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Virtus Femminile – Er mejo der Colosseo

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Virtus Segafredo Bologna
La Virtus femminile (©Virtus Segafredo Bologna)

Romeo questa volta giocava tra le file della Oxygen Roma, ma calza a pennello con la colonna sonora di questa trasferta romana per le Vu nere, che indirizzano l’incontro al Palatiziano sin dalle prime palle giocate. L’82% dal campo dei primi 10’ di gioco ovviamente si ridimensiona col passare dei minuti, trasformandosi in un 67% da 2 e in un 50% da 3, che comunque può pienamente soddisfare coach Vincent, che ha visto ad ampi tratti le sue ragazze condurre un gioco ordinato e composto.

Primo quarto di cuore, poi la testa. A Roma la differenza la fanno tutte

La Segafredo torna in campo dimostrando di avere metabolizzato al meglio la sconfitta contro Schio: Roma, neopromossa di grande valore, vende cara la pelle soprattutto con le giocate della “Nigerian princess” Kalu, autrice di una prova da 24 punti e tanta, tantissima personalità.

Tra le bianconere sono tante le prove degne di nota, tra le quali spicca una ritrovata Rupert da 17 punti e 6 rimbalzi, ma la vera protagonista della serata altra non è che la solita Zandalasini, autentico faro di questa Virtus. La numero 24 smazza assist per le compagne, rompendo le righe difensive delle capitoline con continue incursioni che fanno girare la testa a tutto il Palatiziano, fresco di Final Four di Coppa Italia: se questo era un segnale per le prossime avversarie, è arrivato forte e chiaro. La capitana, ultima a mollare contro Schio ed anzi trascinatrice in tutto e per tutto nell’ultimo incontro alla Segafredo Arena, sarà l’indiziata numero 1 per le prossime squadre (e che squadre, conviene dire) che dovranno affrontare la Virtus.

Se c’è qualcuno che non ha passato una bella serata, quella è Lauren Cox: anzi, la texana è uscita a zoppo galletto dal parquet, frenata da una brutta caduta che le ha piegato la caviglia. All’apparenza nulla più di una normale storta cestistica, ma la Virtus ha imparato sin troppo bene nel corso di questa stagione a dover fare i conti con le assenze ai box dell’infermeria. Anche Olbis Andrè, che a inizio stagione è stata protagonista di un’assenza prolungata (che forse è costata qualche punto in giro per l’EuroLeague Women alla Segafredo) è uscita anzitempo in seguito a una caduta, ma la sua sostituzione è apparsa piuttosto un’accortezza in via precauzionale rispetto ad un infortunio per la lunga di Castel San Pietro.

Un turno di stop, poi Venezia

Il prossimo weekend la Segafredo non scenderà in campo: la rinuncia di Lucca prima dell’inizio del campionato ha costretto, nel corso di ogni giornata, una squadra “sostare” a causa del numero dispari di squadre del campionato (13). Le Vu nere approfitteranno di questo turno di riposo per ricaricare le pile, in particolare per le fatiche che un turno infrasettimanale comporta sulle spalle delle ragazze, e di guardare con gli occhi giusto verso il big match contro Venezia.

Nella viglia della domenica di Pasqua le virtussine saranno infatti ospitate al Taliercio dalla Reyer in quello che probabilmente sarà uno scontro decisivo per le sorti della classifica: Venezia è reduce da una sconfitta inaspettata a Campobasso (anche se le molisane hanno dimostrato in diverse occasioni quest’anno di essere una squadra molto pericolosa, in particolare tra le mura amiche del Palaselvapiana) e anche la prossima giornata, dove le lagunari incontreranno Sesto San Giovanni, sarà probabilmente cruciale per lasciar trapelare un’embrionale schema playoffs. Dal canto suo, la Virtus deve rimettersi in forze nella maniera migliore possibile per farsi trovare pronta allo scontro di cartello che la aspetta sabato 30 marzo alle ore 19:30.

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