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Le pagelle del giorno dopo: Fortitudo-Rimini

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Il ritorno al Paladozza è dolce per la Fortitudo che contro una Rimini dura ad arrendersi, tiene sempre la gara per le mani fino all’accelerata nel quarto quarto. Il successo (83-68) muove nuovamente la classifica e sottolinea l’importanza della cosiddetta linea di backup biancoblu, ieri assoluta protagonista. Le pagelle del giorno dopo:

– Marcus Thornton (8 pt/2 rim/2 ass) 5,5:

Up: quando riesce a limitare Johnson, l’azione avversaria progressivamente si spegne. 

Down: non è la sua serata offensiva, la fatica nell’entrare in ritmo è evidente.

 

– Pietro Aradori (18pt/3 rim/1 ass) 7:

Up: essendo stagione, ad inizio ripresa toglie le castagne dal fuoco non permettendo a Rimini di avvicinarsi e aprendo il break decisivo. 

Down: poco da segnalare se non le 3 palle perse, fortunatamente per la Effe non dolorose. 

 

– Simone Barbante (4 pt/0 rim/0 ass) 4,5:

Up: infortunio al naso a parte; bastano due appoggi a coprire le difficoltà sotto le plance?

Down: 0 rimbalzi. 0. 

 

– Alessandro Panni (6 pt/1 rim/ 3 ass) 6:

Up: due triple per divertirsi ed unirsi alla festa biancoblu.

Down: pensando allo sviluppo della partita, non incide più di tanto, non che gli fosse richiesto.  

 

– Paolo Paci (2 pt/0 rim/0 ass) 4,5:

Up: la sua fisicità per spostare gli altri nei contrasti sotto canestro c’è sempre, più all’inizio che alla fine. 

Down: vedi Barbante.

 

– Matteo Fantinelli (14 pt/9 rim/5 ass) 7,5:

Up: diligente e ordinato per tre quarti, fa il suo senza strafare per poi divertirsi e migliorare le proprie statistiche nel quarto quarto. Si aggiungano anche 9, preziosi, rimbalzi. 

Down: per una gara del genere va bene così, forse in impegni più complicati dovrà fare di più fin da subito.

 

– Nazzareno Italiano (17 pt/ 7 rim/3 ass) 8:

Up: questa volta il premio di MVP lo porta a casa lui. Parte in quintetto causa assenza di Davis, gioca quasi tutta la partita e lo fa con la sicurezza e l’esperienza di chi in A2 di minuti sulle spalle ne ha parecchi. Chiamato a fare il protagonista, risponde presente. 

Down: è impossibile trovare sbavature quando anche tutte le percentuali statistiche sorridono e la valutazione è di 29.

 

– Valerio Cucci (14 pt/2 rim/0 ass) 6,5: 

Up: chiamato a coprire anche lo slot di centro, la sua è una gara convincente e redditizia, molto più concreta di altre volte.

Down: pur non essendo sanguinose, 5 delle 10 palle perse della Fortitudo sono sue. 

 

– Lorenzo Bonfiglioli (0 pt/0 rim/0 ass), Ygor Biordi (0 pt/0 rim/0 ass), Tommaso Natalini (0 pt/0 rim/0 ass) s.v.:

Poco più di un minuto non giudicabile ma assaggiare il parquet e l’atmosfera del Paladozza ti permette sempre di crescere.

 

– Coach Luca Dalmonte 6:

Up: in una gara dal tasso dal coefficiente di difficoltà basso, la miglior intuizione è dare completa fiducia a Italiano e spostare Cucci da cinque a più riprese. 

Down: repetita iuvant. Fare qualcosa affinché Barbante e Paci possano incidere maggiormente nel sistema biancoblu.

 

– Fortitudo 7:

Up: ok si trattava di una gara semplice nonostante Rimini alzi bandiera bianca solo nell’ultimo periodo. Resta un’ottima interpretazione, importante per tornare a muovere la classifica.

Down: a costo di ripetere sempre le stesse cose; un gioco senza lunghi di ruolo regge fino a un certo punto. 

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