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Hic Sunt Leones – Damme ‘na mano

Hic Sunt Leones – In un Paladozza sold out la Fortitudo cercherà di resistere agli assalti di Pesaro, storica rivale sul campo

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Hic Sunt Leones Fortitudo
Hic Sunt Leones (©Luca Feletti)

Hic Sunt Leones – La settimana sanremese ha colpito anche questa rubrica, per cui le scuse in anticipo sono doverose. Visti i prossimi impegni in casa Fortitudo, il titolo della banda di Carlo Conti più azzeccato per aprire le danze di un paio di settimane complicate non può essere altro che Damme ‘na manoaugurandoci che non ci sia bisogno che il caro Tony Effe (ma che nome azzeccato!) debba abbandonare l’Ariston per venire a cantare al Paladozza. Aggiungiamo anche Anema e core, che non fa mai male in sfide di questo genere, a partire dagli spalti, che saranno pieni che più pieni non si può, in occasione della sfida con Pesaro.

Tra Brindisi e Pesaro

Speriamo che sabato sera i ragazzi biancoblù non facciano troppo tardi davanti al Festival, perché domenica sera andrà in scena una di quelle sfide che il mondo Fortitudo aspettava da tanto tempo. Per spiegarlo basta vedere il numero di presenti nella sfida tra Natale e Capodanno tra la Effe e Pesaro: quasi 8mila persone sono accorse per riempirsi gli occhi della sfida tra due delle capitali del basket di ieri e di oggi. Certo, chi ha visto la partita avrà anche bene in mente come finì: fiaccata da uno dei migliori stranieri di tutta la serie A2, Ahmad, l’Aquila aveva tirato i remi in barca ben prima della sirena finale. Seconda sconfitta del Caja bis, Fango in Paradiso.

Tra le mani un cuore: anche se siamo convinti che l’intramontabile Ranieri sarebbe in grado anche di schiacciare se volesse, sarà la Fortitudo a dover tirare fuori, appunto, quel cuore che a tratti è mancato nella recente sconfitta a Brindisi. Certo, San Fabio Mian ha probabilmente giocato una delle partite più eroiche da quando indossa l’aquila sulla schiena, ma si è rivelato tragicamente un’oasi nel deserto, Amarcord. Nell’attesa che il buon Thomas vinca la timidezza e tiri fuori dal cilindro una qualità diversa rispetto a quella offerta nelle sue prime uscite (Lentamente direbbe Irama) e che la coppia Freeman-Fantinelli ritrovi la brillantezza dell’ultimo mese (La cura per me canterebbe Irama), la Fortitudo altro non può fare che leccarsi le ferite dopo Brindisi e ricaricare le energie per resistere all’assalto pesarese.

Hic sunt leones: l’obiettivo è vincere

Chiamo io chiami tu: la canzone che probabilmente avrà fatto ballare Luca Vencato sul divano negli ultimi giorni. Il play, dopo un primo periodo di “conoscenza” con l’Aquila, sta finalmente tirando fuori qualche asso nella manica che sta facendo innamorare tutto il mondo Fortitudo (sperando che la profezia di Noemi Se t’innamori muori non si avveri). Di altissimo livello le ultime uscite del regista tra Vigevano e Brindisi, che non sta facendo assolutamente rimpiangere, nei minuti concessi sul campo, le prestazioni del collega Fantinelli, unanimemente eleggibile come miglior playmaker della categoria. Bene così. 

Luca Vencato (©Valentino Orsini)

Luca Vencato (©Valentino Orsini)

Più facilmente dimenticabile, invece, l’ultima uscita di Pietro Aradori, in giornata completamente no nella spedizione brindisina. Volevo essere un duro canta Lucio Corsi, ma contro Ogden e compagni Pietrone ha dovuto fare i conti con un ferro troppo piccolo per riuscire a incidere. E certo, quanto pesa quella tripla a un secondo alla fine della gara: Il ritmo delle cose, però, non ha risparmiato nemmeno il buon Pietro. Cose che capitano, quando abitui i tuoi tifosi a prestazioni di altissimo livello, Vigevano docet

Poco altro da aggiungere: domenica la Fortitudo ha l’obbligo di vincere se vuole preservare una classifica faticosamente aggiustata tra sacrifici e magoni mandati giù. La Effe deve recuperare i suoi Incoscienti giovani, tra quelli ai box da troppo tempo e quelli che in campo stanno avanzando a luci e ombre. Febbre, sì, ma per la voglia di ritrovare immediatamente continuità e riavvolgere il filo. Ma il Battito della Fortitudo (e dei suoi tanti piccoli Cuoricini) è solito mandare segnali forti e chiari. Damme ‘na mano, potrebbe dire la Effe, ma il mondo biancoblù è solita rispondere ancor prima che sia fatta la domanda.

Hic Sunt Leones ©Fortitudo Bologna Pallacanestro 103

Hic Sunt Leones (©Fortitudo Bologna Pallacanestro 103)

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