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Partita eterna in Islanda: l’Italia cede 107-105 dopo due supplementari

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ISLANDA – ITALIA 107-105 (21-18; 23-15; 21-26; 20-26; 9-9; 13-11)

Il doppio confronto tra Italia e Islanda parte da una cittadina vicino a Reykjavik, in palio un prezioso passo verso la qualificazione al prossimo Mondiale, in programma nel 2023. Questo passo lo fa l’Islanda al termine di una partita eterna e decisa solo dopo due tempi supplementari. Brutta prestazione della squadra di Sacchetti, troppo confusionaria e non in grado di prendere le misure agli avversari, costretta ad inseguire quasi tutta la gara ed in grado di contendere davvero solo nel finale quando Mannion, Biligha e Tonut hanno una marcia in più anche se l’MVP indiscusso del match è il gigante Hlinason, insuperabile in difesa e sotto le plance avversarie: doppia tripla con 34 punti e 21 rimbalzi, 50 di valutazione.

Tra le rumorosissime trombette del piccolo palazzetto islandese, gli azzurri si servono della superiorità fisica per partire con uno 0-6 costruito sotto tutto canestro prima che l’Islanda reagisca con il primo dei tanti contro-parziali che caratterizzano tutto il primo periodo. Il ritmo dei primi minuti è alto, si corre parecchio cercando di sfruttare al meglio tutte le occasioni di contropiede servite dai padroni di casa. Gara che non prende una direzione precisa, anzi l’Islanda entra in fiducia e si porta sul -2 (11-13) a 3′ dalla fine del primo quarto, carenza offensiva per l’Italia, medie non all’altezza degli interpreti in campo. Buonissimo invece l’esordio di Imbrò nel match alla sua quarta presenza in azzurro capace di fronteggiare la rapidità di gioco avversaria negli ultimi possessi del primo quarto. Il soprasso è nell’aria e si concretizza poco prima dello scadere: 21-18 dopo 10′.

Deve giocare in maniera più ragionata la formazione di Sacchetti per invertire il flusso che ha visto il dinamismo islandese prevalere alla fine del primo quarto. La potenza di Hlinason sotto le plance continua a mettere in difficoltà la difesa e si unisce ad un attacco che non riesce a trovare la via del canestro fino all’ingresso di Alviti ma è troppo poco: velocità nell’1vs1 a sorprendere sempre l’Italbasket e gap scavato a +7 (27-20) dopo 3’30”. Momentaneo brio offensivo azzurro permesso dal ritorno sul parquet di Della Valle, ben coadiuvato dallo stesso Alviti mentre le sofferenze in difesa si fanno sentire, dominio di Hlinason e penetrazioni degli esterni non arginati. L’ex Fortitudo Gudmundsson segna il +9 (33-24) appena superata la metà del quarto e costringe coach Sacchetti al time-out. Non è una partita facile, si è fatta sorprendere l’Italia ed si trova ad inseguire senza riuscire a ridurre la differenza di punteggio e segnando col contagocce. Sofferenza senza trovare il bandolo di una matassa che rimane aggrovigliata: 44-33 a fine primo tempo.

Con che piglio si rientra in campo? Con quello di Pajola, super offensivo come lui sa ben fare. E’ ottimo l’impatto degli azzurri nei primi possessi poi si spegne nuovamente e si rimette in careggiata la squadra di Pedersen, Fridriksson ed il solito Hlinason sugli scudi. Se è quasi proibitivo sfidare il gigante islandese sotto canestro, bisogna alzare le medie da lontano, Mannion si mette in moto da 6,75 metri, seguito da Della Valle, 57-47 dopo 7′ nella ripresa. Iniezione di fiducia quando Hlinason si accomoda in panchina, la difesa azzurra funziona e la tripla di Vitali porta gli azzurri sul -5 (60-55) poco prima della sirena del terzo quarto. Prima di questa, però, c’è nuovamente spazio per l’Islanda da lontano ma per “rosicchiare” qualche punto con un 3/3 ai liberi per Nico Mannion: 65-59 a 10 minuti dalla fine.

All’inizio dell’ultimo periodo l’Italia pare aver preso le misure all’atipica smallball islandese. Vitali e Biligha firmano il -3 (67-64). Gli islandesi paiono trovare sempre, però, il modo di reagire e firmare consecutivamente dei canestri fondamentali a riallontanare gli azzurri, 75-67 a 5’30” dal termine. Pajola e Mannion rispondo alla terribile bomba di Fridriksson, nuovo -5 (78-73) anche se non è più il momento di fare l’elastico con il punteggio per arrivare a giocarsi gli ultimi minuti. Se Hlinason migliora le proprie statistiche di minuto in minuto, le percentuali da 3 non fanno affondare l’Italbasket. Mannion prova a prendere per mano la squadra, Biligha fa la voce grossa in difesa mentre le trombette, come all’inizio, tornano ad assordare il palazzetto: 84-79 a 1’30” dalla fine. E’ il momento di Tonut ed ancora di Biligha nelle retroguardie; 6 punti consecutivi del numero 7 veneziano che valgono l’impatto (85-85) dopo un lunghissimo inseguimento a 27 secondi dalla fine. L’inerzia è dalla parte azzurra e soprattutto è ad appannaggio di Tonut, palla rubata ma tiro della vittoria fallito e questo significa overtime.

Altri 5 minuti per decretare il vincitore di una gara dai molteplici volti. E il volto dei tempi supplementari dell’Italia è indubbiamente quello di Paul Biligha, prima stoppa due volte gli avversari nella stessa azione, tra cui il gigante Hlinason e poi firma anche il sorpasso 87-89. Non vogliono issare bandiera bianca i padroni di casa, ha ancora energie Gudmundsson come le ha anche Tonut che diventa il punto di riferimento offensivo azzurro e se la fortuna sembra sparire dal suo fianco per qualche minuto ecco che torna per l’ennesima tripla pesantissima per il nuovo pareggio 94-94 a 10′ dall’ultima, forse sirena. Forse è la parola giusta, perché la gara non vuole saperne di trovare un vincitore. Come visto anche in Fortitudo-Reggio Emilia a settembre, dare in mano a Gudmundsson l’ultimo tiro non è una buona idea, e infatti un altro supplementare è necessario.

Arrivati a questo punto essere più freschi fa la differenza, Hlinason lo è eccome mentre Biligha zoppica ma stringe i denti. Prima vantaggio Italia e poi nuovo, ennesimo, inseguimento. Si è sempre in bilico senza che la bilancia propenda in maniera convinta da un lato o dall’altro, 101-100 a metà del settimo periodo. Il ritmo azzurro comincia a calare e la tripla di Fridriksson fa male e vale il +6 (106-100) quando c’è ancora 1’50” da giocare. Gli ultimi lampi di speranza per l’Italbasket si affievoliscono con lo scorrere dei secondi. 107-105 al 50′, passo falso Italbasket ora pronta ad ospitare la rivincita al Paladozza domenica sera.

Statistiche:

Islanda: Steinarsson 6, Gudmundsson 11, Thorsteinsson ne, Thorbjarnarson, Fridriksson 25, Jonsson 2, Hermannsson 23, Olafsson, Palsson, Ermolinskij 6, Hlinason 34, Bjornsson. All.Pedersen

Italia: Della Valle 9, Mannion 23, Biligha 9, Tonut 18, Tessitori 2, Spagnolo 2, Gaspardo 1, Imbrò 2, Vitali 22, Alviti 4, Akele 4, Pajola 9. All.Sacchetti

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