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La Baltur chiude l’anno con una sconfitta: 92-83 il punteggio finale

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TERMOFORGIA JESI-BALTUR CENTO 92-83 (29-31; 31-11; 19-21; 13-20)

Termoforgia Jesi: Dillard 25, Baldasso 6, Rinaldi 7, Lovisotto 8, Mentonelli NE, Mwananzita NE, Jones 24, Mascolo 11, Totè 11, Valentini NE, Santucci NE, Bordoni NE. All: Cagnazzo

Baltur Cento: Benfatto 5, Reati 8, White 12, Moreno 11, Mays 29, Gasparin 12, Fioravanti NE, Ba 0, Invidia NE, Chiumenti 6, Pasqualin NE, Ebeling NE. All: Benedetto

Arbitri: Boscolo, Longobucco, Raimondo

Tiri liberi: JE 16/25 (64%); CE 13/15 (87%)

Rimbalzi: JE 40; CE 32

Falli: JE 19; CE 19

Tiri da 2: JE 26/47 (55%); CE 20/42 (48%)

tiri da 3: JE 8/21 (38%); CE 10/28 (36%)

 

Ultimo match del 2018 per la Baltur Cento che si prepara ad affrontare la Termoforgia Jesi. Partita molto importante per gli uomini di Benedetto perché Jesi ha solo due punti in meno e, con una vittoria, la Baltur potrebbe lasciare il gruppone di metà classifica allontanandosi dalla zona retrocessione.

La partita ha inizio e Jesi sblocca subito il punteggio con un canestro di Jones. Cento non si fa trovare impreparata e risponde immediatamente con Moreno. Le percentuali al tiro di Jesi dall’arco dei 6.75 sono molto alte e,guidata da Kevin Dillard, la Termoforgia cerca la prima fuga del match. La Baltur, che vuole confermare le ottime cose viste nell’ultima partita contro Imola, non si fa trovare impreparata e rimane sempre in scia. La squadra di Benedetto in attacco mostra grande qualità e lucidità; la palla è sempre in movimento e, non a caso, viene sempre trovato l’uomo libero pronto  a mandarla nel canestro. Al suono della sirena si chiude un primo quarto spettacolare e il punteggio è di 29-31 per Cento.

Nel secondo quarto Jesi prova a portarsi in vantaggio sfruttando le difficoltà difensive degli avversari, soprattutto sotto i tabelloni. Cento, però, continua ad avere una percentuale altissima da tre punti e non permette a Jesi di avvicinarsi. A sette minuti dall’intervallo lungo, infatti, si trova sotto di sei punti (39-33) e, per questo motivo, coach Cagnazzo decide di fermare la partita. In uscita dal time out i giocatori di Jesi, forse catechizzati a dovere dal coach, mostrano una reazione. La Baltur subisce un parziale di 10-0 e, in un attimo, si ritrova sotto di quattro punti. Gli uomini di Benedetto non riescono più a trovare soluzioni in attacco anche perché la difesa di Jesi ha alzato notevolmente la fisicità. Fortunatamente per Cento, si chiude anche la seconda frazione che ha visto dominare in lungo e in largo Jesi che, grazie a un parziale di 31-11, va all’intervallo lungo avanti di diciotto punti (60-42).

Nella terza frazione di gioco la Termoforgia gestisce il grande vantaggio costruito nel secondo periodo. A metà del quarto c’è una reazione da parte degli uomini di Benedetto che, con l’aiuto di White e Moreno si riportano a undici punti di distacco. Cagnazzo chiama time out per cercare di svegliare i suoi che, ancora una volta, in uscita dal break restituiscono a Cento il parziale subito e tornano avanti di venti punti. La Baltur cerca di rispondere ma Jesi, stavolta, non si fa trovare impreparata e chiude il terzo quarto avanti 79-63.

La partita sembra ampiamente compromessa per Cento ma ci sono ancora dieci minuti da giocare. A tre minuti dal termine Mays prova a riaprire il match ma, ormai, la partita sembra andata. L’ultimo quarto se lo aggiudica la Baltur che, con un parziale di 20-13, rende meno pesante la sconfitta. Il punteggio finale è di 92-83 per Jesi che con questa vittoria raggiunge proprio Cento e si inserisce nel plotone di sette squadre a quota dieci punti. Dopo l’ottima prova di una settimana fa contro Imola la Baltur Cento chiude il 2018 con cinque vittorie e nove sconfitte e una situazione di classifica che non può far rilassare gli uomini di Benedetto.

Queste le parole di coach Benedetto a fine partita:

Il secondo quarto è stato molto difficile ed ha inciso negativamente sul risultato finale. Nel terzo e nell’ultimo periodo abbiamo recuperato e siamo anche riusciti ad avere un’occasione per tornare definitivamente in partita con Gasparin ma ha sbagliato un tiro abbastanza semplice e questi errori si pagano sempre. Dal secondo quarto in poi i nostri avversari hanno cambiato modo di difendere perchè, mentre inizialmente ci lasciavano lo spazio per i tiri da tre, dopo non ce lo hanno più permesso. Ho impiegato anche White che si è reso disponibile nonostante la condizione fisica non fosse ottimale, ma non è servito. Un altro problema è stata l’incapacità di contenere l’attacco avversario- cosa avvenuta invece ad Imola- che ci ha portato a subire 60 punti nei primi due quarti e non si può pensare di vincere in trasferta subendo così tanti canestri”.

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