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La Virtus Segafredo vicina alla sua identità europea

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Domani, al Pireo, dovremmo poter rivedere in campo Semi Ojelye che sembra aver recuperato dallo stato influenzale dell’ultima settimana e Tornike Shengelia la cui ultima partita in maglia Virtus risale ormai allo scorso 9 novembre, partita vinta sul parquet dell’Olimpia Milano proprio in eurolega. Sarà a disposizione di Coach Sergio Scariolo anche Milos Teodosic, la cui squalifica di due giornate rimediata nella sfida contro l’Efes è stata in parte scontata saltando la sfida persa a Belgrado nello scorso turno e in parte sostituita da un’ammenda di € 15.000.  

Quello di domani sarà quindi uno dei primi turni di Eurolega che le V nere potranno finalmente  affrontare a pieno, o quasi, organico.  

I ragazzi di coach Scariolo andranno ad affrontare una squadra che nel suo cammino ha già vinto sette partite e ne ha perse solo quattro, portandosi cosi al quinto posto in solitaria. Guidati da coach Bartzokas (allenatore dell’anno in carica per l’eurolega) i biancorossi dell’Olympiacos segnano 84 punti di media a partita e arrivano da due vittorie di fila. 

La Virtus che è la quarta squadra a subire meno punti nella competizione, 77.5 a partita, dovrà quindi riuscire a confermare la sua identità difensiva e  provare a tenere la partita sui suoi ritmi, cosa che riesce solitamente a fare per i primi due quarti, per poi calare nella seconda metà del terzo, momento in cui, come contro la Stella Rossa, sembra perdere smalto e con alcuni giri a vuoto in difesa e qualche palla persa di troppo subisce dei parziali che possono complicare i finali di partita. 

Questa però è una squadra che al momento sta dimostrando di poter competere in tutti i campi d’Europa e lo sta facendo nonostante un avvio di stagione caratterizzato da sfortune varie e un po’ di inesperienza. La solita maledizione dell’infermeria non aiuta e i finali di partita, come quello sempre in terra greca, contro il Panathinaikos con Jaiteh (16punti e 10rimbalzi fino a quel momento) che sbaglia un appoggio da sotto a 30’’ dalla fine sul 74-76 che poteva consegnare la vittoria ai bianconeri (sconfitti poi all’overtime), mostrano come manchi un piccolo step, che, con il roster al completo si potrebbe superare, dando l’identità definitiva alla Virtus per risalire una classifica che la vede al quattordicesimo posto, ma, complice la compattezza della stessa a sole due vittorie dalla zona playoff.  

 Domani sarà quindi una partita non ancora fondamentale per decidere le sorti della stagione europea, ma che può, in caso di vittoria, portare un forte entusiasmo ed una definitiva presa di coscienza dei propri mezzi, fondamentale per affrontare il back to back casalingo della prossima settimana, quando si giocherà per la prima volta la massima competizione europea sul parquet della Virtus Segafredo Arena. 

Mercoledì 14 dicembre vs Alba Berlino ore 20.30. 

Venerdì 16 dicembre vs Maccabi Tel Aviv ore 20:30. 

Alla Virtus Segafredo Arena, però, si tornerà ufficialmente questa domenica, con il decimo turno di LBA. A Bologna arriverà la neopromossa Givova Scafati, al momento dodicesima in classifica con tre vittorie e sei sconfitte.

Il cammino dei bianconeri in campionato è ancora immacolato, le nove vittorie e zero sconfitte assicurano la vetta della classifica, confermata la scorsa domenica con la bella vittoria a Varese per 100 a 108. Una prova di assoluto livello dei veterani, Teodosic con 14 assist e Marco Belinelli con 21 punti, la maggior parte dei quali nel momento fondamentale del quarto quarto, quando Varese tentava di approfittare di un calo della Virtus. Andando a battere la squadra in quel momento più in forma del campionato, che arrivava da cinque vittorie di fila ed un modo particolare di affrontare il gioco si è dimostrato come questa squadra abbia un valore indubbio per il campionato italiano, nel quale, tendono a rifiatare alcuni dei protagonisti delle settimane europee  trovano spazio interpreti diversi, come lo stesso Belinelli e Nico Mannion che sta mettendosi in mostra con 11,1 punti e 3,8 assist di media nella massima competizione nazionale.

Il ritorno a casa si auspica quindi festoso, con la necessità però di non abbassare la guardia, sia per forgiare l’identità di squadra vincete che serve per l’eurolega e per non macchiare il percorso fin qui perfetto nel campionato italiano.   

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