Basket
Le pagelle del giorno dopo: Udine – Fortitudo 87 a 56
Serata no per la Fortitudo Flats Service Bologna al Carnera. Prima sconfitta stagionale in campionato per i biancoblú, completamente surclassati in ogni lato del campo dalla APU Old Wild West Udine nella serata di ieri. Partita senza storia dal primo minuto di gioco fino all’ultimo, complice un approccio negativo in avvio e una assenza importante (quella di Aradori) che ha limitato enormemente il potenziale offensivo dei bolognesi. Inoltre, prova insufficiente di quasi tutti i giocatori ospiti, di fronte ad un predominio praticamente totale dei friulani, che hanno superato il Record stagionale di triple realizzate della categoria (20). Inutile fasciarsi la testa, comunque: la Effe mantiene ancora la vetta del girone rosso ed avrà occasione di rifarsi già da sabato, quando scenderà in campo al PalaGesteco contro Cividale. Queste le pagelle del giorno dopo di Udine – Fortitudo, terminata 87 a 56.
Fortitudo Flats Service Bologna
Riccardo Bolpin 11 punti (2/3, 2/5) – Il migliore dei suoi, ma comunque lontano dalla sufficienza. Segna tiri difficili anche dalla media distanza, ma gli manca il coraggio di affrontare in uno contro uno l’avversario. In generale, si prende poche responsabilità, e quando è chiamato a farlo pur di non sbagliare fa scorrere il cronometro e scadere i 24 secondi. Un po’ di paura, o forse stanchezza. Voto 5.5.
Mark Ogden 10 punti (2/8, 2/5) – Si sveglia troppo tardi, quando ormai Udine è già ben oltre i 20 punti di scarto. Nel primo tempo tira a casaccio e non si fa quasi mai vedere o sentire. Ad un certo punto della gara, schiaccia veemente per provare a portare energia, ma il risultato ormai parla chiaro. Percentuali bassissime anche da sotto canestro, in una serata davvero da dimenticare. Voto 5.
Deshawn Freeman 10 punti (4/7, 0/0) – Non riesce a fare valere la propria forza fisica sotto canestro, e questa dovrebbe essere la sua principale caratteristica di vantaggio sugli avversari. Fuori posizione spesso nei tagliafuori, quando i giocatori di Vertemati vanno a rimbalzo offensivo gli scippano spesso il pallone. E poi segnano da tre. Incolpevole in attacco perché mal servito dai compagni e limitato dai falli già a metà partita. Voto 5.
Celis Taflaj 8 punti (4/5, 0/3) – Anche se dall’arco è completamente nullo, offensivamente manda ottimi segnali grazie ad azioni individuali di buon livello e tiri dalla media vecchia scuola. Affronta senza paura i difensori avversari e riesce a segnare quando i compagni sparano a salve. Peccato che non basti, e difensivamente si fa saltare sempre o perde il contatto visivo con il pallone. Voto 5.5.
Alberto Conti 7 punti (2/5, 1/3) – Errori, su errori, su errori, e via avanti. Si smarca bene sul perimetro: Air Ball. Si lancia sui palloni vaganti: glielo scippano e si involano in contropiede. Prova ad aiutare i compagni a rimbalzo: li ostacola. Se Caja ha fatto il suo nome sottolineando che “la pazienza ha un limite” un motivo c’è. Forse ben più di uno. Voto 4.
Matteo Fantinelli 6 punti (3/4, 0/0) – Non riesce a gestire la manovra come vuole. Prova in tutti i modi a chiamare la calma, a rallentare il ritmo del gioco, a costruire, ma soffre enormemente, non aiutato dalle percentuali dei compagni. In difesa non riesce a stare dietro ai tiratori avversari e quando cerca di intercettare il pallone va a vuoto, lasciando campo aperto dall’arco a Clarke e compagni. Caja capisce le sue difficoltà e a metà cerca di preservarlo per sabato. Voto 4.5.
Alessandro Panni 3 punti (0/2, 1/5) – Si fa stoppare in continuazione, persino da Monaldi, Playmaker alto come lui. Totalmente in confusione, sbaglia tutto il possibile. Simbolo della sua partita un passaggio in linea a Freeman. Che era distante ancora 5 metri dal canestro. Ad un secondo dalla fine del quarto. Quando si dimentica persino i fondamentali della pallacanestro diventa complicato giustificarlo. Voto 4.
Alessandro Morgillo 1 punto (0/0, 0/0) – Riesce nell’impresa di uscire per numero di falli anche in una serata in cui gli si chiedeva soltanto di restare in campo al posto di Freeman, anche lui in Bonus. Non solo confuso, ma anche lento e rigido. Non tenta neanche di andare al tiro in più di dieci lunghi minuti: puoi non essere un tiratore, ma se la tua squadra è sotto di 20 punti e hai un autostrada davanti a te, devi almeno tentare. Soprattutto se la tua alternativa è passarla ad un compagno che ha addosso due avversari. Voto 4.
Nicola Giordano 0 punti (0/1, 0/3) – Hai finalmente l’opportunità di giocare. Una serie di coincidenze, tra infortuni e compagni usciti per falli, ti permettono di calcare il parquet. Il Coach ti guarda e ti dice: “Entra tu.” Sulle ali dell’entusiasmo scendi in campo. E sbagli qualsiasi cosa. Un tiro da tre colpisce il tabellone del cronometro. Poi tenti un avvitamento alla Jordan in transizione (ovviamente, non beccando nemmeno il ferro) quando sarebbe stato più facile e forse incisivo un semplice terzo tempo. Per meritare minutaggio non è necessario strafare. Voto 4.
Luigi Sergio 0 punti (0/1, 0/1) – Troppo lento per stare al passo di Udine. Perde alcuni palloni e Caja lo toglie perché intuisce i ritmi superiori a cui non riesce a stare dietro. Rientra in campo sul finale e passeggia, ma d’altronde in quel momento non c’era bisogno di correre. Voto 4.
Vitalii Kuznetsov 0 (0/0, 0/0) – Senza voto.
APU Old Wild West Udine
Lorenzo Caroti 18 (0/0, 6/8) – Voto 8.5.
Mirza Alibegovic 16 (0/0, 4/8) – Voto 7.5.
Jason Clark 15 (0/1, 5/7) – Voto 8.
Iris Ikangi 15 (0/1, 4/8) – Voto 7.5.
Raphael Gaspardo 9 (3/4, 0/3) – Voto 7.
Gianmarco Arletti 5 (1/2, 1/2) – Voto 6.5.
Marcos Delia 4 (0/1, 0/0) – Voto 6.5.
Matteo Da ros 3 (0/2, 0/1) – Voto 6.
Diego Monaldi 2 (1/1, 0/3) – Voto 5.5.
Jacopo Vedovato 0 (0/0, 0/0) – Voto 5.5.
Michele Zomero 0 (0/0, 0/0) – Senza voto.
Matteo Agostini 0 (0/0, 0/0) – Senza voto.
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