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A Ravenna Pesaro batte una Virtus Segafredo in evidente costruzione

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 93 – 101  (24-20; 41-58; 62-83)

Virtus Segafredo: Belinelli 10, Ruzzier, Martini n.e., Lundberg 11,  Hackett 15, Menalo 6, Mickey 14, Camara 7, Weems 12, Ojeleye 11,  Teodosic , Abass 7. All. Diana

Carpegna Prosciutto: Kravic 6, Abdur-Rahkman 5, Visconti 7, Moretti 17, Tambone 6, Stazzonelli,  Mazzola 7, Charalampopoulos 14, Dia , Totè 13, Cheatham 26. All. Repesa

Arbitri: Bonotto, Terranova, Ugolini

In un caldissimo PalaCosta la Carpegna Pesaro, pilotata da uno strepitoso Chetham, ha la meglio della Virtus Segafredo alla sua prima uscita stagionale. Virtus, ovviamente, rimaneggiata e molto sulle gambe per i carichi di lavoro che sta sopportando, mentre i marchigiani dimostrano di essere abbastanza più avanti nella preparazione e dopo l’indecisione dei primi minuti poco alla volta si impadroniscono del parquet.

La Virtus parte con Hackett, Teodosic, Weems, Mickey, Camara; Pesaro con Moretti, Abdur-Rahkman, Charalampopoulos, Cheatham e Kravic. In avvio subito a canestro Weems con un tap in su errore di Teodosic, ma la Segafredo comincia con un certo impeto che le permette di avere un primo apparente sopravvento. Pesaro infatti ci mette un po’ a reagire, cosa che fa dal 16-11, dopo di che rosichia punto su punto e alla prima sosta si va sul 24-20. Da sottolineare i grandi applausi che nella seconda metà del periodo salutano l’ingresso di Abass, che ripaga i tifosi con una serie di giocate spettacolari, mentre Ojeleye si è presentato con una bella schiacciata su penetrazione sul fondo.

Pesaro peraltro non ci sta a fare da sparring partner, e complice la evidente stanchezza dei bianconeri poco alla volta prende le redini della gara. Il secondo quarto diventa quasi un’agonia per la Segafredo: dopo qualche minuto di caos generale, con palle perse a ripetizione da entrambe le parti, Pesaro ne approfitta per trovare un mini vantaggio con Moretti, 26-27, che prelude a una fuga propiziata da una serie di triple. La Carpegna va infatti prima a +12 (28-40), poi anche a +19 (30-49) con i bolognesi che viceversa ormai segnano quasi solo dalla lunetta (non senza errori anche da lì). All’intervallo è 41-58.

Alla ripresa continuano sia il bombardamento di un po’ tutti i marchigiani che gli errori anche banali dei bolognesi. Al 25° Diana chiama un nuovo time out sul 47-69. D’altra parte, da una parte si difende quasi coi denti, dall’altra si fatica a farlo per l’evidente pesantezza delle gambe. Quando ormai sembra aprirsi un baratro arriva un improvviso ritorno virtussino che quanto meno salva l’onore. Comunque è 62-83 all’ultima sosta. Da segnalare in questi minuti finali del quarto il buon impatto di Camara.

L’ultimo quarto procede inizialmente sui medesimi binari, finché non riemerge l’orgoglio dei campioni: Belinelli non ci sta, evidentemente, a fare certe figure, e guida i suoi alla riscossa. Dopo avere rischiato il trentello (-27) la Segafredo riemerge dall’abisso e ritrova lo scarto anche sotto la doppia cifra. Cheatham peraltro ci sta ancora meno a cedere e con le sue triple tiene a galla la barca pesarese. Si chiude così 93-101 e per lo meno l’onore dei bolognesi è salvo. Non era il punteggio, in ogni caso, quello che contava oggi. Si trattava di cominciare a verificare tante piccole cose e sicuramente sia Diana che Repesa avranno avuto risposte. Se positive o negative potremo verificarlo solo più avanti.

Non parlerei dei singoli, per quello che conta in questo periodo, ma note positive tra i virtussini sono da segnalare soprattutto per Lundberg, Weems, Abass ma anche Menalo e Camara. Tra i pesaresi da segnalare l’ottima gara di Cheatham, 26 punti, alcuni anche chirurgici, ma niente male pure Moretti, Charalampopoulos, Totè, Visconti, Kravic e in generale pressoché tutti gli uomini a disposizione di coach Repesa.

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