Seguici su

Basket

LBF – Se ti tagliassero a pezzetti

Terzo ritiro in un anno nel campionato Lbf: la Lega sta cadendo a picco, l’anno prossimo si abbasserà drasticamente il livello del torneo

Pubblicato

il

Olbis Andrè
Lbf: Olbis Andrè ha firmato nei giorni scorsi a Schio (©FIBA)

Ammettiamo di aver barato nella scelta titolo. Nelle rubriche dai titoli musicali di quest’anno, la canzone di De Andrè era già stata utilizzata una volta. Si parlava di playoff persi dalla Virtus contro Ragusa. Una serie amarissima per le Vu nere, che hanno dovuto abbandonare con anticipo la corsa scudetto. Adesso sarebbe bello poter parlare del campionato che verrà, ma purtroppo, come abbiamo già detto, la Virtus Bologna, come Ragusa, non iscriverà la propria formazione femminile alla futura stagione di serie A1.

Non sono le uniche, tuttavia, che hanno deciso di chiudere baracca e burattini: l’Oxygen Roma, in preda a una situazione societaria gravissima, ha dovuto dichiararsi fuori dai giochi. Terza tegola per l’Lbf, sale su una ferita aperta.

Una rinuncia che è un grido di dolore

La compagine capitolina aveva acquistato il titolo lo scorso anno da Moncalieri. Nonostante fosse una “neopromossa”, anche se particolare, l’Oxygen aveva disputato un campionato di spessore, gagliardo, che le aveva portate fino ai playoff contro Venezia futura campionessa d’Italia. Tanti acquisti di alto livello, uno in particolare, l’ex Schio Sventoraite. Un anno in serie A. Poi, come tutte le meteore, si è spenta nel cielo più buio che ci sia.

Tre squadre in un anno. Tre sono troppe, sembrano troppe, ma sono lo stesso numero dello scorso anno. Lucca, Moncalieri e Crema. La stagione scorsa si era riusciti a tamponare, in parte, la falla, grazie proprio all’Oxygen Roma e alla Sanga Milano, lasciando vacante un “solo” posto. Ora? A oggi non c’è nessuno, nei piani più bassi, che abbia intenzione di occupare il triplo buco che ora si trova in serie A1 femminile e che costerebbe quasi mezzo milione destinato, come sappiamo, a non rientrare.

Non ci sono danni d’immagine che tengano, stavolta. Se l’Lbf ha ancora intenzione di chiederne alla Virtus è perché, probabilmente, non riesce più a riconoscere la propria allo specchio. La pallacanestro femminile sta morendo, è un dato di fatto, così come lo sono le decine di squadre che, negli ultimi anni, hanno chiuso i battenti perché non erano più in grado di affrontare dignitosamente il campionato. Certo, le vicissitudini della Virtus le conosciamo tutti e sappiamo bene che si tratta di una situazione particolare.

Anche Roma ha dovuto gestire diversi grattacapi, come quello di un presidente che, secondo alcune testate, non pagava le giocatrici e non ha dato segni di vita nel finale di stagione. Questa volta non c’è modo di aggirare il problema, perché è più vicino di quanto sembri. -3: e adesso? Non c’è via di scampo, perché l’anno prossimo, inevitabilmente, la solfa sarà la stessa. Non ci sono più alibi, se non il riconoscere il fatto che, di questo passo, la strada più certa è quella su un burrone.

L’Lbf tenta il tutto per tutto a Bologna?

Non tutto sembrerebbe perduto a Bologna. Come riporta il Resto del Carlino, pare che il presidente della Lega Basket Femminile Massimo Protani stia cercando di dare un colpo di defibrillatore vincente al movimento del basket rosa cittadino. L’idea è quella di iscrivere una nuova squadra, priva le logo Virtus, neutrale nel “derby cittadino”, rappresentata dal rosso e dal blu. Servirebbero 600mila euro nel giro di pochi giorni per potersi iscrivere al campionato, un’azione disperata che lascia comunque trapelare la voglia, da parte di alcuni, di dare continuità al progetto che per 5 anni la Virtus ha portato avanti. Incrociando le dita per riuscire a mantenere la pallacanestro femminile in città, ci sono comunque tante valutazioni da fare.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv