Lorenzo Bastelli al Paladozza per sempre – L’iniziativa di Fortitudo per il Sociale

Lorenzo Bastelli, giovane appassionato cestista scomparso prematuramente lo scorso autunno, vivrà per sempre anche al Paladozza con un seggiolino a lui dedicato grazie all’iniziativa di Fortitudo per il Sociale APS.

Il comunicato dell’Associazione:

Lorenzo Bastelli per sempre al PalaDozza. 

Lorenzo, giovanissimo appassionato di basket scomparso a novembre per un sarcoma, avrà per sempre casa anche al PalaDozza. Domani, in occasione del match con Mantova, la cerimonia di inaugurazione del seggiolino a lui dedicato nel settore della Fossa dei Leoni, i tifosi che con slancio e generosità hanno prontamente accolto la proposta del presidente della Fortitudo 103 Valentino Di Pisa, dandole concreta realizzazione.  Dopo l’intitolazione dell’Orto dei Piccoli da parte dell’ Associazione Fortitudo per il Sociale, grazie al progetto europeo Casa di Rubik, il ricordo di Lorenzo sarà fermato anche nel tempio del basket bolognese e proprio tra quei tifosi di cui si sentiva parte, la Fossa, che già nella gara di andata a Mantova, a pochi giorni dalla sua scomparsa, gli tributarono il loro saluto con uno striscione. Giorgio Archetti, presidente della Fortitudo per il Sociale aps  “Il cuore di questo quattordicenne dai molteplici talenti batteva per tante passioni, tra le quali quella di noi biancoblu. Per come ha affrontato la malattia, le sue devastanti conseguenze, Lorenzo ha dimostrato a tutte/i un grande coraggio, proprio quello che si dice dei leoni, credo perciò che questo seggiolino sia un bel tributo, anche di valore simbolico.  Immaginarlo lì, in mezzo ad un tifo che ogni volta ci fa battere il cuore,  credo sia l’emozione più bella che potevamo regalargli. Ringrazio il presidente Di Pisa per questa l’dea e in particolare il popolo della Fossa per aver accolto la proposta e averla concretamente realizzata.” Alla cerimonia sarà presente la famiglia Bastelli, namma Francesca, papà Massimiliano e i due fratellini di Lorenzo, a loro andrà l’abbraccio di tutto il Paladozza, della famiglia biancoblu, dal cui affetto, siamo certi, continueranno ad essere sorretti.

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