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Non si concretizza la rimonta della Fortitudo, al Taliercio vince Venezia per 77-72

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UMANA REYER VENEZIA – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 77 – 72 (17-19; 43-34; 60-53)

Umana Reyer Venezia: Stone 2, Bramos 8, Tonut ne, De Nicolao 13, Echodas 2, Morgan, Mazzola 3, Brooks 9, Theodore 18, Cerella 6, Chapelli ne, Watt 16. All. Walter De Raffaele.

Kigili Fortitudo Bologna: Frazier 15                , Manna, Aradori 2, Mancinelli, Durham 10, Procida 5, Benzing 13, Feldeine 6, Fantinelli 2, Charalampopoulos 11, Groselle 8, Borra. All. Antimo Martino.

Arbitri: Mark Bartoli, Fabrizio Paglialunga, Guido Federico Di Francesco.

STATISTICHE

Tiri liberi: VE 10/11 (91%); BO 16/21 (76%).

Rimbalzi: VE 35; BO 29.

Falli: VE 18; BO 16.

Tiri da 2: VE 20/29 (69%); BO 19/36 (53%).

Tiri da 3: VE 9/26 (35%); BO 6/23 (26%).

QUINTETTI INIZIALI

Umana Reyer Venezia: Theodore, Stone, Bramos, Brooks, Watt.

Kigili Fortitudo Bologna: Durham, Feldeine, Aradori, Benzing, Groselle.

“Venezia? Mi aspetto una partita molto intensa, dovremo subito pareggiare l’impatto fisico ed avere una grande attenzione. Servirà un’impresa, questa partita potrebbe rappresentare l’occasione di realizzare due punti pesanti, in grado di darci fiducia ed una mano importante in chiave salvezza”.

Con queste premesse la Fortitudo condotta da Antimo Martino, penultima forza del campionato, fa visita alla Reyer Venezia di coach De Raffaele, attualmente innestatasi in quinta piazza in classifica generale. Orfana di Austin Daye e Stefano Tonut, la squadra lagunare ospita al Taliercio la formazione emiliana, proveniente dalla vittoria interna di carattere contro Cremona ed alla caccia della “Mission Impossible” in chiave salvezza: la vittoria.

A sbloccare il tabellone luminoso è la Kigili con due liberi di Benzing, cui risponde con ferocia la squadra di casa che, grazie ad un parziale di 11-2, costringe gli ospiti al timeout. A rimorchio dei lagunari, Bologna si scrolla di dosso qualsiasi timore reverenziale, ricucendo parzialmente con Durham ed il proprio esterno teutonico lo strappo casalingo. Smarrisce la propria continuità realizzativa Venezia, trovando sì punti freschi dalle mani di Brooks e Stone, ma trovandosi altresì costretta ad affrontare la zona ospite e numerose sbavature al tiro. Cambia l’inerzia dell’incontro con l’ingresso di Procida, a segno con cinque punti per portare i suoi a solo una lunghezza di distanza, divorata sul finire di primo quarto dalla tripla di Frazier.

Mette il muso avanti la formazione biancoblù, rincarando la dose al termine del mini break con Benzing ed il cestista in maglia doppio zero per il massimo vantaggio di +6. In risposta all’offensiva ospite adotta la zona anche Venezia, creando un rebus di difficile risoluzione per gli emiliani e che conduce i padroni di casa ad un parziale di 15-0, ribaltando così il risultato. Scivola in fondo ad un crepaccio profondo nove lunghezze la Fortitudo, che spezza il proprio digiuno offensivo dopo quasi quattro minuti grazie a Durham, che replica poco dopo dall’arco per il -6. Vanifica la fiammata biancoblù De Nicolao dalla linea dei 6,75, anticipando Watt per il massimo vantaggio di +11, ricucito prima da Groselle e poi da Charalampopoulos per il 43-34 di fine primo tempo.

Costretta a rincorrere dopo una prima parte di gara fatta più di ombre che di luci, approccia bene il terzo parziale la Fortitudo, mandando a referto in rapida successione Frazier e Durham. Con Bologna nuovamente in vista nei propri retrovisori, la Reyer spegne la scintilla ospite con due triple di Bramos e Brooks, riportandosi nuovamente sul +11. Polveri bagnate per gli uomini di Martino, incapaci di replicare con continuità alle offensive casalinghe e che scivolano fino al -16 sotto i colpi degli orogranata, costringendo la panchina biancoblù a chiamare minuto. Rinvigorita dalla chiacchierata in panchina, al termine del mini break la Fortitudo torna a pungere in avanti con Charalampopoulos e Feldeine, chiudendo le maglie difensive e obbligando De Raffaele al contro timeout. Accorciato il gap da Venezia, la Fortitudo sul finire del quarto riesce a trovare nuovamente la via del canestro con Feldeine e Fantinelli, girando all’ultima curva dell’incontro sul 60-53.

Giochi completamente aperti sotto i riflettori del Taliercio di Mestre dove, agli albori dell’ultimo periodo di gara, gli errori la fanno da padrone, con la Reyer a spuntarla in contropiede con una schiacciata di Watt dopo una palla recuperata. Sbloccato il tabellone luminoso, i due schieramenti si alternano a livello realizzativo, ma a prevalere sono i padroni di casa che, approfittando delle sbavature emiliane, si portano nuovamente sul +11 con Theodore e Watt. In controllo dell’incontro, Venezia si lascia sfuggire in tre occasioni i giocatori biancoblù, ma a rimediare c’è Bruno Cerella che, con due triple consecutivi, spegne le speranze ospiti. Scintilla che, nonostante le stoccate dell’Umana, torna ad accendersi con i centri di Frazier e Benzing, che riportano sui due possessi il distacco dagli avversari. A ribadire la fame di vittoria orogranata è Theodore, respingendo così gli assalti biancoblù, tornati a farsi pressanti allo scadere con Frazier e Aradori per il -4 a poco più di dieci secondi dalla sirena finale. Costretta a fermare il cronometro, la Kigili manda in lunetta De Nicolao che fa uno su due, ma pasticcia sul contropiede e butta alle ortiche il possesso offensivo, vanificando così ogni speranza di rimonta.

Finisce così al Taliercio: Venezia batte Bologna 77-72.

Fa sei su sette la Reyer, trovando una vittoria sofferta ma meritata contro una Fortitudo mai doma fino alla sirena finale. Per De Raffaele determinante il 15-0 del secondo parziale e l’adozione della zona in risposta a quella emiliana, che ha condotto i suoi prima al comando dell’incontro e poi ai due punti finali, forti di una prestazione sopra le righe di Watt e Theodore, quest’ultimo autore di 18 punti complessivi che gli sono valsi la palma di migliore in campo.

Non basta la voglia, invece, alla Fortitudo: dopo un primo parziale chiuso davanti, l’impatto fisico lagunare ha messo in difficoltà i felsinei, incapaci di trovare la soluzione definitiva al rebus orogranata. Un rebus reso ancora più complicato dal digiuno offensivo di Aradori (solo due i punti segnati dall’esterno biancoblù), cui hanno supplito Durham, Charalampopoulos, Benzing e Frazier, quest’ultimo il migliore dei suoi con 15 punti complessivi.

Il prossimo appuntamento per Bologna è fissato mercoledì 13 in trasferta contro Pesaro, attualmente in undicesima posizione ed a sole quattro lunghezze di distanza. Una sfida importante per continuare ad inseguire l’obiettivo salvezza, in attesa di tornare sotto i riflettori del Paladozza domenica contro Trento.

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