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La Fortitudo vola in finale Playoff: Gara 3 contro Rieti finisce 58 a 60

Partita equilibrata per 40 minuti al PalaSoujourner, ma Freeman segna il canestro decisivo sul finale e consegna la vittoria ai biancoblu.

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Rieti - Fortitudo
Real Sebastiani Rieti - Fortitudo Flats Service Bologna (©Mauro Donati/Fortitudo Pallacanestro)

Real Sebastiani Rieti – Flats Service Fortitudo Bologna 58-60 (20-19, 9-14, 19-15, 10-12)

Real Sebastiani Rieti: Marco Spanghero 15 (1/2, 3/6), Jazz Johnson 10 (1/9, 1/5), Andrea Ancellotti 9 (3/4, 0/0), Lorenzo Piccin 8 (2/4, 1/2), Danilo Petrovic 6 (0/2, 2/5), Alvise Sarto 5 (1/2, 1/2), Nazzareno Italiano 3 (0/1, 1/6), Davide Raucci 2 (0/2, 0/0), Vittorio Nobile 0 (0/1, 0/1), Karl markus Poom 0 (0/0, 0/0), Giacomo Sanguinetti 0 (0/0, 0/0)

Flats Service Fortitudo Bologna: Deshawn Freeman 16 (8/10, 0/1), Mark Ogden 13 (3/3, 2/7), Matteo Fantinelli 10 (3/5, 1/2), Pietro Aradori 10 (5/9, 0/3), Riccardo Bolpin 5 (1/2, 1/6), Alessandro Panni 5 (1/1, 1/2), Alessandro Morgillo 1 (0/0, 0/0), Alberto Conti 0 (0/1, 0/1), Marco Giuri 0 (0/0, 0/1), Luigi Sergio 0 (0/0, 0/3), Vitalii Kuznetsov 0 (0/0, 0/0)

Le statistiche complete

Arbitri: Ursi, Centonza, Marzulli

Tre giorni dopo Gara 2, la Fortitudo torna sul parquet, questa volta in trasferta al PalaSoujourner. Nonostante qualche difficoltà ed una gara complessivamente equilibrata, i biancoblù non si lasciano sorprendere da Rieti e conquistano anche l’ultimo atto delle semifinali grazie ad un secondo tempo di altissimo livello che non lascia scampo ai padroni di casa. La Fortitudo vince così il Match Point e vola in finale Playoff, dove affronterà i Trapani Shark.

La cronaca di Rieti – Fortitudo

Al PalaSoujourner la Fortitudo Flats Service Bologna ha l’occasione di chiudere la serie contro la Real Sebastiani Rieti, nuovamente con uno Sweep 3-0 come Treviglio. I laziali, aggrappati al talento dell’MVP della stagione di categoria Jazz Johnson ed agli ex Italiano e Raucci, hanno però messo in evidenza alcune lacune biancoblù al PalaDozza. Nonostante l’assenza di Hogue, la squadra di Coach Rossi ha messo in seria difficoltà la formazione guidata da Caja nei primi tempi dei due appuntamenti giocati. Partita da dentro o fuori per i padroni di casa, chiamati quindi al successo per mantenere vive le speranze di finale Playoff. Ad attendere ed osservare la sfida di questa sera anche i Trapani Shark, già in finale dopo aver eliminato Verona.

Quintetti iniziali:

  • Fortitudo: Fantinelli, Bolpin, Aradori, Ogden, Freeman.
  • Rieti: Johnson, Sarto, Nobile, Petrovic, Ancellotti.

Primo quarto

Scena di grande impatto in apertura di partita: le note dell’inno di Mameli non partono nel palazzetto, quindi i tifosi decidono di intonarla in autonomia. Pochi istanti dopo, comincia la sfida. Quintetti classici per entrambi gli allenatori. La Fortitudo conquista la palla a due, ma il gioco viene interrotto immediatamente per una infrazione da parte del pubblico. Ad aprire le marcature è Freeman, che sigla subito il suo nome nel tabellino con un Arresto e Tiro vecchia scuola, abbastanza discutibile visto il rischio di infrazione di passi. L’entusiasmo del palazzetto contagia subito i giocatori sul parquet, sia i biancoblù che gli ospiti. Si sblocca la Effe anche dall’arco con Ogden, che lasciato libero ne approfitta. Poco dopo, lo segue Freeman in schiacciata: dopo due minuti di gioco, gli ospiti sono già in vantaggio di 5 punti. La squadra di Coach Rossi pecca di eccessiva sicurezza in diverse azioni e concede spazi enormi in difesa, permettendo un costante dialogo di Ogden – Freeman negli assist, con quest’ultimo padrone del pitturato.

