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Le parole di Antimo Martino alla vigilia di Piacenza-Fortitudo

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L’ambiente sprizza positività da tutti i pori, parole al miele vengono spese a destra e manca per la Fortitudo, che domani proverà a proseguire il suo cammino in campionato, cercando la settima vittoria consecutiva. Dall’altra parte ci sarà l’Assigeco Piacenza, formazione emiliana che nell’ultimo turno ha rimediato una sconfitta fra le mura amiche contro Udine, corsara al PalaBanca con una vittoria per 65-73.

Dopo aver regolato formazioni quotate come Verona, Treviso e Udine, i biancoblù hanno avuto un blackout nella sfida contro Mantova, dando ragione con i fatti alle parole di Martino, che continua a sostenere l’etica del lavoro, preparando allo stesso modo tutte le partite per evitare cali di tensione o errori durante le partite.

Martino:

“Mettiamo l’attenzione sulla settimana, una settimana regolare e molto proficua a livello lavorativo. Abbiamo analizzato la partita con Mantova, dove abbiamo approcciato male la gara, commettendo errori banali, ma portando alla casa con grande voglia e questo è da premiare. Passando a Piacenza, voglio fare i complimenti a Ceccarelli, che ha una squadra magari non profonda, ma giovane e tecnica, prima per palle recuperate ed i risultati confermano la qualità del gruppo ed il buon lavoro del coach. Sarà una partita non facile, al di là dei valori degli avversari, l’attenzione si concentrerà su quello che vogliamo fare noi. Sarà una nuova prova, non scontata, dove facendo le cose nel modo giusto, abbiamo tutte le qualità per vincere”.

Mancinelli e Fantinelli?

“Settimana regolare, Mancinelli ogni tanto ha qualche fastidio che va gestito, ma nulla di particolare; Fantinelli tutto regolare”.

Hasbrouck ex di turno, cosa pensi di lui? Può essere lui la certezza del momento della Fortitudo?

“La vera certezza della Fortitudo è il gruppo. Al di là delle statistiche, apprezzo il fatto di essere primi negli assist, nella valutazione ed avere molti giocatori che sfiorano la doppia cifra di media a partita. Hasbrouck è una delle certezze, il confronto con chi c’è stato mi interessa poco, mi interessa del presente”.

C’è un pericolo che tu intravedi per questa squadra?

“Dobbiamo essere bravi, al di là dell’avversario successivo, a crearci motivi per tenere alta la tensione, soprattutto durante la settimana. Non ho dubbi sulla professionalità della mia squadra, ma contro Mantova abbiamo sbagliato molto, non iniziando come avremmo dovuto. Le squadre forti sono brave a fare questo, dando più valore alla squadra avversaria per non sottovalutare l’impegno. Uno dei miei obiettivi sarà tenere tutti sulla corda, creando competizione interna per mantenere alto il livello. Poi ci sono i giorni in cui gli avversari sono più bravi, accetteremo anche questo, ma dobbiamo evitare errori”.

Può essere un motivo di distrazione il confronto con le “vecchie Fortitudo”?

“Noi ormai abbiamo consapevolezza del nostro valore, sappiamo che possiamo giocarcela con tutti e secondo me non è questione di raggiungere un record, dobbiamo cercare di domenica in domenica di darceli dei piccoli obiettivi. La più grande motivazione è dare tutto, e nel caso di sconfitta, dover uscire dal campo sconfitti per merito degli avversari e non per demeriti nostri”.

Gli allenamenti a pieno organico?

“Abbiamo iniziato a fare cose nuove, che non utilizzeremo adesso, ma che durante il corso dell’anno ci potranno servire. Allenarci tutti insieme ci ha dato la possibilità di allenarci ad alta intensità, una cosa positiva in vista della trasferta di domani”.

Dopo Piacenza arriverà Montegranaro, cosa pensi della sfida al vertice con la formazione di Pancotto?

“Li ho visti giocare un paio di volte, mi hanno impressionato molto positivamente. Hanno grande qualità, con Corbett, Simmons e Amoroso che possono incidere nella gara, migliorando anche chi hanno intorno, soprattutto l’ultimo, le cui ultime due stagioni passate lo confermano. La guida saggia di Pancotto è senz’altro fondamentale per questo gruppo, in un palcoscenico sicuramente meno importante rispetto a quelli a cui è abituato”.

Ci sono vere avversarie per questa Fortitudo?

“Certamente è presto, ma andare a vincere a Treviso dà importanza a quanto fatto finora e ci dà un piccolo vantaggio su Treviso. Ma tutto ciò è merito di quanto fatto, ma bisogna mantenere questo livello di prestazioni, anche perché Montegranaro è dietro di noi di soli due punti. Oggi dobbiamo essere molto contenti di tutto quello che si è creato, ora inizia la fase due, quella del mantenimento, i cui benefici scopriremo nel tempo. Abbiamo battuto Treviso e Udine con due giocatori in meno, la stagione poteva iniziare in maniera diversa, con meno certezze, ma siamo stati bravi lavorando bene in ritiro, in precampionato, conquistandoci le nostre consapevolezze, ora dobbiamo evitare di perderle”.

Come giudichi l’iniziativa della squadra che ha servito i tifosi a Casa Fortitudo?

“Ho appoggiato questa iniziativa, che ritengo simpatica. I ragazzi hanno accettato con simpatia, questa è la cosa importante, in un momento lontano dalla partita, quindi perfetto. Per quello che ho visto sui social e sui loro volti all’allenamento il giorno dopo, penso che sia una cosa che ha avuto molto successo”.

Come sei riuscito a trasmettere questa “mentalità vincente” nella tua squadra?

“Ognuno può trasmettere i propri messaggi nei propri giocatori, l’importante è essere coerenti e costanti in ciò. La prima sera di ritiro ho parlato di queste cose, ricordarle non fa male, ma sono fortunato ad avere giocatori che queste cose le sentono. Non simpatizzo Juve, ma concordo con le parole di Pini”.

Gli scontri tra tifosi contro Mantova?

“Sono stati momenti non piacevoli, voglio invece ricordarmi gli ultimi dieci minuti, quello è il Palazzo che mi piace, quello che ti dà la sensazione di difendere in 5000”.

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