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Fortitudo: Best and Worst

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Al termine di una settimana complicata, partita col duro comunicato della Fossa dei Leoni e culminata con il congelamento degli stipendi da parte della società nei confronti della squadra, la Fortitudo ottiene una fondamentale vittoria nello scontro salvezza contro Reggio Emilia. La Effe esce vittoriosa in un finale thriller col punteggio di 71-68. Positivo l’atteggiamento della squadra che, spesso criticata sotto questo aspetto, offre una prestazione fatta di cuore e orgoglio. Nonostante la sfortuna abbia portato la Effe a giocare tutto il secondo tempo con una rotazione di soli sette uomini, a causa degli infortuni di Saunders e Whiters nei primi 20 minuti del match, è arrivata una vittoria che permette ai biancoblu di abbandonare l’ultimo posto in classifica.

Best

Banks e Hunt. I 2 giocatori americani, negativi nel precedente match con Treviso, sono stati i trascinatori della Fortitudo nella partita contro Reggio. Insieme hanno combinato per 45 punti sui 71 totali di squadra (63%). Banks, autore fino a ieri sera di una media di 14.9 punti, 5 assist e 2 rimbalzi in stagione, ha conseguito una prestazione da leader; proprio ciò che tutti si sarebbero aspettati con continuità da lui nel momento del suo acquisto in estate. La guardia americana ha chiuso il match con 23 punti, tirando col 57.1 da 2 (4/7), il 50% da 3 (3/6), (in netta controtendenza rispetto a una percentuale stagionale che non supera il 30% dall’arco), e l’85.7 dalla lunetta (6/7); il tutto condito da 7 rimbalzi e 3 assist, per un 31 di valutazione in 36 minuti di gioco. L’americano è partito subito forte realizzando canestri in proprio dal palleggio, sugli scarichi e in penetrazione, chiudendo all’intervallo con 13 punti realizzati, unico biancoblu in doppia cifra a metà match. Dopo una flessione nel terzo quarto di gioco, Banks, protagonista anche di una buona prova difensiva nonostante i suoi risaputi limiti, ha realizzato 8 fondamentali punti nel quarto periodo guidando la Effe alla vittoria. L’altro go to guy per la Fortitudo è stato Dario Hunt: il pivot americano ha chiuso il match con 22 punti e 9 rimbalzi in 28 minuti di gioco, frutto di un 9/12 da 2 (75%) e una percentuale del 100% dai tiri liberi (4/4), realizzati tutti nel momento clou del match. Non propriamente le medie abituali per il pivot biancoblu che, fino a ieri, ha viaggiato con una media inferiore ai 10 punti a partita e una percentuale dalla lunetta del 57%. Fondamentali sono stati due aspetti non sempre messi in mostra nell’arco della stagione da parte del lungo americano: il suo atteggiamento voglioso e la sua concentrazione durante tutto l’arco dell’incontro. In particolare, decisivo è stato il suo apporto nel momento clou del match, dove, oltre al suo lavoro in protezione del ferro, ha realizzato ben 10 dei suoi 22 punti totali.

Worst

Nessuno. In una vittoria di cuore e voglia come quella di ieri, ottenuta con il contributo di tutti e con rotazioni ridotte ai minimi termini dagli infortuni, non sarebbe corretto fare il nome di un peggiore. Sicuramente c’è chi ha fatto meno bene come Totè che, pur lottando, è parso in difficoltà e ha terminato il match con 0 punti e 3 perse in 26 minuti di gioco. Anche Aradori non ha disputato il suo miglior match offensivo e Fantinelli ha commesso un’ingenuità che poteva costare cara sulla rimessa a un secondo dal termine. Nel complesso però, dopo una settimana difficile, tutti hanno messo la loro mattonella su una vittoria di grande importanza.

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