Polveri bagnate e difesa troppo penetrabile nei primi minuti di gioco per i padroni di casa, finchè Sarto esegue una buona tripla e cerca di invertire il trend. Entra però in scena Fantinelli, che sigla prima un tiro da tre punti e poi un semigancio in Post-Basso, quest’ultima esecuzione generalmente fuori dalle sue corde. A metà primo quarto, la squadra di Caja controlla il campo ed il risultato: 6-14 per gli ospiti. La Real Sebastiani, però, come già dimostrato a più riprese, non è squadra che lascia l’osso facilmente e si riporta rapidamente in carreggiata, prima con una tripla di Petrovic e poi con Sarto, che segna in terzo tempo dopo un Extra – Pass dell’attacco dei laziali. Successivamente, si susseguono una serie di errori al tiro da entrambi i lati del campo, che complici le molte chiamate arbitrali rallentano momentaneamente il ritmo del gioco. Situazione, però, che si ribalta pochi istanti dopo, con la nuova tripla di Petrovic e la schiacciata in contropiede di Freeman. A poco meno di 50 secondi dal termine della prima frazione, Spanghero sigla una tripla che vale il pareggio. Nel finale, poi, Morgillo va ai liberi e fa 1 su 2, e sempre Spanghero ne approfitta trovando il primo vantaggio della partita per i laziali con 2 liberi a referto. Partita estremamente equilibrata in questa fase, così come i due precedenti appuntamenti, con difese deconcentrate e attacchi molto prolifici. La prima frazione si chiude 20 a 19 in favore di Rieti.

Secondo quarto

Nel secondo quarto quintetto energico ma strutturato per Coach Rossi, che cambia la macchina difensiva inserendo Piccin e Poom in chiusura su Ogden e Freeman. Dopo un fallo antisportivo discutibile fischiato alla Guardia USA biancoblù, la Effe regala un pallone sbagliando fondamentali semplici in costruzione sull’asse Bolpin-Conti. Proprio il primo, però, ritrova il pareggio con un tiro dalla media distanza: 21 a 21 dopo tre minuti della seconda frazione. La tripla del grande ex Italiano, fischiato dal pubblico rietino in avvio di gara, riporta nuovamente i padroni di casa in vantaggio. Nella cornice di un PalaSoujourner caldissimo, Rieti riesce a trovare la quadra per aggredire gli scarichi della Fortitudo, i quali riescono però con Panni a tornare nuovamente in parità. Italiano, probabilmente caricato emotivamente, commette tre errori consecutivi da forzature importanti, che fanno infuriare Coach Rossi, il quale lo richiama in panchina.

L’equilibrio totale mantenuto per alcune azioni di metà frazione viene scosso dall’appoggio sotto canestro di Freeman e il canestro dalla media di Panni: parziale di 0 a 7 per Bologna. Rieti prova a rientrare nel punteggio con tre tentativi consecutivi dall’arco, ma si rivelano forzature difficili e inevitabile secondi ferri. Questa difficoltà dei padroni di casa viene avvertita da Aradori, il quale aggredisce in transizione e inserisce il suo nome nel tabellino dei marcatori con un tiro dalla media. Rispetto alle prime due uscite e all’avvio di gara, la Real Sebastiani appare impaurita e deconcentrata, con Johnson che non riesce ad entrare in ritmo e molti giocatori inattivi o che si caricano di poche responsabilità. Nelle ultime azioni del quarto, si susseguono le triple di Ogden e Johnson, quest’ultimo lasciato completamente libero da Panni, richiamato inevitabilmente da Caja. L’ultimo tiro del secondo quarto finisce nelle mani di Ancellotti, che si incespica sul pallone in attacco e non tenta il tiro della sirena. Il primo tempo si chiude 29 a 33 in favore della Fortitudo.

