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Italbasket: le parole dei protagonisti alla vigilia della partenza per Tokio

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È tutto pronto per la partenza dell’Italbasket che domani raggiungerà Tokio per giocare le Olimpiadi. Gli Azzurri sono stati accolti a Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica del CONI. Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti pubblicate dall’Ufficio Stampa FIP sul proprio sito.

Presente all’evento il presidente della FIP, Giovanni Petrucci, che ha esordito esprimendo la grande soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto:

“Sognavo da tempo una giornata così, con due squadre in partenza per Tokyo. Sapete cosa penso, i Giochi Olimpici rappresentano il punto più alto nella carriera di un atleta e voi tra pochi giorni alloggerete nel villaggio olimpico. Ho sempre creduto nelle vostre possibilità, anche quando tutti vi davano per sfavoriti. Prima le ragazze in Ungheria, poi i ragazzi in Serbia: tutti protagonisti di partite indimenticabili, nelle quali abbiamo sovvertito il pronostico. Come ha detto qualche giorno fa il presidente Malagò, che mi è sempre stato vicino, il basket è lo sport olimpico per eccellenza. Non sono affatto contento di come il Governo stia trattando lo sport italiano, che tra l’altro sta vivendo un momento straordinario col record di atleti qualificati per un’Olimpiade. State per entrare in un sogno, che ricorderete per tutta la vita”.

Oltre al presidente della FIP, è intervenuto Meo Sacchetti, coach dell’Italbasket giunto alla terza apparizione alle Olimpiadi dopo quelle di Mosca ’80 e Los Angeles ’84:

“Sono passati tanti anni ma so quanto sarà bello passeggiare per il villaggio olimpico e incrociare i campioni di altre discipline. Ho sempre detto che senza giocatori buoni un allenatore non vince, ecco penso che i miei sono buoni giocatori che a Belgrado si sono riscoperti più forti di quanto loro stessi credessero. Questo gruppo è speciale anche per quanto sta bene insieme, in ogni momento della giornata”.

Per chiudere, ha parlato il capitano della squadra, Nicolò Melli:

“Stiamo tutti vivendo un sogno e credo sia giusto ringraziare Abi Abass e anche Sara Madera che per uno strano regolamento FIBA non potrà volare a Tokyo. In qualche modo li porteremo con noi. Devo ringraziare i miei compagni di squadra perché sono capitano di questa squadra da venti giorni ma sto facendo un figurone incredibile. Vogliamo continuare a portare in campo la stessa energia e la stessa faccia tosta di Belgrado, speriamo sia un’esperienza indimenticabile”.

 

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