Basket
La Fortitudo lascia l’Europa con un altro ko: il Bamberg passa 83-68
BROSE BAMBERG-FORTITUDO BOLOGNA 83-68
Brose Bamberg: Kravish 11, Vitali 9, Seric 9, Sengfelder 9, Hall 9, Ruoff 9, Fieler 8, Ogbe 7, Thompson 4, Hundt 4, Gruttner 2. All. Roijakkers
Fortitudo Bologna: Saunders 16, Hunt 15, Banks 10, Aradori 9, Cusin 7, Fantinelli 6, Sabatini 3, Withers 2. All. Dalmonte
TIRI LIBERI: Bamberh 15, Fortitudo 8
TIRI DA DUE: Bamberg 19, Fortitudo 27
TIRI DA TRE: Bamberg 11, Fortitudo 2
RIMBALZI OFFENSIVI: Bamberg 4, Fortitudo 3
RIMBALZI DIFENSIVI: Bamberg 28, Fortitudo 24
Nessuna vittoria, fanalino di coda del girone e già eliminata. Per la Fortitudo Bologna una campagna europea servita solo a re-inserirsi tra i grandi e a mettere minuti nelle gambe. Soprattutto questa sera, dopo tredici giorni senza gare dovuti a un turno di riposo in campionato e il rinvio della gara a Varese. La Effe lascia l’Europa della Champions League in casa del Bamberg, che alla Unipol Arena nel match di andata aveva piegato i biancoblu con 100 punti tondi. Dalmonte scopre un Aradori in più, che torna in campo dopo l’infortunio, e un Happ in meno, volato a Sassari.
Nelle battute iniziali sono Kravish e Fieler a giustiziare gli ospiti grazie anche a tre palle perse di Hunt, la cui schiacciata serve parzialmente a perdonare le disattenzioni. Alta media di realizzazioni in avvio di partite con il Brose che a metà quarto è a +6 con cinque punti di Kravish e Dalmonte che nel time-out chiede di ribaltare lato per sorprendere gli avversari. Il finale di tempo diventa una sfida ai liberi: Banks realizza i suoi riportando sotto la Effe, mentre l’ex Caserta Michele Vitali riporta i suoi a +4. Poi sono Sabatini e Saunders ad accorciare per la squadra di Dalmonte: il numero 43 imbecca la rimessa per Saunders e lo stesso nativo di Los Angeles penetra e appoggia per il canestro del -2 con cui finisce il primo periodo. Partita in sordina, la Effe chiude sotto 16-14 con un cospicuo contributo dalla panchina.
In avvio di secondo periodo Saunders manda avanti i suoi per la prima volta in partita, poi sale in cattedra Hundt per i padroni di casa, che dopo aver sonnecchiato nella prima frazione prende il fallo per i liberi di Seric, che porta i suoi a +3 e manda Thompson a schiacciare per il 24-23. Sì, ma nel mezzo c’è Aradori che centra la tripla dopo che il solito Sabatini ha mandato a canestro Cusin. Poi lo strappo dei tedeschi porta il Brose a +6 e a un nuovo time-out fortitudino. Hunt sbaglia i liberi del possibile riavvicinamento, e la formazione di Roijakkers dilaga: +13 con Hundt e ancora Kravish in spolvero, 7 punti personali così come Seric. Ma sul finale di tempo Aradori e Banks rendono decisamente meno amaro il passivo con un parziale di 6-0 che la riporta a -7, prima che Fantinelli immobilizzi il suo avversario e penetri appoggiando il canestro del -3 dopo aver realizzato due liberi. La Fortitudo all’intervallo raddrizza tutto rientrando in partita nonostante il 73% da due del Bamberg, una sola tripla e l’11/12 nei liberi dei tedeschi.
Nel terzo periodo si mantiene l’equilibrio, con Banks e Hunt ancora protagonisti a segno, prima che Fantinelli esegua una nuova penetrazione che porta in parità la contesa sul 42-42 e 6 punti personali per il faentino. Ruhoff e Vitali però ristabiliscono le distanze con due triple dallo stesso angolo, con Vitali che si ripete poco dopo: 2/2 da due e 3/3 da tre per l’italiano, 100% dal campo. Il +9 poi è sancito ancora da Fieler. Tocca a Sengfelder poi ad azzeccare la tripla (54% da tre sommato al suo 68% da due) e il Brose riprende il largo. In chiusura di terzo quarto è Hall a sentenziare il +15 con una tripla. Dalla parte opposta, solo Banks azzecca il canestro in precario equilibrio, ma la Fortitudo non sa coprire né portare aggressività sui tiratori che sono piuttosto liberi di andare al tiro con i piedi per terra.
L’ultimo periodo da molti sprazzi di Fortitudo: manovra ariosa, nonostante il passivo, e indicazioni buone per Dalmonte in vista dell’incontro con Trento di domenica. Il match, sostanzialmente chiuso nel terzo parziale, scivola via con l’unica eccezione di Toté che rientra in partita solo in questo ultimo spezzone dopo una prestazione deludente. La Fortitudo resta in linea di galleggiamento con dieci punti di ritardo prima che Hall metta un’altra tripla per il +13 che chiude la gara. Se c’è un dato su cui riflettere, è certamente l’eccessiva libertà concessa in fase di tiro ai tedeschi soprattutto nel secondo tempo, in momenti della partita in cui sarebbe opportuno spendere falli. Si chiude sull’83-68 l’avventura europea fortitudina, la prima dalla stagione 2008-09, con zero vittorie mentre i tedeschi sono la prima squadra della storia della Champions League a vincere tutte le partite del girone. Meglio rituffarsi sul campionato per i bolognesi: c’è ancora terreno perduto da recuperare.
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