Basket
Il Resto del Carlino – Intervista a Carraretto, “Effe l’acquisto più importante è Mancinelli”
Cerca sempre di restare calmo e di non farsi trascinare dalla passione, che caratterizza l’ambiente della Effe, Marco Carraretto, general manager della Fortitudo, che in un’annata come questa ribadisce che l’imperativo è mantenere i nervi saldi. “La stagione è complicata per tanti motivi, noi stiamo cercando di trovare la nostra identità con un nuovo allenatore che, in un tempo molto breve, ha accettato di sistemare quello che non funzionava nella squadra. I giocatori si sono dimostrati disponibili a mettere sul campo quelle che erano le sue idee questo ci consente di iniziare uno spirito di squadra che sta prendendo forma giorno dopo giorno. Le soste e i rinvii ci hanno impedito di avere un po’ di continuità nella routine di gioco e ci ha fatto perdere di vista il fatto che con Dalmonte abbiamo vinto cinque partite su otto in campionato.”
La partita di domenica è molto importante. Si tratta di un rinvio e rispetto a quando si sarebbe dovuta giocare Varese è in un momento positivo mentre voi un po’ meno.
“Dobbiamo tenere presente che sta succedendo un po’ di tutto e che ci sono sempre delle sorprese. Nessuno si aspettava che noi vincessimo contro Venezia, una squadra nettamente più forte sulla carta, ma in un momento di difficoltà dal punto di vista atletico. Le motivazioni dei nostri giocatori nell’affrontare quelli che sono ancora i campioni in carica hanno consentito loro di fare molto più di quello che di solito mettiamo in campo. Questo per dire che quella di domenica sarà una partita importante, non decisiva, con un peso specifico superiore alle altre. L’unica cosa che conta è prepararla al meglio e andare a giocarla provando a dare il massimo.
Ci saranno dei nuovi innesti?
“Siamo coperti su tutti i ruoli e sono convinto che possiamo migliorare come gruppo e nei singoli. Ho grande fiducia in questi giocatori e nel lavoro che lo staff tecnico sta facendo. Sono sicuro che possiamo intraprendere un percorso nel girone di ritorno che ci possa dare delle soddisfazioni. Dove arriveremo non lo so, ma se pensiamo che ogni partita sia quella più importante della carriera, allora possiamo dare filo da torcere a tanti avversari.”
Quando rientrerà Stefano Mancinelli?
“Abbiamo trovato la soluzione al suo problema che era legato ai nervi della schiena. Questa settimana riprende ad allenarsi individualmente e contiamo che possa scendere in campo contro Milano domenica 28 febbraio. Sarà lui l’aggiunta che ci renderà ancora più completi e che ci aiuterà a fare il salto di qualità.”
Si continua a giocare a porte chiuse. Cosa sta mancando alla pallacanestro?
“Dal punto di vista dei giocatori è un grande vuoto, l’adrenalina che i tifosi trasmettono è il vero sale della partita e adesso tutto questo manca. Sul lato economico sappiamo tutti che le società fanno fatica perché senza incassi il sistema perde un fattore importante di sostenibilità. Dal punto di vista televisivo veder giocare una partita con gli spalti vuoti non è appetibile.”
La carriera di general manager è nel suo futuro?
“La pallacanestro è sempre stata la mia vita. A sette anni era un modo per stare con i miei amici, dai quattordici in poi ha occupato una parte importante della mia quotidianità. Se il futuro mi porterà lontano da questa disciplina, allora questo sport avrà sempre una parte importante nel mio cuore. Nessun altro lavoro mi poteva dare le soddisfazioni che ho avuto e le emozioni che ho provato. Cerco sempre di mettere anima e corpo in quello che faccio anziché pensare a progetti a lungo termine. Sono il general manager della Fortitudo e metto tutto me stesso per farlo al meglio.”
Fonte: Il Resto del Carlino, articolo di Massimo Selleri
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