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La Virtus Segafredo festeggia l’ingresso nelle Final8 con una bella vittoria a Varese: 79 – 86 sull’Openjobmetis

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OPENJOBMETIS VARESE – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  79 – 86    (20-29; 13-45; 56-60)

Openjobmetis: Archie 13, Avramovic 11 , Gatto n.e., Iannuzzi, Natali 9, Salumu 8, Scrubb 15, Verri n.e., Tambone 7, Cain 11, Ferrero n.e., Moore 5. All. Caja

Virtus Segafredo: Punter 5, Martin 14, Moreira 13, Pajola, Taylor 21, Baldi Rossi 3, Cappelletti n.e., Kravic 8, Aradori 1, Berti n.e., M’Baye 15, Cournooh 6. All. Sacripanti

Arbitri: Biggi, Bartoli, Nicolini

Tiri liberi: VA 17/18 ; BO 17/18

Rimbalzi: VA 37; BO 32

Falli: VA 23; BO 20

Tiri da 2: VA 20/43; BO 18/40

Tiri da 3: VA 7/26; BO 11/17

Obiettivo raggiunto. Comunque vada questa sera, la Virtus Segafredo è matematicamente nelle Final8 di Coppa Italia, smentendo le più pessimistiche previsioni di quei tifosi che avevano già cominciato a lagnarsi dell’attuale società. L’incontro di Varese, dunque, ha sì valore per quello che riguarda la classifica generale e l’ennesima riprova dell’effettiva solidità della formazione di Sacripanti, ma il suo ottavo posto è garantito sia che vinca sia che perda. Questo potrebbe essere un elemento di demotivazione, ma non dobbiamo dimenticare che la Virtus sta uscendo da una fase particolarmente poca fortunata ed è alla ricerca della propria definitiva identità, con l’aggiunto del nuovo arrivo, Yanick Moreira, da inserire nel gruppo ma sicuramente voglioso di dimostrare quello che può dare. Un pizzico di pepe sulla gara è stato poi gettato da Caja, l’allenatore varesino, che ha re innescato una polemica mai del tutto sopita sull’andamento della partita dello scorso campionato vinta all’overtime da Bologna. Inoltre, la partita vale maggiormente, per loro, perché si giocano dal terzo al quinto posto per l’accesso alle Finali di Coppa Italia.

 

Intanto, però, è Punter ad iniziare subito da protagonista, subito imitato da M’Baye sul tiro da fuori. Il problema è che in difesa emergono tuttavia alcune distrazioni un po’ velenose che permettono a Varese di restare in contatto, finché il bombardamento bianconero non permette un primo allungo: 6-13 dopo 3 minuti, e primo timeout chiesto da Caja. Un paio di ingenuità in attacco dei bianconeri permettono all’Openjobmetis un riavvicinamento. Persiste però lo show di un M’Baye ispiratissimo per cui al primo intervallo si va sul 20-29 (contro la seconda difesa del campionato!). Interessanti i primi minuti di Moreira, partito in quintetto, grande presenza fisica sia in attacco che in difesa.

L’ingresso di Martin, Pajola, Kravic, Cournooh e Baldi Rossi, già sul finire del primo quarto, non sembra penalizzi la Virtus, che riprende da dove si era interrotta, e paradossalmente è proprio col ritorno dei titolari che la squadra in parte si addormenta in attacco. Lo stesso peraltro vale anche per Varese in questo periodo, per cui al 18° Caja è costretto ad un nuovo timeout sul 28-39. Notevolissimo l’impatto di un sempre più ritrovato Martin per l’intensità che riesce a mettere in tutte le zone del campo. Un tecnico ad un agitatissimo Caja ad inizio 20° scalda Masnago ma l’1 su 2 ai liberi di Taylor quasi sulla sirena porta il risultato a +12, 33-45.  La miseria di 13 punti di Varese in questo periodo premia una difesa bolognese decisamente più attenta e allo stesso tempo punisce un attacco biancorosso nervosissimo e poco lucido, ancorché reattivo sulle palle vaganti. Sempre più confortante l’impatto di Moreira, per quanto sia ovviamente da completare l’inserimento nel gruppo. Tra i giocatori di Varese le cose migliori, peraltro non eccezionali, stanno venendo da Scrubb, il solo fin qui mai sceso dal campo.

Moreira inizia a farsi sentire anche in attacco, esibendosi in un terzo tempo con schiacciata da highlight; poco dopo però il terzo fallo lo riporta in panchina. Il livello del gioco si sta abbassando notevolmente per la tensione che cresce: a 3 minuti dall’ultima sosta Varese si riavvicina con tre triple consecutive (51-52) e perla Virtus è tutto da rifare, Un bell’assist di Pajola per Kravic torna a muovere il punteggio per la Virtus, una stoppata di Kravic frena quello di Varese, che trova però il pareggio su un 2+1 di Tambone.  Arriva anche il sorpasso con Avramovic, ma Martin segna una coraggiosa tripla, prima che Baldi Rossi infili la sua totalmente fuori ritmo sulla sirena:  56-60, quarto da dimenticare per Bologna, ma almeno non è arrivato il crollo.

Una gran palla di Martin per Kravic riapre le marcature per uno 0-8 complessivo bloccato da Archie. Ma la Virtus c’è, gira bene la palla ed è normale che entrino le triple di Taylor e Cournoo: 2-14 di parziale, ora, e Caja vuole la sospensione al 33°. Archie è salito enormemente di tono e guida i suoi alla riscossa. Una rubata con schiacciata in contropiede di Scrubb li riporta infatti a -3, 65-68, quando mancano 6’25” e Sacripanti chiede a propria volta timeout. Dopo la tripla di Martin, al rientro, un involontario sgambetto a Cournooh in penetrazione costa palla persa e infortunio dell’esterno bianconero.  Adesso è una guerra di nervi, con un batti e ribatti impreziosito da un bel terzo tempo di Taylor e imbruttito da un passi di Scrubb e una flaccida penetrazione di Punter, stoppato. A 3’40” è 69-75 con palla in attacco varesina ben controllata dalla difesa di Bologna. Altro mezzo miracolo di Martin al tiro e poi sull’assist per Moreira, che subisce fallo e fa 2+1. Lo stesso Moreira segna per il 72-82 ad inizio ultimo minuto. Un paio di sciocchezze bianconere nel gestire la palla permette a Varese di ridurre lo svantaggio, ma Caja deve rassegnarsi: la Virtus Segafredo ha dimostrato che al completo è più forte della sua Openjobmetis, a dispetto dell’attuale classifica, e così vince 79 – 86. Martin ha dimostrato di essere imprescindibile, per la Virtus, M’Baye è stato protagonista di un avvio da superstar, Taylor ha giocato una delle sue migliori partite in bianconero, Moreira si è rivelato un acquisto indovinato (17 di valutazione), forse proprio quello che mancava alla squadra; gli altri hanno tenuto il campo completando l’opera dei quattro moschettieri per oggi, con qualche riserva per un Aradori sempre abbastanza fuori dai giochi. Varese in pratica ha quasi costantemente subito il gioco della Segafredo, se non per alcune fiammate spente tuttavia quasi subito dagli avversari. Curiosità statistica, 17/18 ai liberi per la Virtus sembrano un miracolo, quest’anno. La Virtus conferma, in tal modo, di meritare l’accesso alle Final8, vincendo la prima sfida posta dalla società ad inizio stagione nonostante gli infortuni patiti in questa prima parte di campionato.

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