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Nel segno di Kenny: la Fortitudo strapazza l’Assigeco 92-73

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FORTITUDO BOLOGNA-ASSIGECO PIACENZA 92-73 (27-17; 53-39; 73-59)

Fortitudo Bologna: Sgorbati, Cinciarini 15, Mancinelli 5, Franco, Benevelli 4, Leunen 15, Simon 1, Venuto 6, Rosselli 7, Fantinelli 4, Pini 14, Hasbrouck 21. All. Antimo Martino.

Assigeco Piacenza: Diouf 4, Bossi, Ogide 14, Formenti 14, Antelli, Piccoli 7, Ihedioha 2, Turini, Murry 30, Sabatini 2, Vangelov. All. Gabriele Ceccarelli.

Arbitri: Valerio Salustri, Pasquale Pecorella, Silvia Marziali.

Tiri liberi: BO 18/28 (64%); PC 5/6 (83%).

Rimbalzi: BO 41; PC 37.

Falli: BO 13; PC 24.

Tiri da 2: BO 19/36 (53%); PC 22/40 (55%).

Tiri da 3 BO 12/27 (44%); PC 8/29 (28%).

 

“Piacenza è una squadra che si batte e che ha dimostrato di giocarsi quasi sempre tutte le partite, indipendentemente dal valore delle avversarie. C’è grande rispetto per la nostra prossima avversaria, ma vogliamo riprendere da dove abbiamo lasciato. Credo che se l’inizio sarà come quello di Jesi, potremo fare bene, anche se loro ci proveranno fino alla fine. Kenny? è volato negli Stati Uniti per tre giorni, chiaramente gli siamo vicini. Il giorno dopo era qui ad allenarsi, simbolo di grande professionalità. Domani per lui non sarà una partita semplice: non sarà facile, ma vorremmo vincere e dedicargli la vittoria”.

Congelato il campionato nelle scorse settimane per la Fortitudo che, dopo la pausa lunga dovuta al rinvio della partita contro Mantova, dovrà riprendere a correre forte. Trittico probante di partite attende i biancoblù, aperto dalla sfida interna contro l’Assigeco di coach Ceccarelli.

Padroni di casa al completo, con Hasbrouck che, nonostante il lutto occorsogli in settimana con la scomparsa del padre, sarà quasi certamente della sfida. Organico a piena disposizione anche per Piacenza, che recupera tutti i propri uomini al 100%, dopo le difficoltà della scorsa settimana, causate da una sindrome influenzale che ha colpito diversi giocatori piacentini.

 

QUINTETTI INIZIALI

Fortitudo Bologna: Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli, Leunen, Pini.

Assigeco Piacenza: Sabatini, Murry, Formenti, Ihedioha, Ogide.

 

Partita dal grande carico emozionale, che la Fortitudo indirizza al meglio già dai primi minuti di gara. Dopo un inizio avaro di realizzazioni, a sbloccare il tabellone luminoso è proprio Hasbrouck dalla lunga distanza, cui segue l’appoggio al vetro di Pini. Accenna una timida reazione Piacenza, con i liberi di Formenti ed il piazzato di Murry, ma le spaziature ospiti lasciano campo aperto ai tiratori biancoblù, che fanno incetta di punti volando sulla doppia cifra di distacco con il sottomano del numero 41 dopo soli quattro minuti. Martino concede spazio già da subito alle seconde linee, che ben figurano con i centri di Mancinelli, Cinciarini e Venuto. L’opposizione piacentina ha nome e cognome: Toure’ Murry, unico realizzatore ospite nel finale di quarto, chiuso sul 27-17 per i padroni di casa.

Secondo parziale sfavillante: Cinciarini accarezza la retina dall’angolo, Formenti firma la tripla, poi Hasbrouck e Ogide si chiamano a distanza dall’arco. Gioca bene sul perimetro la formazione di casa, sfruttando i raddoppi sul portatore di palla per mandare ripetutamente a segno Pini (7 punti per lui nel quarto), colpendo all’occasione negli spazi aperti dalle penetrazioni dai sette metri con i due americani. Gli uomini di Ceccarelli, invece, faticano a trovare soluzioni di tiro, affidandosi all’estro dei singoli: Ogide porta in cascina 7 punti, Murry lo segue a ruota, mandando le formazioni all’intervallo lungo sul 53-39.

