Basket
La Segafredo sconfitta a testa alta all’ultima di campionato: Schio batte Bologna 64-54
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-FAMILA WUBER SCHIO 54 – 64 (23-21; 34-34; 46-53)
Virtus Segafredo Bologna: Sagerer 6, Pasa 2, Tassinari 3, Tava 1, Barberis 2, Laterza ne, Battisodo 7, Turner 15, Zandalasini 13, Cinili 5. All. Lino Lardo.
Famila Wuber Schio: Del Pero 2, Mestdagh 12, Sottana ne, Gruda 10, Verona 3, Crippa, Andre’ 8, Dotto 3, Keys 9, Laksa 17. All. Georgios Dikaioulakos.
Arbitri: Jacopo Pazzaglia, Alessio Dionisi, Luca Bartolini.
Tiri liberi: BO 5/13 (38%); SC 6/10 (60%).
Rimbalzi: BO 37; SC 43.
Falli: BO 14; SC 15.
Tiri da 2: BO 14/36 (38%); SC 14/37 (37%).
Tiri da 3: BO 7/22 (31%); SC 10/22 (45%).
QUINTETTI INIZIALI
Virtus Segafredo Bologna: Pasa, Barberis, Zandalasini. Cinili, Turner.
Famila Wuber Schio: Verona, Crippa, Laksa, Keys, Gruda.
Ultimo turno della stagione regolare per la Virtus di coach Lino Lardo, ospitante questa sera il Famila Schio di coach Dikaioulakos. Ancora a punteggio pieno in campionato con 22 vittorie su 22 gare disputate, la formazione Orange dovranno confrontarsi con una Segafredo ancora orfana di Ciavarella e Dojkic, quest’ultima fondamentale nell’economia offensiva bianconera.
Si muove bene in avanti Bologna, avanti nel punteggio subito con una penetrazione di Pasa, cui replicano prontamente Laksa e Keys. Brucia la retina dalla distanza Zandalasini facendo respirare le sue, ma il Famila mette il naso avanti con la tripla di Laksa ed il centro di Keys, mantenendosi ad un possesso di vantaggio sulle padrone di casa. A stretto giro di posta delle scledensi, la Segafredo viene allontanata da due triple fondamentali della neo entrata Mestdagh, che lanciano in fuga le ospiti. Nonostante lo strappo delle venete, il giropalla interno conduce ad una realizzazione importante dall’arco per le padrone di casa con Battisodo, aprendo un parziale di 9-0, chiuso dal canestro in virata di Turner su assist di Zandalasini. Dikaioulakos chiama a rapporto le sue che rispondono bene con cinque punti in fila del duo Andre’-Mestdagh, ma la numero 24 bianconera è letale dall’arco e scrive il 23-21 di fine primo quarto.
Vincono le difese sugli attacchi, così è Dotto a sbloccare dopo oltre un minuto il tabellone luminoso al rientro sul parquet, imitata poco più tardi da Zandalasini con un attacco al ferro che le vale due punti più libero aggiuntivo. Avanti di misura nel punteggio, Bologna deve rinunciare a Turner, costretta a fermarsi dopo un duro fallo di Andre’, al suo posto entra Tava che fa uno su due dalla lunetta. Come in una partita di scacchi, i due schieramenti ripongono le proprie speranze nelle loro torri, con il Famila trascinato da sei punti di Gruda e la Segafredo da Turner, rientrata in campo e apri pista con il gioco interno per aprire spazi alle tiratrici bianconere. Una manovra quella delle padrone di casa che frutta cinque punti del duo Tassinari-Battisodo, che convincono la panchina ospite a chiamare minuto. Impera il cronometro alla ripresa del gioco e, con poco più di un minuto dall’intervallo, la playmaker di casa perfora il muro arancione e insacca in sottomano dilatando il vantaggio interno sul +3. Lo strappo emiliano non ha però lunga vita, ricucito da Laksa a ridosso della seconda sirena per il 34 pari all’intervallo.
L’equilibrio tra le due formazioni ne accompagna il rientro sul parquet e, come nel tiro alla fune, Turner dapprima tira le avversarie a sé, pronte però a ribattere con tre triple di fila di Laksa e Keys. Obbligato a chiamare minuto, coach Lardo vede il vantaggio esterno dilatarsi fino al +9, prima che le sue interrompano il digiuno di oltre cinque minuti con il canestro di Barberis. Fatica ad imporsi offensivamente Bologna, incappando in numerose perse che le costano possessi fondamentali per chiudere la spaccatura, ampliata ulteriormente da Gruda e dalla tripla di Mestdagh. Costretta a rincorrere con ben dodici lunghezze da recuperare, Bologna torna a segnare con Turner, apripista per i centri di Cinili e Zandalasini in risposta a Andre’ e Keys.
Chiuso il precedente parziale dai liberi della numero 21 in maglia bianconera, sul 46-53 è Sagerer ad inaugurare il periodo conclusivo con una tripla, vanificata dalla medesima realizzazione ma sul fronte opposto da parte di Verona. Complice un po’ di stanchezza per l’alta intensità della sfida, le squadre commettono parecchie sbavature in avanti, a spuntarla è però Schio che, grazie a Del Pero e Gruda, firma per il +11 a quattro minuti dalla fine. La ruvida difesa scledense doma le fiammate della Segafredo, permettendo alle sole Sagerer e Turner di iscriversi al tabellino nella ripresa finale. Lontana otto lunghezze, la Virtus lancia l’assalto al fortino Orange, ma prima Laksa e poi Andre’ spengono le speranze delle padrone di casa, chiudendo l’incontro.
Finisce così alla Segafredo Arena: Schio batte Bologna 54-64.
Conclude con una sconfitta il proprio cammino in stagione regolare la formazione allenata da Lino Lardo, al quale non riesce l’exploit casalingo contro la capolista. A nulla sono valsi i 13 punti di Zandalasini ed i 15 di Turner, vanificati da una prestazione soverchiante di Laksa che con le sue triple ed i suoi 17 punti complessivi ha scavato il solco, portando le venete alla vittoria.
Il prossimo appuntamento vedrà Bologna impegnata nel primo turno dei playoff martedì prossimo in trasferta sul campo di Costa Masnaga, con gara due fissata per venerdì 15 aprile.
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