Basket
La Fortitudo sfiora l’impresa ma alla fine vince Sassari: 89-86 il punteggio finale
BANCO DI SARDEGNA SASSARI – LAVOROPIÚ FORTITUDO BOLOGNA 89-86 (25-23; 13-20; 22-25; 29-18)
Banco di Sardegna Sassari: Tillman 12, Burnell 15, Devecchi 0, Kruslin 6, Treier 0, Gentile n.e, Gandini n.e, Re n.e, Pusica 4, Bendzius 12, Bilan 18, Spissu 22. All: Pozzecco
Lavoropiù Fortitudo Bologna: Aradori 20, Mancinelli 1, Fletcher 7, Banks 23, Fantinelli 9, Totè 7, Sabatini 0, Palumbo 0, Dellosto n.e, Withers 10, Happ 9. All: Sacchetti
Tiri liberi: SS 30/33; BO 7/11
Rimbalzi: SS 40; BO 36
Falli: SS 19; BO 32
Tiri da 2: SS 19/35; BO 20/40
Tiri da tre: SS 7/19; BO 13/30
Inizio molto aggressivo della Dinamo Sassari che prova a sfruttare il gioco in velocità e le ottime percentuali nel tiro da tre punti per piazzare subito un mini parziale e mettere in difficoltà l’avversario. Dopo un avvio complicato, però, sale in cattedra il duo italiano composto da Aradori e Fantinelli, bravi nel riportare ad un solo possesso di distanza (17-20). Il cambio di passo compiuto da Banks e compagni è notevole; Sassari, infatti, non trova più la via del canestro e, a due minuti dal primo break, la Effe si ritrova per la prima volta in vantaggio. Nei minuti finali si vede un po’ di stanchezza in entrambe le squadre che, contrariamente a quanto fatto nei primi otto minuti di partita, perdono diversi palloni e sbagliano numerosi tiri. Si va, così, al primo break con la Dinamo in vantaggio 25-23.
La prima fase del secondo quarto vede ancora una volta protagonista la Dinamo. I padroni di casa, infatti, sfruttano la fisicità di Tillman per trovare canestri facili nel pitturato e creare non pochi problemi ai lunghi della Fortitudo. Sacchetti si rende subito conto che la sua squadra non sta rendendo al massimo e decide, così, di chiamare time out per riordinare le idee dei suoi giocatori. Il mini break galvanizza la Lavoropiù che, in pochi secondi, piazza un parziale di 5-0 che le consente di ritrovare il vantaggio (30-29). Il botta e risposta tra le due formazioni va avanti per diversi minuti anche se la Fortitudo, in questo momento, sembra avere qualcosa in più. Il finale di primo tempo sorride alla formazione di coach Sacchetti che chiude ogni via verso il canestro alla Dinamo e riesce, così, ad andare all’intervallo lungo in vantaggio 43-38.
Il terzo periodo inizia nel peggiore dei modi per la Fortitudo che subisce due triple consecutive, da Kruslin prima e Spissu poi, che riportano la Dinamo in vantaggio e costringono Meo Sacchetti a fermare la partita dopo appena un minuto e mezzo di gioco. A sbloccare il tabellino della formazione biancoblù è il solito Aradori che piazza la tripla del momentaneo pareggio a quota 46 che ridà vigore a tutta la squadra. La Dinamo cerca di usare la fisicità per creare problemi all’avversario ma la Effe non molla e, trascinata dalle triple di Aradori e Banks, riesce a restare in partita. Assoluto protagonista della terza frazione è Adrian Banks che manda a segno tutto quello che gli passa per le mani e spedisce Sassari a meno cinque. Si va, quindi, all’ultimo break con la Effe in vantaggio 68-60.
Negli ultimi dieci minuti di gioco c’è l’ennesimo tentativo di rimonta della Dinamo Sassari che riesce a sfruttare qualche errore di troppo della Effe per riportarsi sul meno quattro. La Fortitudo cerca in tutti i modi di tenere botta ma la Dinamo è tornata a segnare e difendere con aggressività. Si entra, così, negli ultimi tre minuti di gioco con la Lavoropiù in vantaggio 80-79. I problemi in casa biancoblù, però, sono causati dall’uscita per numero di falli commessi di Happ e i tanti tiri liberi portati a casa da Sassari, capace di mandare molto presto la Effe in bonus. Nell’ultimo minuto di gioco, con il punteggio in parità a quota 83, Totè commette una grave leggerezza commettendo il suo quinto fallo e mandando Bilan in lunetta. Il croato della Dinamo fa 2/2 dalla lunetta, Mancinelli fa solo uno su due e subito dopo Spissu fa ancora due su due dalla linea della carità. Nel finale le due squadre vanno spesso in lunetta ma, alla fine, il tiro per mandare tutti al supplementare lo ha Stefano Mancinelli che vede, però, il suo tiro spegnersi sul ferro. Il match si chiude, quindi, con la sconfitta della Fortitudo per 89-86. La formazione di coach Sacchetti, molto brillante nella fase centrale del match, torna a casa con qualche rimpianto perchè con un po’ più di concentrazione nel finale avrebbe potuto sicuramente portare a casa un successo pesante.
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