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La Fortitudo dura due quarti. Vince Trieste 88-60 – 25 ott

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Dopo la bella vittoria con Verona, la prima in questo campionato, la Fortitudo torna in campo in quel di Trieste. Boniciolli e Comuzzo sfidano il loro passato recente, ma per l’head coach biancoblu c’è un’altra nota particolare in questa gara. Il figlio Pietro è, infatti, tra i dodici convocati da coach Dalmasson per questa sfida. Per il resto, questa potrebbe essere stata l’ultima gara di Radic, visto che tutti gli indizi portano al tesseramento di Ed Daniel, fin qui infortunato. Primi due quarti con la Fortitudo costretta quasi sempre ad inseguire, salvo il vantaggio iniziale. Tutte le volte che la squadra di Boniciolli si riavvicinava, Trieste produceva un break importante, fino a quello decisivo del terzo quarto. Un terzo quarto in cui la Fortitudo ha prodotto solo 8 punti, contribuendo a dare il la alla vittoria di Trieste. Prima gara della stagione in cui la Fortitudo non è riuscita a rimanere in partita fino alla fine. Seconda vittoria in una settimana per la squadra di Dalmasson, mentre al Fortitudo resta ferma a quota 2.

LA PARTITA (23-19; 43-34; 59-42; 88-60) – Primi attacchi tutti a bersaglio per la Fortitudo con due punti di Italiano e quattro di Radic. Dall’altra, Trieste prova a rispondere con una tripla Stefano Bossi e poi con due liberi di Zahariev, con in mezzo i due facili di Pipitone. Non bisogna attendere molto per vedere il primo sorpasso della gara dei padroni casa. La firma è quella di Andrea Pecile che prima porta in vantaggio i suoi, poi piazza la tripla del più cinque per il 12-7. La squadra di Dalmasson è brava a gestire il vantaggio, poi è il solito Flowers a riavvicinare i suoi con la tripla del 16-12. Poco più tardi la squadra di Boniciolli rientra in partita approfittando degli errori al tiro di Trieste e arriva ad un possesso di distanza con un canestro di Iannilli. A pochi secondi dalla sirena, però, è Coronica a trovare il canestro che chiude il primo quarto sul 23-19. Come già accaduto in altre gara, Radic parte ancora molto bene mettendo a referto 7 punti nel solo primo quarto. Non cambia la musica in avvio di secondo quarto, con la squadra di Dalmasson che tocca il 25-19. A segnare è lo stesso Coronica, che poco prima aveva chiuso il primo quarto con un canestro importantissimo per l’inerzia della gara. Inerzia che da qui fino alla fine penderà quasi tutta dalla aprte di Trieste. I biancoblu si riavvicinano ancora, grazie al duo Sorrentino-Flowers che produce un parziale di 0-5 per il meno uno (25-24). Tutte le volte che la Fortitudo torna ad un posseso di distanza, i padroni di casa riprendono il largo e, infatti, dopo aver toccato il meno uno, gli uomini di Boniciolli sprofondano nuovamente  a meno 7. A scatenarsi questa volta è Jordan Parks, il numero 2 di Trieste realizza 6 punti consecutivi e porta la gara sul 33-26. La Effe poi sprofonda ancora, fino al meno 9, dopo un canestro del solito Prandin, e poco più tardi tocca anche la doppia cifra di svantaggio (41-29). Il terminale offensivo della squadra di Boniciolli continua ad essere Radic, l’unico a segnare per i biancoblu, fatta eccezione per la tripla di Candi. Sul finire di quarto è proprio la tripla del numero 7 biancoblu a valere il meno 9 per il 43-34. E, proprio su quel punteggio le squadre vanno all’intervallo lungo.

Al rientro in campo torna subito a segnare Andrea Pecile con la tripla che vale il suo tredicesimo punto della partita e il 46-34. Non riesce mai a rientrare in partita la Fortitudo che sprofonda anche a  meno 14: Boniciolli non può far altro che chiamare timeout. All’uscita dal minuto il canestro di Flowers sembra riaccendere qualcosa, almeno dal punto di vista offensivo, ma è un fuoco di paglia, perché dall’altra il neo entrato Canavesi piazza la tripla del 53-38. Poco più tardi Boniciolli chiama ancora timeout, il secondo nel giro di pochi minuti, con i suoi che nel terzo quarto hanno segnato solo 4 punti in 7 minuti. Alla fine saranno 8 totali nei 10’ del terzo quarto, troppo pochi per pensare di restare in partita. Il copione non cambia ed è ancora una tripla, questa volta di Landi a permettere ai padroni di casa di chiudere il terzo quarto sul più 17 per il 59-42. L’ultimo quarto si apre con un tripla di Davide Raucci, ma anche questa volta si tratta di un fuoco di paglia. Trieste, infatti, in un amen tocca il più 20 con uno “schiaccione” di Parks, per il massimo svantaggio biancoblu. Il numero 2 di Trieste dimostra tutte le sue doti fisiche e atletiche e fa esaltare il pubblico di casa con le sue giocate. I biancoblu non riescono a scendere sotto il meno 20, fino alla tripla di Campogrande per il 71-52. Un ultimo quarto che non ha molto da raccontare, con le due squadre che arrivano negli ultimi 2’ di gioco sul 78-56. Flowers è uno degli ultimi ad arrendersi e prova fino alla fine a ridurre lo svantaggio, ma serve a poco visto che poco dopo è una scacciata di Coronica a fissare il punteggio sull’82-58. La Fortitudo si innervosce e gli arbitri fischiano un tecnico ad Italiano, tecncico che regala liberi e possesso alla squadra di Dalmasson. Vince Trieste 88-60.

LA CHIAVE – Quando perdi una partita con uno svantaggio di 28, le chiavi della gara potrebbero essere molte. Su tutte, le palle perse che a fine terzo quarto erano già in doppia cifra per la squadra di Bonicilli (15), contro le 4 di Trieste. Alla fine sono 25 contro le 11 della squadra di Dalmasson. Poi è evidente che la chiave della gara stia in quel terzo quarto in cui la Fortitudo ha prodotto solo 8 punti, troppo pochi per giocarsi la gara fino in fondo.

MVP – Difficile trovare un Mvp dopo una prova del genere. Verrebbe da dire il collettivo di Trieste, ma per non essere banali, diremo Jordan Parks. Il motivo è presto spiegato: è stato lui con 6 punti decisivi a dare il via al break di Trieste quando la Fortitudo era ancora in gara, nel secondo quarto.

TABELLINI – Pallacanestro Trieste 2004: Parks 18, Bossi 5, Coronica 13, Boniciolli, Ferraro, Pecile 13, Baldasso 2, Landi 3, Prandin 10, Pipitone 4, Canavesi 9, Zahariev 11.

Eternedile Fortitudo: Rovatti 18, Quaglia 1, Radic 18, Candi 3, Lucchetta n.e., Iannilli 4, Campogrande 3, Sorrentino 7, Raucci 5, Carraretto 4, Flowers 9, Italiano 6.

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