Basket
Milano – Virtus: Dolcetto o scherzetto? La classifica preme verso il basso
La presentazione del Derby d’Italia che andrà in scena questa sera nella settima giornata di Eurolega
Nel giorno di Halloween arriva il Derby d’Italia in Eurolega, uno scherzo beffardo del calendario che mette a confronto due delle tre peggiori squadre di questo avvio di stagione, Olimpia Milano e Virtus Bologna che si incontrano oggi nella notte degli orrori.
Al momento entrambe le compagini italiane stanno vivendo un momento di grande difficoltà a livello di risultati, lo score parla di una vittoria e cinque sconfitte. Entrambe ultime in classifica, in “buona compagnia” dell’Alba Berlino, unica squadra non italiana dove giocano due azzurri (Procida e Spagnolo).
Il derby vale doppio
Forse quest’anno anche qualcosa in più. Milano ha conquistato la sua unica vittoria europea ormai venti giorni fa contro Paris, da lì 4 sconfitte, tutte raggiunte in maniera pesante, che sia per passivo o modalità (vedasi la rimonta dello Zalgiris). Le V Nere invece hanno espugnato la Belgrado bianconera solo una settimana fa e fondamentalmente sono sempre arrivate a giocarsi le proprie chance di vittoria fino all’ultimo possesso. Certo quest’anno, a differenza dello scorso, freddezza e fortuna non stanno assistendo la squadra di Banchi.
Ma il derby è sempre il derby e se chi raggiungerà la vittoria si potrà togliere un minimo di pressione dalle spalle (dolcetto) chi subirà la sconfitta dovrà fare i conti con uno “scherzetto” di pessimo gusto.
La situazione in casa Virtus Bologna
Le V Nere stanno vivendo grossi problemi anche in infermeria, dove oltre al lungo degente Cacok sono “accomodati” Alessandro Pajola (schiena) e Daniel Hackett (caviglia). Contro il Bayern inoltre è stato assente anche Ante Zizic per problemi influenzali, il croato sarà però a disposizione di Banchi per la sfida di questa sera al Forum.
Una cabina di regia svuotata per lo staff bianconero che si ritrova con il solo Morgan. L’ex London Lions sta trovando la sua dimensione prendendo maggior fiducia e assumendosi pian piano sempre più responsabilità. A supportarlo questa sera sarà un Isaia Cordinier che il coach grossetano dei felsinei sta già utilizzando da handler in diverse occasioni. Il francese non è certamente un giocatore capace di mettere in ritmo i compagni, ma al momento risulta essere l’arma offensiva più costante dei bianconeri con i suoi 15 punti di media.
Questa sera Banchi non potrà inoltre permettersi un Tucker da soli 4 minuti in campo, già inspiegabili a priori. L’ex Venezia sarà chiamato a portare la sua energia e la sua fisicità in maniera costante all’interno di un match che si presenta ad alto tasso d’intensità.
La situazione in casa Olimpia Milano
I meneghini saranno ancora guidati dall’assistant coach Mario Fioretti, vista l’indisponibilità di Ettore Messina. Dopo l’ennesimo primo tempo di sofferenza in terra basca i biancorossi sono riusciti ad arrivare a giocarsi l’esito del match negli ultimi possessi ma i due liberi dell’ex Cabarrot hanno condannato Mirotic e compagni (88-83).
Questa sera l’Olimpia dovrà ancora fare a meno di Shields (inguine), Diop (caviglia) e Mc Cormack (ginocchio). La squadra, attualmente di Fioretti si presenta quindi con un Nebo non ancora al top fisicamente e un Caruso alle prime vere opportunità in Eurolega. Contro Baskonia sono stati fondamentali, non a caso, i rimbalzi 44-35 per i baschi che hanno tirato giù 18 offensivi.
L’Olimpia ha cambiato inoltre veste, non esiste più la filosofia difensiva del passato e quella biancorossa è ora la seconda peggior difesa d’Europa. D’altro canto però, ad essere il secondo peggiore della competizione è anche l’attacco della Virtus. L’olimpia dipende ancora tanto dal suo tiro da tre punti (23,6 tentativi a partita) che al momento sta trovando spesso il fondo della retina (40,8%) cosa che sta facendo fatica a trovare la squadra felsinea (29,6%). Mirotic e Brooks sono attualmente le due bocche da fuoco, con un Dimitrijevic croce e delizia che alterna ottime prestazioni ad altre pessime. Senza però dimenticare un LeDay che proprio della compattezza e della continuità fa invece le sue armi principali.
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