Basket
La Fortitudo crolla ancora al PalaRadi: Cremona vince Gara 2 87 a 75
Vanoli Basket Cremona – Flats Service Fortitudo Bologna 87-75 (18-16, 27-20, 20-23, 22-16)
Vanoli Basket Cremona: Joseph yantchoue Mobio 20 (4/6, 4/5), Davide Denegri 14 (2/6, 2/5), A.j. Pacher 12 (2/2, 1/2), Paul Eboua 11 (4/9, 0/1), Lorenzo Caroti 9 (1/1, 0/6), Mirza Alibegovic 8 (0/0, 2/4), Trevor Lacey 7 (1/1, 1/4), Matteo Piccoli 5 (1/1, 1/2), Andrea Pecchia 1 (0/3, 0/0), Giacomo Zanetti 0 (0/0, 0/0), Tommaso Vecchiola 0 (0/0, 0/0), Kevin Ndzie 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 24 / 31 – Rimbalzi: 36 15 + 21 (A.j. Pacher 9) – Assist: 19 (Lorenzo Caroti 7)
Flats Service Fortitudo Bologna: Pietro Aradori 26 (6/9, 4/6), Francesco Candussi 17 (8/9, 0/0), Valerio Cucci 17 (4/7, 2/3), Adrian Banks 9 (1/4, 1/2), Nazzareno Italiano 4 (0/1, 0/2), Matteo Fantinelli 2 (1/4, 0/1), Alessandro Panni 0 (0/1, 0/2), Miha VaŠl 0 (0/0, 0/0), Simone Barbante 0 (0/0, 0/0), Saliou Niang 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 14 / 18 – Rimbalzi: 21 2 + 19 (Pietro Aradori, Francesco Candussi, Valerio Cucci 5) – Assist: 16 (Matteo Fantinelli 7)
“Cremona ha giocato con grande intensità ma noi abbiamo fatto una grande prova, sia offensiva sia difensiva per 35 minuti. Loro sono una squadra aggressiva, atletica, capace di emergere negli ultimi 5 minuti con grande ardore; noi non abbiamo retto il colpo. Per noi non è tutto da buttare, semplicemente dobbiamo limare qualche disattenzione come ci dicono i dati, ricaricare le energie e tornare qui martedì cercando di metterli ancora più in difficoltà rispetto ad oggi. Dovremo essere bravi noi a coinvolgere maggiormente Banks e Aradori e metterli in comfort anche con difese più aggressive.”
Così si era espresso il Coach della Fortitudo Flats Service Matteo Angori nel post partita di Gara 1 contro la Vanoli Cremona, sfida di apertura della semifinale Playoff, dopo aver eliminato la Tramec Cento. La prima sconfitta di questo turno ha evidenziato i molti limiti in costruzione dei biancoblú e al contempo il talento delle Stelle dei lombardi, perciò per questo secondo confronto erano molti i tecnicismi e le tattiche da perfezionare in allenamento: in fase di impostazione era necessaria una migliore e più attenta gestione, viste le numerose palle perse, mentre dall’altro lato del campo un maggiore supporto a rimbalzo delle Ali e delle Guardie (su tutti Banks e Aradori, poco incisivi ed in ombra nella prima sfida) per provare a contrastare i vincitori della Coppa Italia e della Supercoppa. Obiettivo in partenza per questa Gara 2: emulare i primi 35 equilibrati minuti con cui Candussi e compagni hanno tenuto a bada i lunghi avversari, cercando al contempo di limitare le disattenzioni ma soprattutto di tenere banco negli ultimi cruciali 5 minuti di gioco, contrariamente a quanto accaduto la scorsa domenica. In una cornice di pubblico che si preannunciava già in apertura infuocata, in questo secondo episodio però a spuntarla è ancora la Vanoli Cremona, che vince 87 a 75 al PalaRadi ed ora avrà al PalaDozza l’opportunità di chiudere la serie.
Il primo possesso è dei biancoblù di Coach Angori, i quali cercano di fare girare subito velocemente il pallone negli angoli senza però forzare il tiro. Opzione che si rivela in apertura soddisfacente: Aradori segna 5 punti in fila e porta i suoi subito in vantaggio. Nell’altra metà campo però la Vanoli dimostra di non essere da meno e risponde subito con due triple per coinvolgere il pubblico. Mani calde in apertura, con alte percentuali da una parte all’altra del campo e molte azioni in velocità a dettare il ritmo del gioco, ma soprattutto un atteggiamento determinato e compatto in fase difensiva da parte degli ospiti. Aggressività ed energia che però non spaventano gli uomini di Coach Cavina: dopo un parziale positivo, la Effe commette alcuni errori difensivi e concede spazi, facendosi recuperare e permettendo a Cremona di ritrovare il vantaggio. In particolare, la formazione ospite sembra cominciare a soffrire le scelte offensive di Eboua e Pacher, che con grande intelligenza tattica sfruttano le transizioni per avvantaggiare i tiratori in situazioni di Close-Out. Primo quarto complicato anche per Banks, che sembra fuori dalle soluzioni di gioco offensive e viene poco cercato dai compagni, al punto che chiude il primo quarto senza aver nemmeno tentato un tiro. Nonostante le difficoltà, la Fortitudo chiude il primo quarto in svantaggio di un solo possesso, in una partita ancora in totale equilibrio: 18-16.