Terzo quarto

Ancellotti non riesce a marcare Freeman, che da dominatore di questa serie apre il secondo tempo con un canestro dal pitturato. Rieti resta aggrappata al punteggio principalmente grazie alle fiammate individuali dei  suoi giocatori, ma senza grande gioco di squadra. Panni commette il suo quarto fallo dopo tre minuti dall’inizio della terza frazione, concedendo tre tiri liberi a Johnson che non sbaglia e riporta tutto in parità. Poco dopo, Ancellotti completa un tap-in che vale il nuovo vantaggio dei padroni di casa. Johnson, senza buona marcatura, cerca di mettersi in proprio, aggredire il ferro e servire i compagni, dimostrando di credere ancora nel possibile passaggio del turno. Gara più nervosa rispetto al primo tempo, con tanti falli fischiati e un clima sempre più teso.

Successivamente, Bolpin e Aradori due volte firmano il +7 per gli ospiti, con il numero 4 entrato in ritmo in questa frazione con un piglio opposto rispetto ai primi 20 minuti. Il piglio dei reatini, sebbene combattivo, non riesce a pareggiare l’organizzazione biancoblu. Anche gli errori ai liberi, soprattutto di Ancellotti, dimostrano un leggero calo emotivo per i padroni di casa. Le scelte offensive di Rieti poi diventano sempre più macchinose, con poca lucidità, mentre la Effe, più libera emotivamente, con Fantinelli si invola in contropiede per provare a trovare il primo allungo. La squadra di Coach Rossi, comunque, rimane aggrappata soprattutto grazie ai liberi, e il risultato resta in sostanziale equilibrio. Un tiro da tre incredibile di Spanghero però pareggia la partita. Il terzo quarto si chiude in totale parità: 48 a 48.

Quarto quarto di Rieti – Fortitudo

Differenza abissale nei liberi concessi fino a questo momento: ben 19 a Rieti, soltanto 6 alla Fortitudo. Spanghero apre le danze nell’ultima frazione con una tripla molto difficile, a cui risponde immediatamente Aradori in transizione. Nell’azione successiva, Conti si incespica sul pallone ed è un’altra palla persa dall’ex MVP di Serie B. Con gli astri contro, Spanghero segna un’altra tripla, questa volta con una percentuale di realizzazione praticamente inesistente: vantaggio di 4 punti per Rieti, trascinata dal suo Capitano. La forbice rimane sostanzialmente invariata, oscillando tra i due e i 3 punti di distanza costanti. Ogden in transizione accorcia, ma poi commette fallo in attacco: 54 a 52 a 7 minuti dal termine di Gara 3. Ancora Ogden, in avvicinamento e Step Back, trova altri due punti, trascinando i biancoblù al pareggio. Finale di gara estremamente emozionante e teso, con tantissimi errori da una parte e dall’altra, compreso un primo ferro clamoroso di Giuri che avrebbe forse indirizzato la gara.

Si gioca sul filo del rasoio negli ultimi 5 minuti: dal sesto al terzo minuto di gioco nessuna delle due squadre che riesce a sbloccarsi. Questo costringe i due allenatori a chiamare Time Out per provare a gestire gli ultimi possessi. Al rientro, Aradori e Freeman cambiano completamente il match: il primo segna in caduta dalla media, con esperienza ed eleganza, mentre Freeman schiaccia con forza sulla testa di Ancellotti. Necessario tenere alta l’attenzione per non incappare in brutti scherzi: questo il diktat della Fortitudo, che infatti tiene alta la pressione difensiva forzando le conclusioni della Real Sebastiani. Nonostante ciò, Rieti non si arrende e con orgoglio, sotto gli applausi del palazzetto, va a segno con Piccin. Nell’azione successiva la Fortitudo sbaglia, e dall’altro lato dopo l’errore dall’arco di Spanghero si lotta a rimbalzo. La Fortitudo non riesce a chiudere la gara, e così Ancellotti punisce con un tiro perfetto dalla media: 58 a 58 con poco più di un possesso di tempo al termine. Palla in mano a Bolpin a 23 secondi dalla fine. La Fortitudo costruisce un’azione complicatissima, a segnare è proprio Freeman a 7 secondi dal termine. 58 a 60 per la Fortitudo. Dopo gli ultimi attimi di tensione, il tiro della speranza di Johnson non va a segno.

Al PalaSoujourner Gara 3 delle semifinali Playoff tra Fortitudo e Rieti finisce 58 a 60. La Effe agguanta così la Finale Playoff, dove affronterà Trapani.

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