Basket
La conferenza stampa di Antimo Martino alla vigilia di Fortitudo-Mantova
Cinque su cinque per la Fortitudo, che anche senza due uomini cardine come Fantinelli e Mancinelli, la scorsa giornata ha avuto ragione di un’ostica Jesi. La squadra di Cagnazzo si è rivelata avversaria solida e combattiva, reggendo l’urto della corazzata biancoblù sino a metà gara. Lo spartiacque della sfida è stato il terzo quarto, dove la formazione di Martino ha chiuso la saracinesca della difesa, portando poi in porto la gara nella frazione successiva, con un abbondante distacco dai marchigiani.
Domani sera, presso il PalaDozza, la Fortitudo ospiterà Mantova, attualmente ferma a quota 4 punti, con l’obiettivo di proseguire la striscia di risultati positivi, in attesa di sfidare l’altra capolista Montegranaro fra due giornate.
“Ci apprestiamo a questa nuova sfida con una settimana tipo, soprattutto al completo. Siamo concentrati sulla prossima avversaria, che non è da sottovalutare. Ci vorrà concentrazione, non essere superficiali e giocare di fronte ad un palazzo sold out sarà di sicuro uno stimolo per fare bene”.
Mancinelli giocherà? Fantinelli che apporto potrà dare? Hai pensato a come inserirle Mancinelli all’interno del sistema?
“Come ho già detto l’inserimento di Mancinelli dovrà avvenire nella maniera giusta. Dovrà essere graduale e dovrà venire gestito al meglio. Con lui abbiamo disputato tutto il precampionato, saltando solo l’ultima gara. La squadra con lui aveva già dei riferimenti, averlo ci darà sicuramente qualcosa in più e non stravolgerà le nostre cose. Fantinelli, tranne il primo giorno in cui ha fatto differenziato ed in parte col gruppo, ha lavorato tutta la settimana con la squadra, è completamente recuperato”.
Un bilancio delle prime cinque partite?
“Innanzitutto siamo molto contenti per come abbiamo iniziato, soprattutto in virtù dell’inizio di campionato difficile dato dal nostro calendario. Ci sono squadre come Forlì e Montegranaro che stanno facendo molto bene, ma è ancora presto, ci vorranno ancora 4-5 partite per avere idee più precise sull’andamento del campionato. Seguo anche l’altro girone, la Virtus Roma sta facendo molto bene, mentre Tortona potrà fare bene nel lungo termine”.
Le caratteristiche di Rosselli e Leunen rimarranno tali o verranno modificate dopo il rientro di Mancinelli?
“La soluzione di Leunen da 4 è stata utilizzata più a lungo del preventivato, ma può convivere sia con Mancinelli che con Pini, è una soluzione che avevamo già provato. L’inserimento graduale di Mancinelli è più relativo al minutaggio che alle soluzioni tattiche”.
Sembra che il problema della Fortitudo attualmente sia “come faremo quando rientrerà Mancinelli?”
“Non lo è assolutamente, anzi, penso che sia un giocatore di un valore che molti allenatori invidiano. Per me non cambia niente, magari con quattro lunghi avrò problemi in meno, ma dovremo essere bravi ad inserirlo per fargli recuperare bene il ritmo partita. Ma la mia attenzione resta sulla squadra, non sul rientro di Mancinelli, non sarebbe corretto nei confronti di chi ha dimostrato di poter essere importante per questa squadra. L’importante per me è non cambiare atteggiamento. Questa squadra ha già dimostrato di poter reggere nelle difficoltà, se non ci fossero stati elementi di unione e solidità attualmente non saremmo a punteggio pieno. Oggi non dobbiamo fare certi ragionamenti, dobbiamo rimanere solidi e con una mentalità vincente. Ho letto le parole di Cinciarini, Benevelli e Leunen ed è come se fossero le mie, questo mi rende molto orgoglioso e mi auguro che questi elementi siano ormai parte dello spogliatoio”.
Hai pensato a come contenere Anthony Morse?
“Ogni partita la prepariamo allo stesso modo, guardando i punti forti e deboli delle varie squadre. Non abbiamo studiato cose particolari, ma faremo delle scelte per limitarne l’impatto nella gara, di lui come degli altri elementi della rosa di Mantova”.
Cinciarini ha detto che sei un grande allenatore al pari di Boniciolli e Pozzecco, ma più tattico.
“Mi fa piacere un discorso di questo tipo da parte di un giocatore esperto con Daniele. Penso che i tanti anni da assistente mi abbiano dato questa peculiarità, è un modus operandi che adottiamo per tutte le squadre, indipendentemente dal loro valore”.
Un dato non secondario é che la squadra, seppur dopo cosí poco tempo, ti segue.
“Ci speravo, in un contesto così importante non lo davo per scontato, ma se oggi siamo a punteggio pieno e c’è questa atmosfera è anche grazie a questo. Era uno dei miei traguardi da raggiungere, averlo fatto in maniera rapida è gratificante, ora che l’abbiamo raggiunto lo scopo sarà quello di mantenerlo. Non dovremo rilassarci o dare qualcosa per scontato”.
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