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L’ultimo trofeo della stagione va a Bologna: Fortitudo-Virtus Roma finisce 103-100

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FORTITUDO BOLOGNA-VIRTUS ROMA 103-100 (27-11; 41-38; 66-59; 82-82)

Fortitudo Bologna: Delfino 3, Cinciarini 8, Mancinelli 13, Franco ne, Benevelli, Leunen 21, Prunotto ne, Venuto 3, Rosselli 17, Fantinelli 3, Pini ne, Hasbrouck 35. All. Antimo Martino.

Virtus Roma: Alibegovic 13, Lucarelli ne, Chessa 6, Moore 18, Sandri 9, Baldasso 7, Landi 9, Prandin, Sims 31, Santiangeli 7. All. Piero Bucchi.

Arbitri: Daniele Yang Yao, Gabriele Gagno, Daniele Foti.

Tiri liberi: BO 19/29 (66%); RO 13/19 (68%).

Rimbalzi: BO 44; RO 43.

Falli: BO 22; RO 27.

Tiri da 2: BO 21/34 (60%); RO 24/42 (53%).

Tiri da 3 BO 14/40 (35%); RO 13/36 (36%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Fortitudo Bologna: Venuto, Hasbrouck, Rosselli, Delfino, Leunen.

Virtus Roma: Moore, Prandin, Sandri, Sims, Landi.

 

Ultima gara ufficiale della stagione per la Fortitudo, che ritorna a casa per la gara di ritorno della finale che decreterà il campione dei due gironi di Lega A2. Ospite dei biancoblù la Virtus Roma di Piero Bucchi, per conquistare l’ultimo trofeo disponibile per questo campionato in una gara ancora tutta da decidere, visto il pareggio dell’andata.

Parte fortissimo la truppa biancoblù, scavando il solco sin dagli albori con le triple di Hasbrouck e Delfino. Sandri e Sims provano a ricucire lo strappo, ma Leunen e Rosselli aprono ancora la forbice del distacco, costringendo Bucchi al timeout. Rientro dal minuto di riflessione che non porta consiglio ai capitolini, capaci di trovare la via del canestro solo dalla lunetta. Fortitudo che, invece, sfonda le trincee ospiti con le cannonate di uno straripante Hasbrouck, coadiuvato ottimamente da Rosselli e Venuto, chiudendo il primo quarto sul punteggio di 27-11.

Parziale dai ritmi blandi per Roma, sia offensivamente che difensivamente, alzati nettamente alla ripresa del gioco. Baldasso e Landi aprono i conti, Bologna litiga con il ferro e si ritrova vittima di un’intermittenza realizzativa che la porta a subire un break di 0-13, suggellato dalla tripla a fil di sirena da centrocampo di Moore.

Primo tempo che si chiude con la Fortitudo sopra di sole tre lunghezze, complice un’arcigna difesa capitolina ed un attacco a corto di fosforo, nonostante i centri di quasi tutti gli effettivi sul parquet.

Alla terza curva della sfida, aumenta l’energia in gioco tra le due compagini: botta e risposta nei possessi iniziali, su cui mette la parola fine Bologna con un parziale di 9-0, che costringe Bucchi a chiamare minuto. Esce bene dal timeout Roma: Sandri, Sims e Moore si aggrappano alla Effe, che scivola via trascinata da Hasbrouck, portando i biancoblù all’ultimo giro di boa sul 66-59.

Piove sul bagnato per i laziali: ad inizio del quarto periodo la guardia di Washington va ad appoggiare al vetro in transizione, portando Bologna a +9. Timeout ospite per evitare imbarcate che giova ai gialloblù, a segno due volte consecutive dall’arco con Chessa, obbligando Martino ad una chiacchierata con i suoi. Finale rovente al PalaDozza: Hasbrouck e Leunen combinano per 11 punti, ma uno straordinario Sims ed un mortifero Moore ribaltano il risultato a ridosso della sirena finale. Possesso del ko gestito dal numero 41 biancoblù, che si getta al ferro, guadagnandosi un viaggio in lunetta: ai liberi lo statunitense fa solo uno su due, rimandando tutto all’overtime.

Esordio da dimenticare per la Fortitudo nel supplementare: Sims e Santiangeli affossano l’Aquila, spedendola sotto di due possessi, ma un contro break di 10-0 permette ai padroni di casa di operare il controsorpasso. Strappi da ambo i lati, con Leunen e Landi a rispondersi dall’arco, ma sono i liberi a fare la differenza: Moore fa quattro su quattro, Hasbrouck sei su sei, chiudendo i giochi sul punteggio di 103-100.

Finisce così al PalaDozza l’ultima partita stagionale della Fortitudo, che archivia non senza qualche grattacapo la pratica Virtus Roma, aggiudicandosi un ulteriore trofeo, il terzo di questa annata, da aggiungere alla propria bacheca. Eroe di serata per i biancoblù Kenny Hasbrouck, mortifero dall’arco e che ha chiuso la sfida contro i capitolini con 35 punti complessivi, guadagnandosi il premio di MVP della contesa.

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