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La Virtus interrompe la sua corsa a Venezia. 96-71 il finale – 9 Mar

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UMANA REYER VE: Stone, Peric 6, Goss 2, Jackson 21, Ruzzier, Bolpin 3, Ress 11, Ortner 9, Nelson 11, Viggiano 12, Cerion 3, Dulkys 18. All. Recalcati.

GRANAROLO BO: White, Cuccarolo 2, Gaddy 16, Imbrò, Fontecchio 9, Mazzola 8, Benetti, Hazell 22, Ray 7, Reddic 7, Cattapan. All. Valli.

La Virtus approda in terra veneta consapevole della mission impossibile che la attende. Avversaria la Reyer Venezia, seconda forza del campionato. Bologna risponde subito al canestro d’apertura dei padroni di casa, grazie ai punti Cuccarolo e Hazell. Sembra il preludio per tentare l’impresa, ma così non è. Venezia reagisce con vigore, firmando un importante parziale grazie alle rapidissime penetrazioni di Jackson e alle triple di un inossidabile Ress. Al 10’ la truppa di coach Recalcati è già a +12: 25-13. Gli ospiti non riescono a controbattere, restando costantemente in balia dell’avversario che non accenna ad abbassare i propri ritmi di gioco. La Reyer è un rullo compressore, punendo cinicamente e ogni errore bianconero. A metà della frazione è massimo vantaggio casalingo: 39-15. Prima dell’intervallo, qualche timida reazione bolognese: Hazell fa ammattire Viggiano (in precedenza protagonisti di un acceso “scambio di opinioni”), mentre Gaddy è bravo a sfruttare gli spazi creati dai compagni, realizzando un’ottima tripla. Al rientro negli spogliatoi, però, la situazione rimane pressoché invariata, sul punteggio di 47-25. Il copione non muta nel quarto seguente: Venezia in controllo pronta a ribattere ogni colpo che la Virtus tenta di infliggerle. A metà periodo l’idea del riaggancio sembra materializzarsi. Grazie alla difesa, arma che sino a questo momento della stagione ha permesso alla Valli band di fare la differenza, Bologna dimezza lo svantaggio, portandosi sul -13 (62-49) poco più di 1’ dalla terza sirena. Capitan Ray tenta la bomba del -10, ma fallisce, così come i tentativi seguenti di Hazell e Fontecchio. I tre errori in fila frenano l’entusiasmo dei bianconeri, costretti a subire nuovamente un parziale dai padroni di casa. Emorragia che non accenna a placarsi nell’ultimo periodo, con Venezia in modalità “rullo compressore”: le triple sull’asse Jackson-Dulkys fanno molto male aumentando il divario sino al +32 (88-56) a poco meno di tre minuti dal termine. Negli ultimi giri di lancette la Virtus approfitta del fisiologico rallentamento casalingo, trovando i punti necessari a rendere meno amaro il parziale, che al 40’ recita 96-71.

Sconfitta pesante per la truppa di Valli, mai davvero in partita se non nel terzo periodo quando non appariva impossibile ridurre il passivo. Già falcidiata da molteplici acciacchi ed infortuni patiti in settimana, la Virtus ha dovuto fare a meno anche dell’energia di White, costretto a lasciare il campo a inizio gara a causa di un trauma discorsivo alla caviglia. Il match si è dunque fatto ancora più in salita sin dalle prime battute, con la consapevolezza di trovarsi al cospetto della miglior difesa del campionato, che non si è lasciata scappare l’occasione di dimostrarlo. Ora testa al prossimo impegno, quando alla Unipol Arena giungerà la Enel Brindisi, per una sfida dal sapore Playoffs.

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