Basket
Il post partita di Cento-Forlì
Dell’Agnello: “Per continuità è una delle migliori partite dell’anno. Siamo stati molto bravi a contrastare i tiratori e gli scarichi, mantenendo il controllo della partita per tutto l’arco dei quaranta minuti. Già venerdì in allenamento avevo visto una certa presenza mentale, rivederlo oggi mi ha fatto molto piacere. Natali? Aspettiamo che sia al 100% per rimetterlo dentro, in ogni caso gli altri si sono ben comportati. Faccio i complimenti ai miei giocatori, perché per ottenere certi risultati ci vuole concentrazione e spirito di sacrificio, due elementi che ho visto stasera. Landi? Ha fatto un’ottima partita, insieme a Giachetti, la migliore degli ultimi tempi. Oggi più che mai una squadra coesa, dove ognuno è stato protagonista. La fasciatura di Rush? Ha sentito un dolorino nel riscaldamento, ma penso fosse fine a se stesso. Le palle perse? Sarebbe meglio perderne qualcuna in meno, ma c’è sicuramente un concorso di colpa con il punteggio, ma probabilmente volevamo fare un po’ di circo che sarebbe stato meglio evitare”.
Mecacci: “Purtroppo stasera abbiamo pagato a livello mentale la partita di mercoledì scorso. Siamo scesi in campo senza aggressività contro una squadra contro cui non puoi permettertelo. Anche se avessimo avuto qualche speranza, chiaro che le statistiche dei primi due quarti, la percentuale da fuori e la lotta a rimbalzo erano negative ed hanno espresso sulla lunga distanza l’andamento della partita. Più che difficoltà, oggi parlerei di mentalità: non va bene deprimersi dopo il risultato di una partita, soprattutto giocando ogni due/tre giorni. La partita di Latina è più importante per noi sicuramente rispetto a quella di oggi, ma noi non siamo nessuno per battezzare così le partite. Aspetti positivi? Ho avuto piacere di dare qualche minuto in più del solito ai giovani, che sicuramente servirà per prendere maggiore consapevolezza non tanto del campionato, quanto di questo tipo di partite. Reputo Forlì una delle squadre più attrezzate del campionato insieme a Napoli, anche se la strada è ancora lunghissima. Sono contento anche per il fatto che per tre quarti non ci siamo snaturati, facendo le nostre cose in attacco e costruendo anche qualcosa di soddisfacente. Chiaro però che se non segni mai, sale la frustrazione. Dentro ci siamo riabituati a giocare con Sherrod, battagliando in attacco e cercando di coinvolgere tutti. Siamo ancora la squadra con meno partite ma, nonostante ciò, dobbiamo gestire gli acciacchi e aver ruotato maggiormente oggi ci salva dall’avere qualche giocatore completamente esausto. Ora vediamo di finire la prossima settimana, poi avremo la necessità estrema di rifiatare”.
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