ma se fino a qualche giorno fa si prospettava una partita senza storia in cui il pubblico – per protesta – avrebbe disertato, ora con la vittoria di Treviso l’umore della piazza cambia notevolmente.
La Fortitudo dovrà provare a ripetere la partita, almeno per quanto riguarda lo spirito, di Treviso. In cui tutti hanno contribuito. Senza Aradori e Feldeine, è salito in cattedra Gabriele Procida. Lui ha risposto presente, ripagando ottimamente i tanti minuti concessi. Si è rivisto il vero Robin Benzing, cinico e preciso dall’arco; un buonissimo Geoffrey Groselle e anche per la prima volta un grande Vasilis Charalampopoulos. Ma una menzione particolare va agli esterni americani. Jabril Durham ha condotto perfettamente in regia, mentre Branden Frazier è stato il vero leader offensivo della squadra. La guardia ha di fatto segnato tutti i canestri pesanti, tra cui una tripla quasi da centrocampo che nel supplementare ha chiuso i conti.
Lo spirito della Kigili deve essere sempre quello di Treviso, ora spetta ad Antimo Martino e ai suoi ragazzi meritarsi tutta la fiducia dell’ambiente.
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