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Morgan: «Super felice di essere qui, non vedo l’ora di scendere in campo per i tifosi»

Le parole dei protagonisti durante la presentazione di Matt Morgan

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Matt Morgan (©Virtus Pallacanestro)

Si è tenuta questa mattina, presso la Concessionaria StarEmilia PenskeCars di Casalecchio di Reno, la presentazione ufficiale in maglia Virtus Bologna di Matt Morgan. Il nuovo numero 30 delle V Nere si è presentato ai media dopo essere stato introdotto dal padrone di casa Andrea Mantellini (amministratore delegato di PAGITALY), Luca Baraldi (CEO di Virtus Segafredo) e Paolo Ronci (Direttore Generale di Virtus).

Le parole di Andrea Mantellini e Luca Baraldi

Mantellini: «E’ un grande piacere e un grande onore per noi. Ringrazio la Virtus Segafredo per la collaborazione di lunga data. Nonostante la proprietà della Penske sia americana abbiamo mantenuto la sede italiana qui a Bologna. C’è grande tradizione bolognese, e il binomio con la Virtus Segafredo è vincente. Siamo ben felici di essere partner e speriamo di esserlo ancora per tanto tempo, e parlo anche a titolo personale, perchè tifo Virtus fin da bambino.»

Luca Baraldi: «Un saluto e un ringraziamento ad Andrea e tutto il gruppo Penske che da tanti anni si occupa della motorizzazione e della gestione logistica dei nostri giocatori. Sono partner importanti e strategici, e ci danno l’occasione di stare vicini alla città, attraverso di loro raggiungiamo tanti tifosi. E con loro facciamo una comunicazione molto innovativa, sfruttiamo la loro esperienza nel mondo digitale per veicolare il brand Virtus. Per questo ringrazio Andrea e tutti i collaboratori, il settore marketing è fantastico. 
Presentiamo uno dei giocatori più rappresentativi, ed è una mia previsione personale da tifoso che l’ha visto in allenamento, quello che ci farà divertire tanto. Speriamo che sia un crack». 

Le dichiarazioni di Paolo Ronci e Matt Morgan

Paolo Ronci: «Matt Morgan arriva dai London Lions, dopo aver disputato un’Eurocup di altissimo livello. L’abbiamo seguito, pensiamo sia il giocatore giusto per completare il reparto esterni. Ha caratteristiche che il coach ha voluto per abbinarle al suo stile di gioco. Si testerà a un livello superiore, Eurolega, ha fatto un’ottima Summer League, e fortunatamente ha firmato con noi la sera prima di fare 36 punti».

Matt Morgan: «Sono super felice di essere qui, in una grande organizzazione. Passare da un club di Eurocup all’Eurolega è un grande passo per me, ma sta andando tutto bene. Ringrazio i tifosi, i miei compagni e l’organizzazione per farmi sentire a mio agio. E’ il mio primo anno in Eurolega, ci vorrà un po’, ma ho tanti compagni esperti – Toko, Dani, Pajo, Beli da cui ho tanto da imparare. Sarà una lunga stagione, con alti e bassi. Ma abbiamo tutte le carte in regola per fare bene.

La principale differenza tra Eurocup ed Eurolega. La mia carriera sta andando velocemente, ma non mi spavento. In questa lega c’è tanta fisicità e tanta esperienza. Dovrò prendere confidenza nelle prime partite, ma le sfide non mi hanno mai spaventato.

L’intesa con Hackett e Pajola. E’ ottima, sto imparando molto da loro,  faccio loro un sacco di domande, e ricevo le giuste risposte. Posso giocare da playmaker o da guardia, e la mia cosa migliore è che non ho bisogno di avere sempre la palla in mano. Sto imparando anche da Beli ed Isaia sul tiro e come muovermi nella posizione di guardia.
Ho giocato contro Banchi quando io ero a Le Mans e lui allenava Strasburgo. Ho visto che ha un sistema veramente efficace, molto creativo per le sue guardie. Qui possiamo fare le stesse cose a un livello più alto.

Steph Curry è un giocatore incredibile decisamente il mio idolo, è uno dei motivi per cui ho il numero 30, l’altra è Breanna Stewart nella WNBA. Mio padre è il mio modello, la persona più importante della mia vita è il motivo per cui gioco a basket. Gli chiedo sempre consigli ogni volta che ne ho bisogno.
Londra è una città di calcio, ma credo che abbiamo fatto qualcosa di speciale, abbiamo avuto molta attenzione. Ma nulla di paragonabile a qui, basta camminare in strada e ti riconoscono, ti parlano. Ho visto il calore dei tifosi già al primo allenamento a porte aperte, non vedo l’ora di scendere in campo per la prima volta per i tifosi. Sono grandi e se lo meritano».

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