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La vigilia di Roma-Fortitudo, Martino: “Nonostante le assenze puntiamo a fare bene”
“E’ stata una vigilia un po’ particolare, non siamo riusciti a lavorare come volevamo per un po’ di assenze: sapevamo la situazione di Sgorbati e Benevelli, ma si è aggiunto anche Fantinelli con febbre alta e che non si è mai allenato. Non partirà con la squadra, vedremo domattina se potrà raggiungerci, ma le possibilità di vederlo in campo sono poche. Poi anche Pini ha una situazione che fatica a migliorare, ieri ha fatto solo un po’ di lavoro con la squadra e oggi ne ha risentito. Non siamo al meglio, ma questa squadra ha già dimostrato in diverse occasioni che ha doti morali e tecniche per affrontare le partite. Quindi mi auguro che potremo fare bene”.
Che valore dai a questa serie?
“E’ una cosa un po’ insolita, anche i giocatori quando l’hanno scoperta sono rimasti sorpresi. Ma noi ci teniamo comunque a fare bene, anche se arriva dopo un momento di festa. La cosa vale anche per Roma, benchè le tempistiche dei festeggiamenti siano state diverse. Vedremo quale delle due squadre avrà più concentrazione”.
Poteva essere occasione per dare spazio ai meno utilizzati.
“Mi dispiace per Sgorbati, anche se comunque un suo spazio nel girone di andata lo ha dato. Dispiace non essere al completo, ma meglio adesso che durante la stagione”.
Per te non sarà una partita come le altre, da ex.
“Avevo già giocato con Roma ma non al Palaeur, quando con Ravenna nei playoff vincemmo 3-1 al Palatiziano. Sarà la prima volta, ci sarà emozione speciale: è un posto che ha il suo fascino anche se non pienissimo. Mi fa tornare in mente tantissimi ricordi ed emozioni”
Praticamente è una partita per puro divertimento.
“Si assegna questo titolo e vorremmo provare a vincere. Quando alleno, per mia abitudine cerco di dare sempre il massimo e l’ho preteso anche dalla squadra, con l’intelligenza di capire il momento psicologico di chi ha già dato tanto. E’ normale il rilassamento, era normale che la vittoria avrebbe condizionato il finale. Ma sono contento per la vittoria con Roseto, che ci ha permesso di festeggiare senza una eventuale macchia. Ora ci tengo, in tre giorni ci giochiamo tutto, e penso che questo spostamento di gara 2 sia anche per i giocatori una cosa positiva. Ci sarà poi da ragionare sulle due partite, sulla differenza canestri, che è un’altra cosa anomala”
Gli 80 minuti sembrano una formula superata nei tempi ma continua ad essere usata.
“L’unica cosa che cambia è la gestione dei minuti finali, perché magari non fai fallo sistematico, cerchi di contenere un eventuale scarto e anche chi è in vantaggio potrebbe modificare le sue tattiche. Non si va lì con l’idea di portare a casa una sconfitta contenuta, perché le sconfitte non si accettano, ma si deve anche usare la testa e non l’impeto, magari, di fermare un contropiede. Vale la stessa cosa anche per Roma”.
Fonte: Bologna Basket
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