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La Virtus vince gara 1. Ma che brividi! – 30 Apr

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La Virtus fa sua gara 1. Casale Monferrato sconfitto per 74-67. (parziali: 26-16; 46-32; 54-51)

 

SEGAFREDO BO: Spissu 5, Umeh 17, Spizzichini 4, Petrovic n.e., Ndoja 13, Rosselli 10, Michelori 2, Oxilia n.e., Gentile 6, Penna n.e., Lawson 11, Bruttini 6. All. Ramagli.

NOVIPIU’ CM: Tolbert 12, Nikolic n.e., Denegri 7, Tomassini 10, Natali 8, Blizzard 2, Di Bella 2, Martinoni 10, Severini 13, Valentini n.e., Bellan 3, Ielmini n.e. All. Ramandino.

 

Gara 1 del primo turno playoff si tinge di bianconero. È infatti la Virtus a portare a casa il successo dopo una prestazione altalenante e dai due volti. Se nei primi 20’ tutto sembrava filare via liscio come l’olio, nella seconda parte di gara le redini sono passate quasi completamente in mano agli ospiti. Importante la reazione del finale che ha permesso alla Segafredo di riprendere il controllo e arrivare prima al traguardo. Ma veniamo alla cronaca.

Dopo diciotto anni le Vu nere ritornano sul parquet del Paladozza, un campo che in passato è stato teatro di scontri epici e storici successi. Un po’ di amarcord e di comprensibile tensione, sono nemiche dell’inizio di gara dei bianconeri che faticano a costruire un’azione degna di tale nome e subiscono il primo canestro di Casale. Lawson replica nell’azione seguente, ma la bomba di Natali riporta avanti gli ospiti. Seguono il discutibile antisportivo fischiato a Spissu e la dormita della retroguardia di casa che concedono il primo allungo alla Novipiù. Umeh non ci sta e con una fiammata delle sue si mette in proprio realizzando un parziale di 8-0, condito da due bombe, con cui la Ramagli band ritorna al comando delle operazioni. Dalla distanza si sblocca anche Lawson, che completa così il binomio di bocche da fuoco con cui le Vu nere tramortiscono gli avversari. Di Spissu, dopo ottimo recupero difensivo, il layup che porta il vantaggio bianconero in doppia cifra (23-13). Al 10’ la situazione rimane invariata, nonostante il botta e risposta da oltre l’arco fra Natali e Spizzichini. Gli ospiti tentano di rifarsi sotto in apertura di secondo periodo, sfruttando la propria pressione difensiva a tutto campo. Il parziale di 4-0, in cui c’è lo zampino dell’ex Di Bella, ne testimonia l’ottima riuscita. Gentile, ultimo arrivato in casa Virtus, suona la carica esplodendo due bombe in fila, utili per ristabilire le distanze. Il tiro pesante rimane la migliore arma per spezzare gli equilibri e mentre la Novipiù continua a litigare pesantemente con il ferro, i padroni di casa non accennano a terminare il proprio bombardamento. Prima Umeh, poi due volte Ndoja, bruciano la retina dalla distanza favorendo l’aumento del divario tra le due contendenti: +19, sul 41-22. Casale trova qualche sporadica giocata per tentare di rientrare, ma la Segafredo riesce con costanza a ribattere colpo su colpo. Alla pausa lunga il distacco rimane sostanzialmente invariato sul 46-32.

Al rientro in campo l’inerzia del match cambia padrone. Gli ospiti ritrovano la propria verve e, grazie al’alternanza delle difese proposte tra uomo, zona 2-3 e qualche sprazzo di 1-3-1 mista, spengono letteralmente il fuoco dei bianconeri. Non trovare il bersaglio con continuità destabilizza la Segafredo che appare spaventata e povera di idee. Coach Ramagli prova a ruotare più volte i suoi uomini, senza però trovare la chiave giusta per accendere nuovamente il motore bolognese, ora in panne. Sul fronte opposto Casale banchetta a rimbalzo offensivo, godendo di ripetute doppie chance. Il parziale di 19-8 nella frazione è l’inevitabile conseguenza, ma al ’30 in vantaggio c’è ancora la Virtus (54-51). Il copione non accenna a mutare con le squadre che si sorpassano continuamente nel punteggio. La fatica inizia a farsi sentire, così come la pressione che regna sovrana ad ogni possesso. Tomassini segna dalla media il jumper che vale la nuova parità a quota 58. L’equilibrio sembra non doversi mai spezzare sino allo show del tandem Rosselli-Ndoja. Il primo, fino a quel momento non pienamente in partita, dispensa assist a ripetizione, in particolare al compagno che finalizza con precisione. La Segafredo ne beneficia riuscendo ad incrementare il proprio vantaggio sul 64-60. La bomba di Tolbert spaventa i padroni di casa che si ritrovano, ora, con un misero punto di margine. Ndoja riporta a distanza di sicurezza i suoi con un jumper, solo rete, dalla media. Il libero di Spissu consente alle Vu nere di andare nuovamente a +4 (71-67), mentre sul fronte opposto frenesia e imprecisione non consentono a Casale di trovare il canestro che riaprirebbe la gara. Gli ospiti decidono di spendere fallo per fermare il tempo, mandando in lunetta i bianconeri. Le mani di Spissu prima, e ancora Ndoja poi, non tremano e stracciano la retina ad ogni tentativo a cronometro fermo. Finisce 74-67 per la Virtus, che si porta così sull’1-0 nella serie.

Gara dai due volti per le Vu nere, brave nella prima parte di gara a trovare ottime finalizzazioni sfruttando un buon gioco corale. Di stampo diametralmente opposto i secondi due quarti dove a farla da padrone sono state le scelte difensive degli ospiti che hanno messo in seria difficoltà la Segafredo. Quando una squadra ha cuore e attributi lo si vede nei momenti difficili, e così è stato anche oggi. L’unione del gruppo e l’ottima sintonia dei suoi componenti sono emerse chiaramente nel corso del match. Se nella prima parte Umeh e Lawson sono stati i trascinatori, nel momento decisivo, in cui i già citati erano in evidente affanno, sono saliti in cattedra altri compagni, che hanno reso possibile il successo finale. Un plauso va fatto di sicuro a Rosselli, bravo a farsi trovare pronto quando la palla scottava, riscattando una prestazione al di sotto dellla soglia della sufficienza sino a quel momento.

Ora servirà ricaricare le batterie per tornare a sfidare l’ostica truppa piemontese tra 48 ore. Appuntamento sempre al Paladozza, ore 20e30.

 

(foto – fonte: ilrestodelcarlino.it)

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