Lo stesso trend visto in Gara 1 si rivede anche qui: la Vanoli approfitta delle numerose palle perse della Fortitudo e in un battito di ciglia si ritrova di dieci punti in vantaggio. Situazione che costringe Angori a chiamare Time-Out, dal quale però la Fortitudo non esce rivitalizzata. Con tempi di reazione, in questa fase, troppo inferiori rispetto a quelli dei lombardi, i biancoblù cercano troppo ossessivamente Candussi al centro dell’area, ma le letture difensive dei padroni di casa sono quasi sempre perfette: Caroti e compagni concedono poco e nulla, e spesso i bolognesi sono perciò costretti a cercare tiri contestati e molto difficili. Cremona, al contrario, arriva al tabellone senza troppe difficoltà, approfittando dei numerosi extra-possessi concessi dagli avversari sfruttando i tagliafuori di un ottimo Mobio. A metà secondo quarto il clima si scalda, in particolare la panchina della Effe comincia a lamentare torti arbitrali che portano inevitabilmente a falli tecnici (che non sono mai un buon segno dal punto di vista psicologico). Dopo un timido tentativo da parte dei felsinei di ricucire nel punteggio, cominciano a svilupparsi in campo sentimenti diametralmente opposti: da un lato grande energia ed aggressività che portano a continui rimbalzi offensivi, dall’altro evidente agitazione e nervosismo. Dopo un tiro sbagliato dall’arco di Cremona infine, la Fortitudo chiude il primo tempo in svantaggio 45 a 36, consapevole di dover tornare in campo con un piglio decisamente diverso per cercare di ribaltare il risultato.
Aradori a valanga in apertura della terza frazione: sei punti in fila tengono in vita l’Aquila, nonostante i troppi rimbalzi offensivi concessi agli avversari. Eppure la Vanoli commette i suoi errori e questo permette agli ospiti di rimanere aggrappati nel risultato, riportandosi addirittura a soli 3 punti di svantaggio. Gioco di triple a metà terzo quarto: a Candussi risponde Mobio e poi di nuovo Cucci, in una sfida ora vivacissima e ancora in sostanziale equilibrio. Se da un lato è necessario segnalare le difficoltà a rimbalzo per la Fortitudo, dall’altro è importante considerare i numerosissimi errori, presi a volte con troppa sufficienza, dall’arco di Cremona, i quali permettono alla Effe di ritrovare coraggio fino a pareggiare: 52 a 52 a 3 minuti e 30 dal termine del terzo quarto. Quando l’inerzia del match sembra però spostarsi dal lato ospite, sale in cattedra Mobio (MVP dei suoi fin qui) che ritrova un Break positivo per i suoi facendo esaltare il pubblico del PalaRadi. Dall’altra parte però Cucci e Banks sono in netta crescita rispeto all’avvio: fotografia del momento un passaggio geniale dell’americano (mai tentato in tutta la partita) per il lungo che si prende con forza il gioco da tre punti ed esulta con grinta. Nonostante la tripla sulla sirena di Mobio (Season High con 20 punti al solo terzo quarto) ed i sei punti di differenza, la Effe è viva e vuole giocarsi il tutto per tutto sul finale.
Visti i ritmi altissimi e i continui contropiedi dei primi trenta minuti, inevitabile un calo fisico nel quarto quarto: in apertura sono molti gli errori in impostazione di entrambe le squadre, poco lucide. A sciogliere i nodi è però Cremona, che inizia a segnare a raffica e riporta l’inerzia del gioco di nuovo dal suo lato: +12 per i padroni di casa grazie a Caroti, che segna una tripla complicatissima e sembra tagliare le gambe alle speranze ospiti. Tragico lo Score dalla panchina Fortitudo, completamente assente questa sera e fattore determinante sull’andamento della partita. Sul finale, gli animi si surriscaldano a causa di una discutissima stoppata di Mobio su Banks. La parola fine la scrive l’espulsione di Aradori, che chiude definitivamente le porte ad una possibile rimonta. La Fortitudo esce così sconfitta nuovamente dal PalaRadi, perdendo Gara 2 87 a 75 e ora giocandosi il tutto per tutto al PalaDozza, dove Cremona ha di contro l’occasione di chiudere la serie.
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