Basket
Le pagelle del giorno dopo: Forlì-Fortitudo
Forse la peggior prestazione stagionale biancoblu arriva al termine del girone d’andata, a Forlì, dove la Fortitudo non dà mai, esclusi i primissimi minuti, l’impressione di poter dare realmente del filo da torcere alla squadra guidata da Antimo Martino. I padroni di casa vincono con pieno merito (88-66) e legittimano la posizione al vertice del girone rosso mentre la Effe deve riunire le forze in vista dell’appuntamento del 22 contro Cento prima della della pausa natalizia. Le pagelle del giorno dopo:
– Marcus Thornton (11 pt/3 rim/2 ass) 4,5:
Up: la doppia cifra è utile alle statistiche personali e a rendere il passivo finale meno ampio.
Down: è ovviamente troppo poco per l’americano, a questo punto di punta, della Fortitudo. Non è la prima partita da fantasma di sé stesso, anzi.
– Pietro Aradori (9 pt/2 rim/1 ass) 5:
Up: troppo semplice dire: “i primi possessi della partita”, però in effetti il suo “up” è questo.
Down: difesa leggerissima e 0/3 dai 6,75 metri. Allineato a Thornton.
– Simone Barbante (4 pt/2 rim/0 ass) 5:
Up: 40% da due, percentuali che sa ripetere. Per un centro c’è di peggio.
Down: al Paladozza nei momenti di difficoltà diventa un punto di riferimento sotto le plance, in trasferta, come ieri, mai. La coppia di 5 Barbante-Paci pare aver definitivamente ceduto il passo alla Cucci-Davis.
– Alessandro Panni (0 pt/2 rim/2 ass) 4,5:
Up: la voglia? L’intraprendenza al tiro? Caratteristiche apprezzabili ma non capaci di tradursi in effettivo aiuto alla causa.
Down: nel momento in cui Fantinelli viene meno per infortunio (fastidio alla caviglia, da valutare), non riesce a rilevarlo a dovere. Non ci si aspettava da lui che facesse il “Fantinelli”, però un contributo maggiore è auspicabile.
– Matteo Fantinelli (8 pt/3 rim/1 ass) 5,5:
Up: il dolore limita una prestazione non eccezionale ma neanche tragicamente negativa. Funambolo in avvio di gara, l’unico buon momento biancoblu della gara.
Down: calante col passare dei minuti che è il peggio che possa succedere alla Effe.
– Nazzareno Italiano (8 pt/3 rim/0 ass) 5,5:
Up: nonostante rimanga isolato, cerca di dare la scossa, almeno in prima battuta.
Down: la sua prova rimane comunque fumosa, colpa dei compagni ma anche sua.
– Valerio Cucci (21 pt/6 rim/1 ass) 7:
Up: il migliore della Fortitudo ed anche l’unico sufficiente del gruppo, più che sufficiente. Più di così che poteva fare? Precisione al tiro, fisicità a rimbalzo e carattere combattivo. 31 di valutazione complessiva.
Down: poteva forse spendere qualche fallo in più (solo 1), una minuzia a margine di una partita da protagonista.
– Steven Davis (5 pt/6 rim/ 1 ass) 4,5:
Up: qualche dettaglio, difensivo, all’interno di un’ennesima prestazione da pesce fuor d’acqua
Down: non è mai bello ripetersi ma non si può nemmeno far finta di niente. La sua prestazione è nuovamente non all’altezza dell’impegno e ormai questo è un limite per tutto il roster.
– Coach Luca Dalmonte 5,5:
Up: ringrazia la squadra e la tiene unita. Dove non arriva la prestazione, non può mancare l’unità di intenti nello spogliatoio. Resilienza come parola d’ordine.
Down: sebbene non voglia usarla come scusante non smette di sottolineare la situazione di estrema difficoltà fisica durante la settimana. Certamente ha ragione come però ha ragione nel dire che i suoi non hanno tenuto quasi mai il ritmo avversario.
– Fortitudo 4,5:
Up: l’approccio iniziale dettato dall’atmosfera. Basta.
Down: la prestazione meno convincente finora. L’avversario è di alto livello ma soprattutto con tutti i componenti al proprio posto. Male al tiro, male nel reagire e male quasi tutte le individualità. Reset e mentalità da Paladozza come obiettivo immediato.
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