Basket
Fortitudo-Varese, Antimo Martino: “Siamo pronti, domani vogliamo i due punti”
“Affrontiamo una squadra che ha la nostra stessa classifica e il nostro stesso andamento casa-fuori, 7-2 e 2-7, anche se loro nelle ultime due trasferte hanno vinto a Treviso e fatto bene a Sassari. Sono solidi, hanno un nucleo di giocatori che conoscono il sistema Caja e lo interpretano nella maniera migliore: sappiamo che giocheranno in modo aggressivo e noi dovremo essere pronti. Siamo pronti, l’ultima nostra casalinga è stata una figura improponibile, e anche per questo dovremo uscire dal tunnel degli spogliatoi con gli occhi giusti, dato che ci sono tutte le motivazioni per essere ancora più energici di loro”.
E’ stata una settimana di allenamenti al completo.
“Sì. Questo ci permette di alzare la competizione, riproponendo l’atmosfera reale della partita. Settimana positiva, ora cerchiamo di completare l’opera con una prestazione importante e una vittoria”.
Cosa possono dare Stipcevic e Daniel?
“Sono entrambi recuperati, mi auguro che riescano a darci energia, freschezza, punti, ciò di cui abbiamo bisogno. I giocatori importanti devono confermare le loro prestazioni, ma ci servono anche alternative a supporto. Spero che prima o poi arrivi per entrambi la partita che li sblocchi”.
Mentalmente come sta la squadra?
“Dopo Pesaro è chiaro che serve una reazione, è qualcosa che è successo e che va archiviato. A Venezia abbiamo fatto bene, siamo stati concentrati sia come individualità che come squadra. Ora pensiamo a Varese, bisogna portare i due punti a casa”.
I cali di intensità sono una costante.
“Non è sempre questioni di assenze, anche se a Venezia mancavano due giocatori, mentre a Trieste il problema è stato subire il loro break e non riuscire a rispondere. Questa squadra in alcuni momenti fatica a restare attaccata alla partita dopo momenti negativi che comunque fanno parte del gioco, ma in altri casi ci è andata a favore, come contro Reggio Emilia. E’ qualcosa che può capitare a tutti in questo campionato, noi stiamo lavorando per riuscire a gestire sia i momenti positivi che negativi”.
State tirando poco da tre punti, a differenza delle avversarie.
“Non è una scelta, a volte dipende anche dalle difese avversarie. A volte tirare meno da fuori è sintomo di efficacia, perché l’obiettivo è creare tiri aperti. Non è un dato su cui mettere attenzione, conta capire dove andare ad attaccare l’avversaria senza altri nessi logici. Ogni partita cambia, noi abbiamo tanti tiratori, per molto tempo siamo stati tra le prime come percentuali a prova che stavamo lavorando bene, ed è questo l’importante”.
Varese tira molto da 3.
“Ha tanti giocatori che hanno nelle proprie corde più tiri da 3 che da 2. Motivo questo per cercare di mettere energia ed evitare i loro tiri aperti. All’andata ne arrivarono alla sirena, sotto ascelle, tiri contro cui fai poco ma che alla distanza non ti fanno vincere: noi dobbiamo evitare di concedere tiri facili”.
Le condizioni di Leunen?
“Da lui ci aspettiamo di più e abbiamo bisogno di qualcosa di più. E’ un giocatore su cui la società ha investito, e malgrado tutte le attenuanti del mondo speriamo non sia quello dell’1/17 recente. Se un giocatore del quintetto viene a mancare in modo così importante per noi diventa difficile. Tutti devono darci qualcosa in più”.
Hai chiesto cose diverse a Stipcevic?
“Da allenatore cerco di supportarlo in momenti di difficoltà, il nostro lavoro deve essere quello. Lui deve giocare la sua pallacanestro, fare sempre quello che ha sempre fatto ed aiutare la squadra”.
Ci sono giocatori che sono in difficoltà da un po’.
“Dopo Reggio Emilia abbiamo pensato, con la società, di andare avanti con questo gruppo. Fino a quando non faremo valutazioni diverse questo gruppo va supportato, sia quelli che stanno andando bene che gli altri. Fare diversamente non aiuterebbe nessuno, poi ogni squadra può essere migliorata: la nostra ha dimostrato qualità e limiti, ma finchè saremo questi i rimedi e gli adattamenti li dovremo trovare noi”.
Per puntare più in altro però servirebbero cambiamenti?
“Non è certo, e nemmeno sarebbe certo un miglioramento andando sul mercato. Noi dobbiamo capire come far rendere questa squadra così come all’andata, senza sentirsi appagata. Ho sempre detto che come prima cosa dobbiamo salvarci, e ci siamo molto vicini. Poi servirà ambizione per completare l’opera, e anche il tifoso deve ricordare da dove siamo partiti, pur riconoscendo certi nostri errori come Pesaro. Dobbiamo essere uniti, e mi dispiacerebbe che nel primo momento di difficoltà della squadra ci si metta a farci male da soli. Voci e situazioni penalizzano il gruppo, aiutando altre che in modo più furbo e sereno magari potrebbero superarci. Pensiamo una partita alla volta, ora Varese, poi Treviso, poi Roma, poi alla fine dell’anno faremo i bilanci necessari”.
Varese sarà però uno spartiacque?
“Ripeto, dopo Reggio è stato fatto il bilancio del girone d’andata. Non so se ne faremo altri, di certo non abbiamo interventi in programma. E questa non è una partita dove in base al risultato ci comporteremo di conseguenza. Io spero che facciano tutti bene, questo è il mio compito, sarebbe bello ripetere il girone d’andata con gli stessi con cui abbiamo iniziato”.
Fonte: Bologna Basket
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