Riapre il sipario, ma la musica non cambia: si alternano gli interpreti per la Fortitudo, che mette il pilota automatico e con uno sforzo minimo manda a referto titolari e seconde linee. Piacenza però ci crede, nonostante il passivo importante e che va ben oltre la doppia cifra: si aprono gli spazi per le penetrazioni ospiti, che costruiscono occasioni più nitide e pareggiano il conto dei punti nel quarto dei padroni di casa sul 20 pari.

L’ultima ripresa sembrerebbe destinata ad essere pura accademia, ma Formenti e Murry non sono dello stesso avviso e con 12 punti segnati ad inizio quarto riportano sotto l’Assigeco. Non tutte le ciambelle però riescono con il buco: Piacenza accorcia, ma la grande aggressività la porta subito in bonus, permettendo alla Fortitudo di fare incetta di punti a cronometro fermo con Leunen e Cinciarini. Piacenza è alle corde e il colpo del ko lo assesta proprio il Cincia, con una tripla mortifera dall’angolo. Rimane poco tempo sul cronometro, il divario è ormai troppo grande e gli ospiti alzano bandiera bianca: Fortitudo batte Assigeco 92-73.

Dominio silenzioso della squadra di Antimo Martino, che con il lavoro del gruppo porta a casa una vittoria fondamentale in vista del turno infrasettimanale in quel di Mantova. Eroe di serata Kenny Hasbrouck, sostenuto dal Palazzo durante tutta la partita ed MVP della gara con i suoi 21 punti complessivi.

A fine gara sono intervenuti in conferenza stampa Gabriele Ceccarelli e Antimo Martino.

 

Ceccarelli:

“Se avessimo saputo lunedì mattina che ci sarebbe stato un 128-61 di valutazione mi sarei messo le mani nei capelli. Ma questo dato, visto ora, credo che non rispecchi la gara dei miei giocatori. La Fortitudo ha meritato di vincere, ma faccio i complimenti ai miei giocatori. Abbiamo riempito l’area, chiudendo le penetrazioni e ci hanno puniti coi tiri da tre punti. Murry ha fatto molto bene, Ogide l’ho dovuto togliere a inizio terzo quarto, speriamo non sia niente di grave. Voglio salutare ancora Kenny, che oltre ad essere un ex è un giocatore amato da tutte le squadre in cui ha giocato. Ora testa alla partita contro Cento”.

 

Martino:

“Vittoria convincente: tornavamo in campo dopo una pausa lunga, ma farlo in casa ci è stato utile. Siamo riusciti a fare buone cose, concedendo qualcosa in alcune occasioni, ma nel complesso la prova è positiva. Da domani ci proiettiamo su Mantova, in una settimana intensissima dal punto di vista degli impegni. Quella di mercoledì è la partita più difficile secondo il mio punto di vista: campo difficile, contro una squadra in salute, che arriva in mezzo alla settimana”.

“Sicuramente ci sono analogie con la partita di Udine. Loro sono fisici, tecnici ed hanno rotazioni lunghe, ma vogliamo presentarci meglio che al Pala Carnera. Credo che questa squadra raramente possa sbagliare una partita con così tanti giocatori come a Udine”.

“Ci sono stati momenti di piccole difficoltà all’interno di una situazione di controllo da parte nostra, anche se gestire questo tipo di vantaggio non è mai facile. Alla fine ci siamo riusciti, ma è chiaro che all’interno di alcuni parziali non siamo stati brillanti, rimangono però errori che in partite di altro tipo non avremmo commesso”.

“Avevamo tutti voglia di vincere e dedicare la partita a Kenny, professionista esemplare e che con i suoi 21 punti di stasera dimostra quanto sia proiettato sul lavoro. Sono contento dell’applauso che il nostro pubblico gli ha dedicato”.

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