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Le parole di coach Sacripanti alla vigilia della partita Virtus-Trieste

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La prima giornata di ritorno del campionato italiano di serie A vede la Virtus Segafredo Bologna impegnata in una sfida insidiosa contro l’Alma Trieste. La partita di andata è stata molto combattuta; Trieste, nonostante le assenze di Da Ros e Peric, ha dato del filo da torcere alle V nere che, alla fine, si sono aggiudicate la vittoria anche per le ottime prestazioni di Puter e Aradori. La squadra di Dalmasson arriva da tre sconfitte consecutive e deve vincere se vuole rimanere in corsa per uno dei primi otto posti. La Virtus, invece, è reduce, considerando sia le partite di campionato che quelle di coppa, da tre vittorie consecutive e vuole allungare la striscia di successi in fila per dimostrare che il momento difficile è, oramai, alle spalle. Queste le parole di coach Sacripanti:

“Sono molto soddisfatto del traguardo raggiunto perché abbiamo ottenuto le Final Eight di Coppa Italia grazie alla vittoria su Varese e abbiamo vinto la partita contro il Bayeruth che ci ha permesso di mantenere il primo posto nel girone di coppa, con tre partite ancora da giocare. Abbiamo lottato contro gli infortuni, è vero che abbiamo avuto alti e bassi però, penso, che sia stato un percorso molto formativo per tutta la  squadra. Domani affronteremo una partita che vale molto, perché Trieste è dietro di noi e, vincendo, creeremo un bel distacco tra le prime otto e le seconde otto in classifica. Lo scontro  è difficile perché Trieste è forte, ha giocatori di alta fascia e gioca una pallacanestro molto solida con  molte soluzioni in campo che li rende  insidiosi.  Dobbiamo essere bravi e attenti, sprecare il meno possibile e avere la voglia di portare a casa la partita. Anche  il fattore campo influirà e sarà importante per ottenere la vittoria. Veniamo da una striscia positiva e dobbiamo continuare ad avere l’atteggiamento dimostrato a Varese”. 

Quattro vittorie di fila da quando vi allenate al completo, ciò può aver influito?

Si, i ragazzi stanno meglio, abbiamo alzato il livello degli allenamenti e, sicuramente, ciò influisce perché la squadra sfrutta in partita quello che si fa negli allenamenti”.

Sembra la squadra di Tony Taylor, è vero?

“E’ un’osservazione corretta. Credo che Taylor non sia mai stato fuori dalla squadra, qualche volta è stato limitato dai falli. È chiaro che il playmaker è il leader del quintetto. Sappiamo che a coprirgli le spalle c’è il giovane Pajola e anche Cappelletti. Ho detto a Pajola che, è vero che qualunque cosa fa viene lodato, però poi gli avversari lo studiano e scoprono i suoi punti deboli. Deve, dunque, ripartire da zero e migliorare volta per volta. Cappelletti ha giocato bene, a volte ha commesso errori banalissimi, da evitare perché da lui ci aspettiamo lucidità ed  equilibrio. Vanno entrambi sostenuti per farli crescere. Ammetto che l’assenza di Cournooh pesa perché, a volte, risulta essere un playmaker aggiunto”.

L’impatto di Moreira è quello che vi aspettavate?

“Assolutamente si. Magari adesso avrà un periodo di calo perché ha dato tutto fin da subito, ma ci permette di gestire Qvale”. 

Domani chi rimane fuori?

“L’idea è di lasciare fuori Qvale  anche se, come sempre, i giocatori da schierare li sceglierò domani dopo l’allenamento mattutino”.

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