Virtus Femminile – Schio-Virtus 76-79, Vincent: «Continuare con fiducia», Zandalasini: «Orgogliosa di noi»

Una grande vittoria quella della Virtus Bologna, che può tornare a volare e sognare in grande: i punti al Palaromare di Schio sono linfa vitale per la classifica e l’umore della Segafredo, che blinda così il terzo posto in campionato e guarda con fiducia verso il girone di ritorno.

Pierre Vincent, tra i tanti ex dell’incontro, ha così parlato dopo la battaglia in terra veneta: «Tornare qui è stato molto particolare: avevo giocato qui nell’Opening Day, ma non avevamo incontrato la mia vecchia squadra. Mi sono emozionato a sentire l’applauso ad inizio partita: gli anni qui sono stati davvero speciali. Stasera abbiamo fatto molta fatica in difesa, ambito sul quale lavoriamo molto ogni giorno. Nella pausa lunga siamo riuscite ad aggiustare alcuni aspetti, riuscendo a non subire appoggi facili nel finale. Siamo una squadra giovane, dobbiamo ancora lavorare tanto e conoscerci a fondo: veniamo da un mese tremendo per quanto riguarda gli infortuni, ma abbiamo continuato a lavorare e questo ci ha permesso di giocare con fiducia e positività, reggendo e gestendo la difesa».

Cecilia Zandalasini, ex Schio e autrice di una splendida prova da 17 punti ed 11 assist, ha aggiunto: «Giocare qui è sempre molto complicato, siamo partite forte ma ci aspettavamo che sarebbero riuscite a rientrare. La partita è stata equilibrata e punto a punto fino alla fine, sono davvero orgogliosa di come siamo riuscite a portare a termine il lavoro. È quasi impossibile vincere qui, questo ci dà molta fiducia per il futuro: veniamo da qualche passo falso nel girone d’andata, ora sappiamo che dobbiamo lavorare sempre meglio. Nell’ultima azione ho cercato di buttarmi dentro aspettando il fallo, non potevo tirare, Francesca si è fatta trovare pronta ed ha messo una tripla che da stasera sarà tra i tiri più importanti della sua carriera: si allena sempre bene e sta disputando una grande stagione, si merita tutto questo. Le squadre stasera non erano complete, a Schio mancavano due lunghe, elementi fondamentali del suo gioco, e per noi era assente Ivana Dojkic: sia noi che loro abbiamo giocato al massimo per compensare questi limiti».

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