Basket
Oggi compie 74 anni Gergati I, il Pierangelo che volava in contropiede
Pierangelo Gergati, nato il 30 marzo 1947, detto Gergati I o Gergati il nero, per distinguerlo da Gergati il rosso, Roberto il numero due, nato nel 1948, poi venne anche Giuseppe, nato nel 1953, anche lui rosso di capelli. Varesini, hanno tutti giocato nella città natale, sia nella Robur et Fides, sia nella Pallacanestro Varese e dalle due squadre varesine sono passati anche Tommaso (1983), Lorenzo (1984) e Francesco (1987), figli di Pierangelo, il quale fu compagno di Roberto nella principale squadra varesina e di Giuseppe nella Mobilquattro Milano. Dopo le giovanili nella Robur e l’esperienza nella Pallacanestro Varese, Gergati I passò alla Snaidero Udine, poi nel 1971 alla Virtus Bologna, reduce dalla salvezza agli spareggi. Rimase tre stagioni a Bologna. Nelle prime due in quintetto con Albonico, Bertolotti, Fultz e Serafini fu l’emblema della risalita delle V nere verso le posizioni di vertice. Nel 1971/72 in campionato è il terzo marcatore con 223 punti in 22 gare, mentre in Coppa Italia ne segna 45 e meglio di lui fa solo Fultz.
Nell’ottobre 1971 anche la soddisfazione di partecipare con la Norda al Torneo del Centenario, disputato al Palazzo dello Sport per festeggiare i cento anni della SEF Virtus. Nel secondo campionato con la V nera sul petto Gergati il nero segna 234 punti in 26 partite e 27 nelle due presenze in Coppa Italia. L’anno successivo è quello dell’arrivo di Dan Peterson, ma anche del ritorno a Bologna di Massimo Antonelli, che toglie un po’ di spazio a Pierangelo che segna 95 punti in 25 gare di campionato e 23 punti nella Coppa Italia vinta dalle V nere. Gergati è così protagonista del ritorno al successo della Virtus, che mancava dallo scudetto del 1956. Ormai però lo spazio in campo è sempre più ridotto e Pierangelo lascia Bologna, dopo 86 partite ufficiali e 647 punti, per andare a giocare nella seconda squadra milanese, la Pallacanestro Milano, ma soprattutto lascia un bellissimo ricordo negli sportivi bolognesi, che non hanno dimenticato la sua velocità e le sue volate in contropiede.
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