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La corsa playoff ha un nuovo protagonista: Metta World Peace. Che colpo Cantù! – 24 Mar

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Metta World Peace sbarca nel campionato italiano, ora è ufficiale. Era nell’aria già nella scorsa settimana e dopo gli indizi che aveva fornito il fratello sul suo profilo Twitter, mancava solo la firma. Il fu Ron Artest ha firmato in mattinata il contratto che lo legherà a Cantù fino al termine della stagione. Un colpo di rilevanza internazionale per i brianzoli che ora quota 20 in classifica, si candidano seriamente per un posto nella post season. Certo, molto dipenderà dall’impatto di Metta nel campionato italiano, ma è fuori di dubbio che un giocatori così, se in forma (il se è d’obbligo dopo l’annata cinese), possa spostare gli equilibri. La corsa playoff, dunque, diventa ancora più interessante. La Virtus è settima a quota 22 e Cantù dista solo 2 punti dai bianconeri, insieme a Cremona e Pistoia. Le V nere hanno già affrontato Cantù sia all’andata che al ritorno e il bilancio è di 1-1. Al Pianella vinse la squadra di Sacripanti per 89-67, mentre all’Unipol Arena le V nere si imposero per 108-96.

Metta World Peace nel suo palmares vanta un titolo Nba con i Lakers nel 2010 e uno come miglior difensore dell’anno nel 2004. 15 stagioni tra Chicago, Indiana, Sacramento, Houston, Lakers e Knicks prima di approdare in Cina. Nella sua carriera Nba si è reso protagonista anche di una delle più incredibili risse della storia della Lega. Era il 19 Novembre 2004 e al Palace of Auburn si giocava Detroit-Indiana. Durante la partita si scatena una mega rissa innescata da una spinta di Ben Wallace proprio Artest. Quando la rissa sembrava essersi calmata, una birra lanciata dal pubblico centra propio Artest. Il numero 91 si scaglia contro il tifoso reo di avergliela lanciata insieme al suo compagno Stephen Jackson. Quell’episodio gli costò la squalifica più lunga nella storia dell’Nba: 73 partite più gli eventuali playoff.

La sua carriera in Nba cominciò a Chicago nel 1999, quando i Bulls lo selezionarono come 16esima scelta al draft. Il 2003/2004, secondo anno con Indiana, fu una delle sue migliori stagione a livello realizzativo e non solo: 18,3 punti di media conditi da 5,7 rimbalzi e 3,7 assist a partita. Nel 2006 si trasferì a Sacramento dove rimase fino al 2008, poi un anno a Houston, prima di approdare ai Lakers. Scelse la maglia numero 37 e fu decisivo in più di una occasione, come nelle finali di western conference nel 2010 contro I Phoenix Suns quando siglò il canestro della vittoria sulla sirena portando la serie sul 3-2. Il suo primo anello arrivò proprio con i Lakers e ancora una volta Ron ci mise lo zampino: 20 punti, 5 rimbalzi e 5 palle rubate in gara 7 contro i Celtics. Dopo l’esperienza a Los Angeles ci fu la breve apparizione a New York nel 2013/2014 prima di approdare in Cina.

Ora arriva in Italia. Uno dei più grandi, se non il più grande colpo di mercato della serie A italiana negli ultimi anni. Adesso staremo a vedere che impatto avrà sul campionato italiano, una cosa è certa: uno così non passa di certo inosservato.

Benvenuto in Italia!

(Foto: profilo twitter del fratello di Artest)

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