Basket
Le pagelle del giorno dopo: Rimini-Fortitudo
Doveva essere la domenica della continuità e così e tale è stata per la Fortitudo. La trasferta di Rimini coincide con un’altra vittoria (81-83) dopo quella straordinaria colta contro Udine al Paladozza. In Romagna si rivede una squadra solida sotto tanti punti di vista, dalla tenuta mentale a quella fisica, dalla lucidità offensiva all’aggressività difensiva, ingredienti fondamentali per un successo rimasto in bilico fino all’ultimo tiro. Le pagelle del giorno dopo:
– Marcus Thornton (26 pt/6 rim/3 ass) 8,5:
Up: una prova da leader e da MVP, protagonista assoluto della sfida. Si scrolla si dosso la polvere delle ultime prove prendendosi la responsabilità del successo e costruendolo fin dal primo quarto. Tira con precisione e annulla il pari ruolo Johnson in difesa. Monumentale, nient’altro da aggiungere.
Down: nulla, e che vuoi dirgli?
– Pietro Aradori (15 pt/8 rim/4 ass) 6,5:
Up: avvio da grande giocatore, offensivamente concreto in quella che è la sua comfort zone. Fondamentali i liberi a segno nel finale.
Down: da questa comfort zone fatica ad uscire, esaurendosi nella seconda frazione di gioco.
– Simone Barbante (5 pt/3 rim/0 ass) 6:
Up: riesce a rimanere in partita nonostante non sia una gara adatta alle sue caratteristiche.
Down: fatica enormemente a rimanerci, però, e non è la prima volta, anzi questa difficoltà è ormai reiterata da settimane. Tre rimbalzi da parte del pivot titolare sono pochi.
– Alessandro Panni (6 pt/0 rim/0 ass) 6:
Up: si potrebbe dire “poco ma buono”. Al buttarla sul ritmo frenetico preferisce lasciare l’iniziativa ai compagni aggiungendo dei dettagli tutt’altro che accessori, inseriti al momento giusto.
Down: si prende meno responsabilità del solito in attacco (cioè meno tiri), scomparendo dal campo a più riprese.
– Matteo Fantinelli (4 pt/7 rim/7 ass) 6:
Up: quando sopperisci ai soli 4 punti con 7 assist e 7 rimbalzi catturati e vinci, quasi mai sarai insufficiente. E infatti la sua performance non lo è.
Down: non è la sua solita partita da goleador e dopo l’avvio il suo feeling con il canestro cala diventando la spalla di Thornton.
– Nazzareno Italiano (10 pt/5 rim/0 ass) 6:
Up: 10 punti che, alla fine, fanno la differenza tra averli a referto e non averli e senza i quali si parlerebbe di una sconfitta.
Down: oltre ai canestri, non riesce ad incidere più di tanto, mentre da lui qualcosina di più ce la si potrebbe aspettare.
– Valerio Cucci (5 pt/3 rim/1 ass) 6:
Up: la febbre non gli impedisce di mettere sul parquet voglia e fisico. Prestazione in crescendo con tanto di tripla importantissima nel momento più opportuno per segnarla.
Down: è comunque a mezzo servizio e si vede, in particolare quando entra in campo la prima volta.
– Steven Davis (12 pt/1 rim/0 ass) 6,5:
Up: doppia cifra con precisione al tiro, vivo, vivace e capace, a momenti alterni, di non avere rivali tra gli avversari.
Down: rimane sempre un’incognita per larghi tratti della partita, non riuscendo a trasmettere quell’affidabilità necessaria chiesta ad un americano in A2. Nulla di nuovo.
– Coach Luca Dalmonte 8:
Up: altro gara, altro giro, altro 8 in pagella. Ancora una volta prepara bene sia l’avvio di gara sia il suo svolgimento successivo, in particolare dal punto di vista emotivo, tutt’altro che semplice vista l’atmosfera del Flaminio.
Down: verrebbe da sottolineare alcune rotazioni rivedibili tra i lunghi, ma non è questa l’occasione più lampante per evidenziarlo con maggior vigore.
– Fortitudo 7,5:
Up: risultato preziosissimo perché matura grazie al temperamento del roster, capace di soffrire e colpire rimanendo dentro la partita senza cali di concentrazione. Questo è il dato più importante, tanto quanto la vittoria che allontana in classifica la stessa Rimini. Si cercava continuità di prestazione, obiettivo raggiunto.
Down: un solo ammonimento volto al futuro. Adesso viene qualcosa di ancora più difficile, non cedere ai favori dei pronostici e tenere tirata la corda.
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